Innocenti Mini Cooper MK3 (1970 - 1972): Scheda e caratteristiche
Tutto sulla terza serie della piccola di Innocenti. Il contesto, la scheda tecnica, il motore e le prestazioni, i cerchi con la speciale verniciatura martellata e l'interserie vetrone.
Introdotta all'inizio del 1970, pochi mesi dopo la presentazione dell'equivalente versione inglese, la terza serie della Innocenti Mini Cooper è stata l'ultima tra le Cooper Italiane a montare il motore da 998cc, ed è stata la prima a montare i finestrini discendenti e le cerniere delle portiere nascoste.
Il prezzo di lancio era di soli 1.269.000 lire, 13.000 lire in più rispetto al modello precedente. La vettura rimase in produzione fino al gennaio del 1972, con poco più di 15.500 esemplari.
Il contesto
Interessante lo studio del 1970 commissionato da Innocenti al fine di fotografare il cliente tipo della Mini. Dall'indagine emerse che 8 vetture su 10 venivano guidate dal capofamiglia o da un altro uomo, e che solo l'11% dei proprietari apparteneva alla classe medio-inferiore o inferiore.
Gli utenti della Mini risultavano molto giovani con una media di 28 anni, rispetto ai 35 dei modelli concorrenti.
Solo il 18% dei proprietari utilizzava la vettura esclusivamente per motivi di lavoro, contro il 26% per puro svago e il 55% per entrambi gli scopi.
Gli intervistati dichiaravano di percorrere in media 19.000 km annui, più della media del segmento che era di 16.000 km.
Tra gli elementi che maggiormente influenzavano la decisione di acquistare una Mini di Innocenti, gli intervistati sottolineavano: la linea della vettura (37%), le prestazioni (34%) e la maneggevolezza il (25%).
Tra le critiche si segnalavano: l'alto costo di esercizio e la climatizzazione che come vedremo fu risolto con l'introduzione dei finestrini discendenti.
L'intero documento è scaricabile al link presente in bibliografia.
Le due versioni e l'interserie senza deflettori "vetrone"
La Innocenti Mini Cooper MK3 fu prodotta in due interserie caratterizzate dalla diversa tipologia di finestrini anteriori. In un primo momento la piccola utilitaria venne offerta con finestrini discendenti senza deflettori. La casa milanese sottolineò questa caratteristica nelle sue pubblicità, mettendo in evidenza la grande capacità di ventilazione offerta. Fu una vera e propria risposta al pubblico dopo le critiche sollevate ai precedenti finestrini scorrevoli considerati ormai obsoleti.
Anno | Sigla telaio | 1o numero di telaio | |
---|---|---|---|
Mini Cooper MK3 senza deflettori | 1970 - 1970 | B39/2 | 135001 |
Mini Cooper MK3 con deflettori | 1970 - 1972 | B39/2 | 139587 |
Pochi mesi più tardi, Innocenti fu costretta a porre rimendio alle nuove critiche che ritenevano disagevoli e poco stabili i finestrini privi di deflettori. Fu così che nell'Ottobre del 1970, dopo soli 4586 esemplari costruiti, le portiere furono dotate di deflettori.
Gli interni della Innocenti Mini Cooper MK3
La plancia della MK3 presenta un rivestimento antiriflesso sulla parte alta e due nuove bocchette di areazione in metallo orientabili.
Il quadro strumenti è lo stesso della serie precedente ed è composto da 5 elementi: dal centro verso sinistra troviamo il tachimetro e il contagiri di grandi dimensioni, il manometro dell'olio, l'indicatore del livello della benzina e della temperatura dell'acqua.
In conseguenza dell'installazione dei finestrini discendenti, i pannelli porta presentano il rivestimento a filo del lamierato interno. Il rivestimento è in vinile liscio con decorazione a 4 cannelloni e su di essi trovano spazio: due tasche in plastica prive di finitura cromata, la manovella alzacristalli, una maniglia, la leva di apertura e la levetta blocco portiera. Entrambe le leve, nella versione "finestrone", hanno lo stesso aspetto di quelle utilizzate in seguito sulle Mini di Rover.
Il volante, composto da un cerchio imbottito con tre razze forate in acciaio, presenta al centro il logo piatto Innocenti con funzione di clacson. Sulla razza di destra è serigrafato il marchio Hellebore.
I sedili della Innocenti Mini Cooper MK3 sono rivestiti in vinile con fianchetti lisci e seduta e schienale con 11 cannelloni orizzontali ciascuno. Il sedile posteriore, realizzato in un unico elemento, riprende lo stesso motivo.
Il colore degli interni è in coordinato con il tetto: nero con tetto nero o beige con tetto sabbia.
L'allestimento includeva di serie le cinture di sicurezza, lo specchio retrovisore con funzione antiabbagliamento, i tergicristalli cromati a doppia velocità, un nuovo pedale acceleratore più largo e adeguato per il punta-tacco, due portaceneri laterali incorporati nelle tasche portaoggetti posteriori e le alette parasole orientabili lateralmente con specchietto di cortesia su quella di destra.
I cerchi della Innocenti Mini Cooper MK3
La terza serie della Cooper di Innocenti monta cerchi da 4,5 pollici (4,50J x 10) su pneumatici 145 SR 10. Si tratta di cerchi in lamiera stampata con aperture di ventilazione, stemma centrale con logo Innocenti e dadi cromati a testa aperta. Sono gli stessi che equipaggiavano la Cooper MK2 italiana e, secondo fonti attendibili, sulla "vetrone" erano in bronzo.
Secondo alcune fonti i cerchi erano prodotti da due aziende: la Fergat e la Firsat.
Nonostante non sembra esserci alcun riferimento al codice del colore originale, la tonalità corretta si avvicina al grigio canna di fucile con effetto "martellato". Per verniciatura martellata si intende una finitura che crea un effetto a grana di martello, come se il metallo fosse stato lavorato con piccoli colpi di martello. Per intenderci, è la stessa finitura che si trova nel mobilio industriale degli anni '60-'70 o negli utensili da officina di un tempo.
Purtroppo le immagini non sono eccellenti ma sufficienti a farsi un'idea di come dovrebbero essere. Trovare un esemplare di MK3 con i cerchi che riproducono la finitura originale è molto difficile e nella migliore delle ipotesi non presentano l'effetto martellato.
La gamma colori della Innocenti Mini Cooper MK3
Come tutte le Cooper di Innocenti, anche la terza serie era disponibile esclusivamente con verniciatura bi-colore e tetto a contrasto.
Colori Carrozzeria | Colore Tetto |
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rosso, ocra, grigio metallizzato, grigio '70, sabbia, verde chiaro, bianco '70 | nero |
amaranto, blu notte, castoro | sabbia |
Il fondo della vettura era in tinta con la carrozzeria, ad esclusione dei due telaietti ausiliari verniciati di nero. Il profilo sottoporta della Innocenti Mini presentava 4 gocciolatoi, contrariamente ai 6 dei futuri modelli Rover. Questo è un particolare spesso trascurato durante il restauro della vettura.
Non erano previste le strisce adesive.
Oltre ad alcuni nuovi colori, la MK3 introdusse le maniglie esterne fisse con comando di apertura a pulsante e serratura tridimensionale, e il nuovo badge MK3 posto sul lato destro del portellone posteriore.
La scheda tecnica
Il motore della Innocenti Mini Cooper MK3 è della serie BMC A-Series, un 4 cilindri in versione da 998cc con potenza di 60 CV (SAE) a 6000 giri (54 CV DIN) abbinato al cambio a 4 marce sincronizzate con frizione monodisco a secco.
Montato in posizione anteriore trasversale, presenta una distribuzione a valvole in testa verticali comandate da aste e bilancieri; ha due carburatori SU HS2 inclinati ed è raffreddato ad acqua e ha.
Il motore è lo stesso della MK2 e con i codici identificativi identici, tanto che per distinguerli bisogna basarsi sul numero incrementale. Stesso discorso vale per il codice del telaio B39/2 e per le due interserie.
Sigla motore | Sigla Telaio | |
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Mini Cooper mk3 con e senza deflettori | 9FJ-XE-H | B39/2 |
La vettura dispone di freni a disco all'anteriore con servofreno a depressione e valvola riduttrice di pressione per i freni posteriori.
Lo sterzo è a pignone e cremagliera con 2 giri e ¾ tra i fine corsa.
La carrozzeria è di tipo monoscocca a due porte e costituisce il corpo principale della vettura. La scocca è vincolata a due sottotelai separati: uno per il motore e le sospensioni anteriori, l'altro per le sospensioni posteriori.
Scheda Tecnica Innocenti Mini Cooper MK3 | |
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Motore | 4 cilindri di 998 cc |
Alesaggio x Corsa | 64,6 x 76,2 mm |
Rapporto di compressione | 9,5:1 |
Carburatori | 2x SU HS 2 |
Candele | Champion N-9Y |
Potenza massima | 60 CV SAE a 6000 giri (54 CV DIN) |
Coppia massima | 84 Nm a 3000 giri |
Sospensioni | Indipendenti su entrambi gli assi con sospensioni Hydroelastic |
Frizione | monodisco a secco diametro 181 mm |
Cambio | 4 rapporti + retromarcia |
Freni | Anteriore a disco, posteriore a tamburo con servofreno |
Impianto elettrico | con dinamo 12 Volt - 250 Watt |
Pneumatici | Radiali 145 x 10 |
Capacità serbatoio | 25 litri |
Rifornimento olio | 5 litri |
Tratto dal manuale d'uso e manutenzione del 1970, valido per entrambe le interserie
Le sospensioni Hydroelastic
Per descrivere le sospensioni della Mini MK3, citiamo direttamente il manuale d'uso e manutenzione di Innocenti:
"Sospensioni indipendenti su entrambi gli assi con elementi elastici in gomma contenuti in involucri metallici e valvole di ammortizzamento con collegamento idraulico di compensazione fra le sospensioni anteriori e posteriori di cascun lato.
Le ruote anteriori sono collegate al telaio e agli elementi elastici mediante parallelogrammi trasversali, i cui bracci inferiori sopportano le spinte assiali tramite puntoni obliqui di reazione. Le ruote posteriori sono ancorate al telaio mediante bracci longitudinali incernierati avanti alle ruote".
Le sospensioni hydroelastic sono probabilmente l'elemento tecnico più complesso e "rognoso" della Mini. Vanno ricaricate periodicamente con non poche difficoltà a trovare officine attrezzate per farlo.
Il manuale d'uso e manutenzione precisa di controllare l'altezza da terra ogni 20.000 km per verificare lo stato dell'impianto, questo ovviamente non è un riferimento dopo 50 anni di utilizzo.
Quando scariche si può notare un assetto della vettura sensibilmente ribassato o un assetto rake molto pronunciato, esattamente come sulle Mini dotate di coni in gomma. Secondo alcune fonti dal centro ruota al punto più alto dell'arco ruota devono esserci 315-350 mm all'anteriore e 325-340 mm al posteriore. Il manuale della vettura non riporta informazioni a riguardo.
Gli attrezzi in dotazione - il set comprendeva: chiave a tubo doppia per candele, due chiavi inglesi di diverse misure, cacciavite a lama, chiave per il serraggio delle ruote, martinetto per il sollevamento della vettura e custodia per gli attezzi.
Dimensioni e Peso | |
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Lunghezza | 3,055 m |
Larghezza | 1,41 m |
Altezza | 1,34 m |
Altezza minima a pieno carico | 0,12 m |
Passo | 2.036 m |
Peso in ordine marcia | 670 kg |
Peso a vuoto | 640 kg |
Le prestazioni
Innocenti dichiarava la velocità massima di 150 km/h e chilometro da fermo in 38,1 secondi. La velocità massima in prima marcia è di 40 km/h, in seconda di 70 km/h, in terza di 100 km/h.
Benchè non comunicato direttamente dalla casa, le riviste dell'epoca registravano lo 0-100 km/h in 13,5 sec.
I consumi dichiarati del costruttore (ciclo CUNA) erano di 7,7 litri per 100 km con autonomia di circa 320 km.
Bibliografia
- Storia delle Mini Italiane - Franco Bonadonna - Un libro che ripercorre la storia di tutti i modelli di Innocenti, dalle caratteristiche all'impegno sportivo.
- Indagine Innocenti del 1970 - Le caratteristiche, i comportmenti e gli atteggiamenti degli utenti attuali e potenziali della Mini.
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