Fiat "500 L" (1968)- Scheda e caratteristiche
In parallelo alla versione F già presente sul mercato da circa tre anni, a settembre del 1968 Fiat introdusse un nuovo allestimento della sua popolare berlinetta: la "Lusso".
Conosciuta più comunemente come "500 L", la nuova versione non portò rilevanti modifiche tecniche, ma arricchì la dotazione introducendo significative migliorie estetiche e di comfort.
Le novità si riflessero sul prezzo di vendita tanto che al momento del lancio il listino di partenza raggiunse la cifra di 525.000 lire, ben 50.000 lire in più della versione F.
In quel periodo l'inflazione cresceva di circa il 4 - 6% ogni anno influenzando di conseguenza anche il mondo dell'automobile, di conseguenza per portarsi a casa uno degli ultimi esemplari di Fiat 500 L ci volevano ben 670.000 lire.
La produzione fu prevista in un primo momento negli stabilimenti di Mirafiori e Termini Imerese prontamente adibiti all'allestimento della nuova berlinetta Fiat. Dal 1971 si affiancò anche lo stabilimento Autobianchi di Desio. Ufficialmente, gli ultimi modelli uscrino dalle linee di assemblaggio nel novembre del 1972.
Identificativi del modello | |
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Versione | Fiat 500 L (Lusso) |
Codice Motore | 110.F.000 |
Codice Modello | Fiat 110 F/L Berlina 500 |
Anno di produzione | 1968 - 1972 |
Stabilimento di produzione | Torino, Desio e Termini Imerese |
La Fiat 500 L fu un grande successo commerciale e per questo che molti esemplari sono arrivati fino a noi. E' facile trovarne in buone condizioni con valutazioni tutto sommato abbordabili.
Le interserie
Nonostante il modello nel corso degli anni non subì stravolgimenti significativi, è comune dividere le produzioni della "L" in tre serie distinte:
- 1968 - Agosto: I serie
- 1970 - Febbraio: II serie
- 1970 - Novembre: III serie
Le caratteristiche della Fiat "500 L"
Il segno distintivo della Fiat 500 L è senza dubbio la presenza delle barre sagomate di protezione sui paraurti anteriore e posteriore.
La lettera L è acronimo di Lusso e quindi ampio sfoggio di particolari che accrescono le rifiniture esterne come le modanature in materiale plastico cromato sui gocciolatoio del padiglione, sulle guarnizioni del parabbrezza e del lunotto, oltre alle già presenti modanature sui finestrini anteriori e al listello in prossimità dei sottoporta.
La 500 sfoggiava anche il nuovo logo romboidale FIAT sul frontale e la nuova sigla a rombi "FIAT 500 L" posta sulla parte posteriore della vettura (a sinistra).
Ciò comportò la realizzazione di una nuova sagomatura del lamierato anteriore per riposizionare il clacson da posizione centrale dietro al logo alla zona laterale vicino alla balestra. Cambiò anche il posizionamento della targa anteriore fissata sotto il paraurti.
I Colori della 500 L
Al momento del lancio Fiat introdusse nuove tinte esclusive quali Nero 601 (fino ad Agosto 1971), Giallo Positano 208 e Rosso Corallo 102.
Due anni più tardi, nel febbraio del '70 e solo fino ad agosto '71, comparve una delle tinte più belle e rare: il Marrone Testa di Moro 793.
Nello stesso periodo si affiancheranno anche il Grigio Garda 604 e Blu Oriente 498.
Gli altri colori commercializzati sono stati il Blu Scuro 456, Rosso Corallo 102, Bianco 233, Bianco Aurora 243, Avorio Antico 234 e Blu Turchese 419 (fino ad agosto 1971). A partire da novembre 1971 si introdusse l'Azzurro Chiaro 415, il Rosso Corallo Scuro 165 e il Giallo Tahiti 276.
La tinta Rosso Medio 115 era disponibile solo tra gennaio 1969 ad agosto 1971, mentre il raro Grigio Medio 624 tra gennaio e marzo del '69.
Come per la F, le vetture aziendali SNAM/Italgas erano color Arancio italgas 294.
Dal 1969 il codice colore originale di fabbrica verrà stampato nella targhetta identificativa posta a destra sotto il cofano anteriore. Non erano previste tinte metallizzate.
Il lusso secondo la "500 L"
Il concetto di Lusso trovava continuità nell'abitacolo dove la nuova Fiat 500 L cambiò tanto.
Ben visibile la nuova plancia rivestita di materiale plastico di colore nero e il cruscotto di forma rettangolare, simile a quello già previsto per la 850 special ma con fondo scala a 130 km/h.
Il nuovo quadro forniva molte più informazioni quali tachimetro, indicatore livello carburante, segnalatore di azionamento frecce di direzione, contachilometri totali, segnalatore pressione olio motore, segnalatore luci abbaglianti accese e luci di posizione accese, segnalatore tensione dinamo insufficiente per ricarica batteria e spia riserva carburante.
Al centro della plancia si trova l'interruttore illuminazione del quadro, interruttore per illuminazione esterna, chiave d'accensione e interruttore tergicristalli. Nelle vetture provviste di antifurto bloccasterzo, un tappo cromato copre il blocco chiavi d'accensione mentre la chiave viene ovviamente spostata a sinistra dello sterzo.
Inedito anche il volante di colore nero, con corona in bachelite con due razze metalliche perforate. Al centro il nuovo pulsante del clacson di colore nero che incorpora il logo fiat rosso.
La 500 L era più pratica e provvista di 4 vani portaoggetti, uno sotto la plancia, uno di materiale plastico posto sul tunnel e due tasche negli sportelli che fungono anche da tira porta (posizione differente della maniglia per aperture porte, per chiudere le porte si usa il portaoggetti).
Altra novità importante introdotta con la 500 Lusso riguardava il rivestimento del pavimento che finalmente era in moquette. Nel corso della produzione, con l'avvento della III serie cambierà il materiale.
I sedili previsti di serie con schienale regolabile, ricevono nuovi rivestimenti in TVE termoformati con motivo a strisce, stesso motivo e materiale anche per il rivestimento delle portiere anteriori.
I rivestimenti erano in abbinamento moquette / selleria con particolare combinazione in base alla carrozzeria esterna: selleria beige in abbinamento a moquette nera o beige, selleria rossa con moquette rossa o nera, selleria nera con moquette rossa o nera.
Optional dell'epoca: autoradio, antifurto bloccasterzo (dal 1970), pneumatici radiali.
1970: Fiat 500 L "targa alta"
Con la II serie, nel 1970 venne introdotto un nuovo profilato del cofano posteriore conosciuto come "targa alta" per via del riposizionamento della luce targa più vicino al profilo superiore della bombatura del cofano.
Nuove anche le coppe delle ruote di forma leggermente diversa.
Come tutte le sue pregenitrici, non presentava specchietti esterni di fabbrica.
La scheda tecnica della Fiat 500 L
L'introduzione della 500 L non portò a variazioni meccaniche di rilievo. Si trattava sempre della stessa piccola utilitaria a trazione posteriore con motore bicilindrico posizionato a sbalzo, dotato di due valvole in testa per cilindro azionate da aste e bilancieri e con albero a camme nel basamento.
Il motore è raffreddato ad aria a circolazione forzata ed è marchiato 110.F.000, lo stesso installato sulla versione F. La cilindrata di 499,5 cc non subisce variazioni come anche la potenza erogata che si ferma a 18 cv a 4600 giri/minuto. L'impianto di alimentazione conta con un carburatore monocorpo Weber 26 IMB 10 (26 IMB 4 nei primi mesi di produzione), mentre il cambio è sempre un 4 marce non sincronizzate.
Nel vano anteriore non si introdussero novità di rilievo, il serbatoio a forma cilindrica ha una capacità di 22 litri, proprio come per la versione entry level F. Anche lo schema delle sospensioni rimase invariato: ruote indipendenti all’anteriore con molle a balestra trasversale collegate alla carrozzeria in due punti e alle estremità ai due montanti, mentre al posteriore a ruote indipendenti con molle elicoidali e bracci oscillanti. Ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto. Con l'avvento della "Lusso" si potevano ordinare pneumatici Pirelli radiali 125 SR-12.
L'introduzione dei profili sagomati sui paraurti determinarono un aumento della lunghezza della vettura oltre i 3 metri. Il peso raggiunse i 530 kg, 10 in più della F.
Scheda Tecnica | |
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Motore | Posteriore a sbalzo, 2 cilindri 4 valvole, 499,5cc, rapporto di compressione 7,1:1, Carburatore tipo Weber 26 IMB 10 con dispositivo per l’avviamento a freddo |
Potenza Massima | 18 cv a 4600 giri/minuto |
Coppia Massima | 30 Nm a 3000 giri/minuto |
Sospensioni Anteriori | Anteriori a ruote indipendenti, con ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto. Molla a balestra trasversale collegata alla carrozzeria in due punti e alle estremità ai due montanti. La molla funziona anche da stabilizzatore. |
Spospensioni Posteriori | Sospensioni posteriori a ruote indipendenti con molle elicoidali e bracci oscnillanti. Ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto. |
Cambio | 4 marce manuale + retro con la 4a moltiplicata |
Freni | Freni idraulici con ganasce autocentranti ad espansione su entrambi gli assi, pompa a stantuffo e cilindretti. Freno a mano meccanico |
Serbatoio | 22 litri |
Raggio di Sterzata | 4,3 metri |
Pneumatici | 125/12, a richiesta radiali 125 SR-12 |
Dimensioni | lunghezza 3025, larghezza 1320, altezza 1325 |
Peso | 530 kg in orgine di marcia |
Fonte Documenti Fiat |
Le prestazioni | |
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Velocità massima | 95 km/h (a pieno carico) I marcia 23 km/h II marcia 40 km/h III marcia 65 km/h IV marcia oltre 95 km/h |
Consumo | 5,3 l/100km (norme CUNA da documento Ministero Trasporti) |
Bibliografia
Sulla Fiat 500 sono stati scritti tanti libri, alcuni con informazioni a carattere generale, altri più approfonditi. Tra quelli facilmente reperibili e di ottima qualità figurano:
- Fiat 500 l'utilitaria della libertà - di Enrico Bo e Matteo Comoglio, ottimo libro che affronta tantissimi aspetti tra cui colori originali, gli abbinamenti, i fornitori dei singoli componenti e il restauro. Il libro si basa su documenti cartacei, manuali e cataloghi dell'epoca fornendo un'ottima base conoscere e restaurare la Fiat 500.
- Fiat 500. Ediz. illustrata - di Elvio Deganello, è un libro interessante e ricco di informazioni su tanti temi, utile conoscere la storia e i modelli rimanendo comunque su un piano non estremamente tecnico.
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