Alfa Romeo Giulietta Spider (1956): la scheda e le caratteristiche

La storia del modello, l'evoluzione, gli interni, la scheda tecnica e le prestazioni dell'iconica Spider disegnata da Pininfarina.

Alfa Romeo Giulietta Spider (1956): la scheda e le caratteristiche

L'Alfa Romeo Giulietta Spider è una vettura a due posti commercializzata in Italia tra il 1956 e il 1962.

Figlia dell'epoca del boom delle "scoperte" dove Italia, Inghilterra e in parte Germania erano particolarmente attive, è universalmente riconosciuta come una delle spider esteticamente e tecnicamente più riuscite.

Ottime prestazioni, dimensioni e peso ridotti, la Giulietta Spider nella versione "Veloce" ebbe un notevole successo anche nell'ambiente delle gare sportive.
Durante l'arco di sette anni furono prodotte circa 14300 Spider e circa 2800 Spider Veloce, suddivise in tre serie: la prima tra il 1955 e il 1959, la seconda dal 1959 al 1961, la terza fino a metà 1962 quando gli subentra la Giulia Spider.

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Il prezzo di vendita al lancio era fissato in circa 1.900.000 di Lire per il modello d'accesso e in 2.250.000 per la Spider Veloce.

La storia di questa iconica due posti aperta inizia con la richiesta dell'allora importatore americano che commissionò ad Alfa Romeo la produzione di 600 esemplari di Giulietta su carrozzeria spider.
Per la realizzazione vennero interpellati sia Bertone che Pininfarina che avanzarono due interpretazioni molto differenti. Alfa Romeo scelse la proposta di quest'ultimo e nel 1955 furono presentati i prototipi e le preserie.

Modello Tipo Anno
Giulietta Spider 750D (I serie) 1956 - 1959
Giulietta Spider 101.03 (II e III serie) 1959 - 1962
Giulietta Spider Veloce 705F 1956 - 1959
Giulietta Spider Veloce 101.07 1959 - 1962

La Giulietta Spider come anche la successiva Giulia sono automobili attualmente molto ricercate e con quotazioni che negli ultimi 15 anni hanno subito un deciso aumento.

Gli esterni della vettura

Linee morbide e uniformi, carrozzeria pulita e bilanciata, la Giulietta Spider è senza dubbio una piccola scoperta estremamente curata.
Non potrebbe essere diversamente visto che è figlia di un'epoca e di una firma storica capace di realizzare automobili come la Lancia Aurelia B24, la Cisitalia 202 (prima automobile entrata a far parte della collezione permanente del MoMA), la Ferrari 212 e 250 GT.

La carrozzeria è da classica Spider. Dimensioni contenute, scoperta, senza finestini, ruote molto grandi, presenta una vista laterale estremamente pulita, priva di nervature e con curve che si raccordano sulle due pinne posteriori più che accennate. Il frontale è l'elemento più carico e ricercato di tutta la vettura con lo scudetto Alfa Romeo di dimensioni generose che divide in due il paraurti cromato, proprio come sull'Aurelia B24. Il cofano motore segue integralmente le linee del frontale ed è ornato da un listello cromato che lo attraversa e da due cerniere a vista anchesse profilate e cromate.
Il posteriore è decisamente molto pulito, l'unico vezzo lo si trova al centro del vano bagagli dove il logo Alfa Romeo è collocato su di una maniglia di apertura a forma di goccia. Per la Giulietta Spider era disponibile a richiesta l'hard-top in tinta con la carrozzeria.

La scoperta di Alfa Romeo rimarrà per tutta la produzione fedele alla sua linea, solo pochi dettagli subirono ritocchi.

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Il cambiamento estetico più rilevante avvenne nel 1959, quando dovuto probabilmente a dinamiche di ottimizzazione industriale e unificazione ad altri modelli Giulietta come la Sprint Speciale, il passo aumentò di 50 mm.

A partire da quel momento gli esemplari prodotti verranno identificati come seconda serie o Giulietta Spider "passo lungo".
Il cambiamento comportò il ridisegno dei lamierati, della capotte e dell'hard-top, ed è visibile nella sezione della fiancata tra portiera e arco ruota posteriore.
In concomitanza comparvero i deflettori fissi anche se secondo più fonti vennero adottati anche su esemplari della prima serie, ma su questo non si hanno certezze e neanche il catalogo parti di ricambio ufficiale è chiaro a riguardo, anzi, lascia intendere il contrario.

I Colori della Giulietta Spider

La carrozzeria era disponibile in sei differenti colorazioni, oltre ai blasonati Bianco e Rosso, si poteva ordinare anche con i più rari Nero e Celeste.
A partire dal 1958 si introdussero il Bleu Medio e il bellissimo e ricercato Grigio Grafite, colore particolarmente riuscito grazie all'abbinamento cromatico degli interni.
Nella tabella seguente si riportano le corrispondenze cromatiche interni-esterni.

Colore Interni (selleria/moquette) Note
Bianco (AR008) Rosso / Rosso
Nero (AR091) Rosso Rosso
Rosso Chiaro (AR505) Nero / Nero - Beige / Grigio
Celeste (AR501) Nero / Nero
Grigio Grafite (AR716) Rosso / Rosso a partire dal 1958
Bleu Medio (AR312) Beige / Grigio a partire dal 1958

I fanali posteriori della Giulietta Spider

Durante i 7 anni complessivi di produzione, i fanali posteriori della Giulietta Spider sono senza dubbio l'elemento che più è cambiato.
I primi esemplari presentavano fanali posteriori prodotti dalla LUCAS decisamente piccoli e composti da un unico elemento a due luci attraversato da una cromatura (riquadro in alto a destra dell'immagine seguente).
In seguito, fino all'esemplare 1495.08200, vennero sostituiti dai CARELLO a tre sezioni con tre lampadine senza catarinfrangete e dal profilo bombato (riquadro in basso a destra).

La fanaleria dell'Alfa Romeo Giulietta Spider
Immagine 1 - Fanaleria Alfa Romeo Giulietta Spider

Dal successivo esemplare 1495.08201 prodotto nel 1959, si adottarono gli Altissimo sempre a tre sezioni ma piatti (riquadro in alto a sinistra).
Per rispettare il nuovo codice della Strada, fin da gennaio del 1959 apparvero gli indicatori di direzione laterali (dal numero di telaio 1495.08001 in poi).

A partire da Luglio 1961 con il telaio numero 169066 e sporadicamente in altri esemplari precedenti (169055-56-61-63-64) si scelsero gli stessi fanali che poi si ritroveranno sulla futura Giulia Spider ritratti nella foto centrale dell'immagine 1.
A riguardo della datazione e dei numeri di telaio sopra indicati, le informazioni sono stare ricavate dal Catalogo Ufficiale Alfa Romeo Parti di Ricambio. Come sempre è bene consultare il RIAR - Registro Italiano Alfa Romeo.

Gli interni della Giulietta Spider

Gli interni rispecchiano integralmente la sua personalità di auto sportiva e orientata al piacere di guida.
Il cruscotto in lamiera verniciata ingloba un quadro strumenti particolarmente completo e curato, con strumentazione a tre elementi che include tachimetro, contagiri, temperatura e pressione olio, temperatura dell'acqua e livello del carburante.
I fondini sono a due tonalità con parte centrale grigio chiaro, scala del tachimetro a 180 km/h e contagiri a 7000 per la versione "normale", 220 km/h e 8000 giri nella versione Spider Veloce.
Il volante è lo stesso montato sulla berlina, un due razze con corona in bachilite nera e clacson ad anello cromato.
A partire dal 1959 il cassettino portaoggetti riceve uno sportello con chiave, in precendenza era semplicemente un vano aperto ben rivestito.

I Sedili e la Moquette

I sedili della Giulietta Spider erano in finta pelle inizialmente previsti in tre tonalità rosso in combinazione con piping nero o rosso, nero con piping rosso o celeste, e grigio con piping blu o rosso.
Con la terza serie e per alcuni esemplari di transizione la vettura era disponibile con selleria in tinta unita nelle colorazioni rosso, nero o grigio con seduta e schienale parzialmente ricamato a "cannelloni" (in precendenza erano totalmente lisci).

Il pianale è parzialmente rivestito in gomma nella parte in prossimità della pedaliera, mentre per il resto del rivestimento si scelse la moquette in lana.
Le colorazioni inizialmente disponibili per quest'ultima erano rosso, celeste e grigio con bordino blu. In concomitanza con la sostituzione dei materiali dei sedili, la moquette divenne disponibile in tinta unita rossa, nera o grigia.

La placca copri autoradio, il retrovisore e la Giulietta Spider Terza Serie

Luglio 1961 è una data "speciale" per la Giulietta Spider in quanto fu oggetto di diversi piccoli cambiamenti che segnarono l'inizio della transizione verso la futura Giulia.
Tra i principali si citano la parte superiore della plancia che divenne imbottita, l'utilizzo di diversi pomelli (quelli sotto il fregio), la presenza dell'accendisigari, del posacenere posto sul tunnel della trasmissione e di un nuovo specchietto retrovisore di forma non più quadrata come ritratto nell'immagine 2, bensì più moderno e provvisto dello scatto antiabbagliante.
Lo stesso, come tanti dettagli di questa terza serie, verrà poi utilizzato un anno più tardi sulla Giulia Spider e Spider Veloce (ricambio 101.30.61.015.00).
Al centro della plancia, nel luogo preposto all'installazione dell'autoradio, è presente una placchetta bicolore che reca al centro il logo Pininfarina formata da due alette di colore grigio (visible nell'immagine 2). Come riporta il catalogo ufficiale parti di ricambio, con l'introduzione della terza serie avvenuta a Luglio 1961 e per alcuni esemplari di transizione, la placca copri autoradio diventa totalmente nera e non più bicolore.

La scheda tecnica della Giulietta Spider

La Giulietta Spider fu equipaggiata durante tutta la sua produzione dal 4 cilindri in linea di 1290cc di cilindrata montato in posizione anteriore longitudinale.
Si trattava di un motore twincam con testata e basamento in lega leggera e con due valvole in testa per cilindro. Il cambio era un 4 rapporti sincronizzati + retromarcia.

I primi esemplari prodotti, ovvero di "Tipo 750D", montavano la versione identificata con la sigla AR1315 capace di erogare 65 cv a 6000 giri.
Gli esemplari di "Spider Veloce" "Tipo 750F" montano lo stesso 4 cilindri identificabile con lo stesso codice motore ma con 25 cv in più, grazie all'adozione di due carburatori a doppio corpo Weber 40DOCE e una diversa linea di scarico, oltre che a miglioramenti orientati ad irrobustire il motore stesso. In questa configurazione era capace di erogare 90 CV a 6000 giri.

Nel 1958 il motore subì un'ulteriore evoluzione basata su una migliore messa a punto e interventi al collettore di scarico che diventò quattro in due. Si ottennero così 80 cv a 6000 giri e 103 Nm a 4000.
Lo stesso anno cambiarono anche i sincronizzatori del cambio che adottò componenti di Porsche.

A partire dal 1960 le denominazioni dei motori cambiarono: codice AR00102 per la Giulietta Spider, AR00106 per la Spider Veloce.
Al fine di migliorare il raffreddamento, a partire dall'anno successivo e per la sola versione Spider si montò una ventola di raffreddamento a sei pale in nylon.

Velocità massima e prestazioni

Giulietta Spider fino al 1958 dal 1958
Motore 4 cilindri in linea 1290 cc 4 cilindri in linea 1290 cc
Carburatore 1x Solex doppio corpo
Potenza massima 65 CV a 6000 giri 80 CV a 6000 giri
Velocità massima 155 km/h 165 km/h
0-100 km/h 15,7 sec. 14,8 sec.
Km da fermo 37,2 sec. 35,8 sec.
Giulietta Spider Veloce
Motore 4 cilindri in linea 1290 cc
Carburatore 2x Weber 40 DCOE 3 doppio corpo
Potenza massima 90 CV a 6000 giri
Velocità massima 180 km/h
0-100 km/h 11 sec.
Km da fermo 33 sec.

Per quanto riguarda la parte telaistica, la Giulietta Spider era una vettura a telaio di tipo integrale con scocca in metallo, il peso era contenuto tra 880 kg e 895 kg.
All'anteriore le sospensioni adottavano uno schema a ruote indipendenti con quadrilateri trasversali, molle elicoidali e ammortizzatori telescopici Girling. Al posteriore invece si optò per uno schema molto più classico per l'epoca ossia ponte rigido collegato al telaio con un triangolo e puntoni.

La Giulietta Spider montava pneumatici 155/15 su cerchi Borrani (codice 1365.52.809) o Fergat (1365.52.810). Sono facilmente identificabili in quanto presentano fori triangolari con angoli marcatamente arrotondati. Ovviamente erano previste coppe ornamentali con logo Alfa Romeo, le stesse in uso su tutta la gamma Giulietta tranne che sulla berlina.

Numeri di identificazione di telaio e motore

Di seguito i numeri di identificazione progressivi sia del motore che dell'autotelaio. I numeri si intendono di inizio serie. Fonte Catalogo Parti di Ricambio Alfa Romeo dell'epoca.

Spider motore telaio
750D 1315.40001 1495.00001
101.03 1315.010001 1495.08001
101.03 00102.14300 167001
Spider Veloce motore telaio
750 F 1315.30001 1495.00001
101.07 00106.00001 1495.08001
101.07 - 167001

Bibliografia

  • Alfa Romeo Giulietta Spider. Ediz. illustrata - di Gaetano Derosa. Il volume ripercorre l'evoluzione tecnica e stilistica dei diversi allestimenti ed è corredata da un'apposita sezione dedicata all'attività sportiva e una dettagliata guida al restauro.
  • Autodelta. L'Alfa Romeo e le corse 1963-1983. Ediz. illustrata - Alfa Romeo e il mondo delle corse. Una minuziosa ricerca storica e centinaia di fotografie che raccontano la storia dell'Autodelta, fatta di due Mondiali e una serie infinita di vittorie in tutte le categorie. Un volume bellissimo e di piacevole lettura. Non lascia indifferenti.
  • Foto di copertina di Gammaman.

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