Tutte le Innocenti MINI Cooper: le differenze tra le serie

In questo articolo parleremo delle Mini Cooper anni '70 italiane, focalizzando l'attenzione sui modelli prodotti e su come distinguere le diverse versioni osservando gli interni e le caratteristiche principali.

Tutte le Innocenti MINI Cooper: le differenze tra le serie

La Innocenti Mini Cooper è una piccola berlina prodotta dal costruttore italiano Innocenti tra il 1966 e il 1975. Basata sulla popolare Mini Cooper inglese, la versione italiana presentava alcune differenze estetiche e di design che la rendevano decisamente curata. Oggi la Innocenti Mini Cooper è considerata una vera e propria icona della storia dell'automobilismo italiano degli anni '70, con una grande quantità di appassionati che ancora oggi ne apprezzano il fascino e le prestazioni.

Di seguito sono elencate le principali caratteristiche estetiche che aiutano a distinguere le diverse versioni commercializzate nei circa 10 anni di produzione del modello.

L'elenco delle versioni di Innocenti Mini Cooper

Anno di produzione Modello
1966 - 1967 Mini Cooper Mk1
1968 interserie Mini Cooper Mk1 ½
fine 1968 - inizio 1970 Mini Cooper Mk2
inizio 1970 - fine 1970 Mini Cooper Mk3 interserie senza deflettori
fine 1970 - 1972 Mini Cooper Mk3 con deflettori
1972 - 1973 Mini Cooper 1300
1973 - 1975 Mini Cooper 1300 export


Come riconoscere la prima serie (MK1)

La prima serie fu progettata come una versione "spinta" e ben rifinita della famosa Mini Minor. Presentata a fine 1965, la vettura rimase in produzione fino a settembre 1968 quando fu sostituita dalla MK2. Fu prodotta in poco più di 12.000 esemplari.

La vettura era equipaggiata dal motore BMC A-Series da 998 cc. con potenza di 56 CV (SAE) a 5800 giri. Innocenti dichiarava la velocità massima di 145 km/h.
Le sospensioni erano di tipo Hydrolastic, come sulle successive versioni fino alle 1300, e montava sia i freni a disco all'anteriore che il servofreno a depressione, componente esclusiva delle Mini inglesi top di gamma Cooper S.

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Le caratteristiche distintive della prima serie:
. Quadro strumenti centrale di forma ovale con tre elementi.
. Lunotto posteriore di dimensioni ridotte.
. Griglia anteriore arrotondata come sulla Minor.

La Mini Cooper MK1 di Innocenti è riconoscibile per la griglia anteriore della Minor, per i piccoli fanalini posteriori, per il lunotto posteriore di dimensioni minori e per i cerchi forati con corniere.
Come su tutte le Cooper, la carrozzeria è bicolore con tetto nero o sabbia.

Gli interni della Innocenti Mini Cooper MK1

L'essenziale cruscotto della prima serie presenta un quadro strumenti ovale posto al centro della plancia, composto da un elemento circolare grande e due ulteriori strumenti di piccole dimensioni.
Il volante a tre razze forate di diametro generoso si differenzia dalle successive versioni principalmente per la forma nella zona del coprimozzo e per la forma a calice. La corona era in materiale plastico priva di imbottitura.
Le portiere molto semplici e prive di finestrini scorrevoli (come sulla MK2), presentano una tasca in metallo di grandi dimensioni con il bordo cromato.
Il rivestimento è rifinito con decorazioni orizzontali su tutto il pannello.
I sedili e i rivestimenti della Innocenti Mini Cooper MK1, come per altro in tutte gli altri modelli di Innocenti, erano disponibili i due tonalità, nero o beige a seconda del colore del tetto.


La Innocenti Mini Cooper interserie (MK1 ½)

Con MK1 interserie si identificano, in via informale, gli esemplari della prima serie prodotti a partire da febbraio del 1968. Queste vetture presentavano alcune caratteristiche che anticiparono le dotazioni della MK2.
Tra le principali si annoverano il cruscotto con quadro a 5 strumenti, la griglia anteriore esagonale e alcune migliorie meccaniche all'impianto frenante, alla trasmissione, al supporto del cambio e al raffreddamento grazie alla ventola del radiatore da 11 pale.

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L'MK1 interserie si riconosce principalmente per:
. Cruscotto con nuovo quadro strumenti a 5 elementi.
. Griglia anteriore stile MK2.
. Fanalini posteriori ovali.

Il posteriore rimase invariato con i fari posteriori di dimensioni ridotte privi di luce di retromarcia e lunotto piccolo.

La numerazione dei telai dell'MK1 interserie seguiva quella della Innocenti Mini Cooper MK1 (iniziali numero di telaio B39/1).
Analizzando le fonti reperibili pubblicamente, non risulta chiaro il momento preciso in cui Innocenti cambiò le singole parti.

il cruscotto della seconda serie anticipato sull'interserie 1 e mezzo
Gli interni della Innocenti Mini Cooper interserie (MK1 ½): il cruscotto con il quadro strumenti a 5 elementi e il volante della prima serie

Innocenti Mini Cooper MK2: come riconoscere la seconda serie

Introdotta a fine 1968, l'Innocenti Mini Cooper di seconda generazione introdusse diverse novità estetiche e tecniche.
Il 4 cilindri a due carburatori di invariata cilindrata (998 cc) subì un leggero incremento di potenza raggiungendo così i 60 CV (SAE), mentre il cambio montava sincronizzatori su tutti i rapporti, inclusa la prima marcia.

La produzione della MK2 terminò nel febbraio del '70 con circa 9.000 esemplari prodotti presso lo stabilimento di Lambrate.
Al lancio il prezzo di listino era di 1.150.000 lire e per la consegna occorrevano in media 40 giorni.

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Le principali differenze con la Cooper MK1:
. Griglia anteriore trapezoidale.
. Fanali posteriori squadrati con luci retromarcia.
. Lunotto posteriore allargato.
. Quadro strumenti a 5 elementi e volante a tre razze "piatto".

Dal punto di vista estetico, balzavano subito all'occhio la nuova griglia anteriore già proposta sulla versione MK1 interserie, e i fanali posteriori squadrati.
Questi due elementi hanno accompagnato la vettura fino all'ultima serie del 1996.
La MK2 si differenzia dalla versione precedente per il lunotto posteriore di dimensioni maggiorate e per i cerchi in lamiera stampata di colore grigio canna di fucile ad effetto "martellato" privi di corniere.
Sulla destra del portellone del baule è presente il logo Mini Cooper MK2, mentre sulla sinistra la scritta Innocenti in lettere.

Gli interni della Cooper MK2

Il posto di guida dispone di un differente volante sportivo a tre razze forate di diametro ridotto con corona rivestita in gomma e rifinita in fintapelle.

Il quadro strumenti, identico a quello della MK1 interserie, è il modello a 5 elementi. Partendo dal centro e procedendo verso sinistra, sono presenti il tachimetro, il contagiri, il manometro dell'olio, l'indicatore del livello della benzina e la temperatura dell'acqua.

La MK2 dispone di maniglie di apertura delle porte poste sulla parte alta del lamierato delle portiere. Le stesse sono montate su tutte le successive Mini di Innocenti ad eccezione della seconda serie del 1970 priva di deflettori.

Il rivestimento dei sedili è comune nel disegno a quello della prima serie come si vede nelle precedenti foto in bianco e nero.

La MK3: i cambiamenti radicali della terza serie

Gli anni '70 videro il primo grande cambiamento nell'allestimento della Mini Cooper di Innocenti.
Introdotta a gennaio del 1970, e rimasta in produzione fino all'inizio del 1972, la Mini Cooper MK3 fu la prima versione con i vetri discendenti e le cerniere delle portiere interne.
Al momento del lancio, il prezzo era di 1.269.000 lire, ovvero 13.000 lire in più rispetto alla MK2. Durante il breve periodo di commercializzazione, furono prodotti circa 15.500 esemplari.
Di questo modello esistono due versioni, la prima prodotta nei primi mesi era priva di deflettori, la seconda ne montava di tipo a compasso.

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Le principali differenze rispetto alla Cooper MK2:
. Cerniere delle portiere interne e vetri discendenti.
. Per pochi mesi offerta senza deflettori.
. Tasche portiere in plastica prive di inserti cromati.


Gli interni della MK3

L'abitacolo della MK3 presenta il rivestimento delle portiere a filo del lamierato, le tasche in plastica (in sostituzione delle precedenti in metallo), e le bocchette di areazione con cornice in plastica e meccanismo in metallo.
Specifica del modello anche la maniglia interna apriporta a tirante simile a quella delle Rover.

I sedili tinta unita dalla forma avvolgente presentano un diverso disegno rispetto alla Cooper MK1 e Cooper MK2 e sono riconoscibili per gli 11 cannelloni che decorano sia la seduta che l'intero schienale.

Oltre alle modifiche già viste, questa versione introdusse le maniglie di apertura del tipo a pulsante con serratura tridimensionale. Al posteriore sul lato destro era presente il badge Mk3.
Il quadro strumenti a 5 elementi è lo stesso della Innocenti Mini Cooper MK2.

Per maggiori informazioni si consiglia il seguente approfondimento:

Innocenti Mini Cooper MK3: Caratteristiche e Scheda tecnica
Tutto sulla terza serie della piccola di Innocenti. Il contesto, la scheda tecnica, il motore e le prestazioni, i cerchi con la speciale verniciatura martellata e l’interserie vetrone.
Link di approfondimento

La prima Innocenti MINI Cooper con il motore 1300

Prodotta in 10.000 esemplari tra l'inizio del 1972 e marzo 1973, la "1300" introdusse due aggiornamenti tecnici di rilievo: il nuovo motore 1275 cc da 71 CV SAE e le sospensioni con tamponi in gomma.

Fedele nella forma ma diversa nei dettagli, la Cooper 1300 si differenzia dalle precedenti versioni principalmente per la griglia anteriore in plastica antiurto di colore nero con listello e scritta "Mini Cooper 1300".

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Le principali differenze e le novità introdotte:
. Griglia anteriore in plastica nera con apertura cofano interna.
. Cerchi bicolore.
. Lunotto termico e tergicristalli neri.
. Cruscotto con quadro strumenti a 6 elementi e pedale del gas incernierato in basso.

Il posteriore presenta la stessa scritta Innocenti realizzata in lettere, mentre i cerchi sono in acciaio stampato bicolore argento leggermente metallizzato e nero opcaco con dadi di fissaggio ciechi testa piatta cromati. Diversi anche il bocchettone della benzina con chiave e il terminale di scarico di tipo sportivo e cromato.

Rispetto ai modelli "1000", questa Mini è equipaggiata da radiatore dell'olio, alternatore, fari allo iodio e serbatoio da 36 litri (in precedenza 26 litri).

Le novità negli interni della Cooper 1300

La 1300 è la prima Mini Cooper di Innocenti con il quadro strumenti a 6 elementi composto da amperometro, termometro dell'acqua, manometro pressione olio, contagiri, contachilometri e livello carburante.
Rispetto alle precedenti Mini, questa versione presenta il lunotto termico la spia del freno a mano e l'accendisigari integrato nel pannello strumenti.
Inedite anche le bocchette di areazione brevettate da Innocenti e visibili nelle foto precedenti. La leva del cambio presenta una cuffia in vinile inedita e il pomello del cambio a cono.
I tergicristalli a due velocità sono di colore nero.  
Posaceneri posteriori di dimensioni più grandi e bordo cromato sulle tasche laterali in plastica.
La pedaliera di nuovo disegno è incernierata in basso, mentre il volante in pelle è con corona di 38 cm.

I sedili molto simili nel disegno a quelli della terza serie con 11 cannelloni orizzontali su schienale e seduta, ma di materiale differente composto da vinile sui fianchetti e panno al centro. Le tonalità disponibili erano due a seconda del colore del tetto: beige neri.

Innocenti Mini Cooper 1300 e 1300 export - Scheda e allestimenti
La scheda tecnica, gli allestimenti, i numeri del telaio e tutti i dettagli dell’ultima Mini Cooper del marchio italiano, la più potente di sempre.
Pagina dedicata alle due versioni di Mini Cooper anni '70 con motore milletrè

L'ultima versione della Innocenti Mini Cooper: la 1300 Export

L'ultima versione della Innocenti Mini Cooper arrivò nel febbraio del 1973 con l'introduzione del modello "Export". Questa versione era prodotta quasi esclusivamente in Italia e commercializzata dalla British Leyland in tutta Europa.
Al lancio la vettura costava 1.546.720 lire e ne furono prodotte circa 28.000 tra il febbraio del '73 e il Gennaio 1975.

Dal punto di vista tecnico la versione "Export" introdusse miglioramenti al cambio che poteva contare con innesti più precisi e soprattutto sul doppio circuito frenante.

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Come riconoscere la versione:
. Interruttori a bilanciere e chiave accensione sul piantone dello sterzo.
. Scritta export sul baule e scritta Innocenti realizzata in un unico elemento con logo Leyland.
. Badge export sul lato della vettura.
. Logo Leyland su cofano motore e sui coprimozzi.
. Pedale del gas in alto su quasi tutti gli esemplari.

Gli interni della Innocenti Mini Cooper export e le novità introdotte

Nell'abitacolo l'elemento identificativo dell'ultima Cooper di Innocenti è evidenziato dalla presenza degli interruttori a bilanciere in sostituzione dei classici a leva. Su questa versione controllano le luci, i tergicristalli, il lavavetro e l'illuminazione del quadro strumenti.
Inoltre, il blocco chiave di accensione è spostato sul piantone dello sterzo per consentire l'installazione del bloccasterzo.
Accanto ai controlli del riscaldamento e sotto il nuovo accendisigari, è posizionata la spia del malfunzionamento del sistema frenante.  Nella zona posteriore, sono state aggiunte le maniglie per i passeggeri.
Anche su questa versione la maniglia di apertura delle portiere è in stile Innocenti e non a leva come sulle Rover.

Gli esemplari successivi al 1974 presentano sedili reclinabili, tasche portaoggetti posteriori basse e bocchette di areazioni in plastica nera (al netto dell'esaurimento delle scorte delle precedenti cromate). Gli ultimi esemplari sono riconoscibili per l'alloggio targa rettangolare e per lo scarico centrale.

Esternamente la vettura si distingue dalle altre versioni di Innocenti Mini Cooper per la presenza della scritta export sul baule e per il badge rettangolare con 18 frecce posto su entrambi i lati tra il passaruota e la portiera.
Sul cofano motore capeggia lo stemma Leyland come anche sui coprimozzi dei cerchi bicolore.

I parafanghi pronunciati in plastica nera raccordati con bordino in gomma che corre su tutta la fiancata erano prerogativa dell'ultima serie limitata, contrariamente a quanto si vede in molti esemplari in vendita.
E' però possibile entrare in possesso del documento con cui Innocenti omologava la 1300 Export con pneumatici larghi e codini neri in plastica, per omologare qualsiasi esemplare Export con queste caratteristiche.

Entrambe le 1300 come anche la prima serie Cooper MK1, sono tra le versioni più ricercate dagli appassionati e con le quotazioni più alte.

Tabella codice indentificativo telaio e motore della Innocenti Mini Cooper

Identificativi Telaio Identificativi Motore
Innocenti Mini Cooper MK1 B39/1 9FJ-SA-H
Innocenti Mini Cooper MK2 B39/2 9FJ-XE-H
Innocenti Mini Cooper MK3 B39/2 9FJ-XE-H
Innocenti Mini Cooper 1300 B39/6 12H610 - 12H635
Innocenti Mini Cooper 1300 export B39/7 12H635 - 12H719 - 12H832

Bibliografia

  • Storia delle Mini Italiane - Franco Bonadonna: Un libro che ripercorre la storia di tutti i modelli di Innocenti, dalle caratteristiche all'impegno sportivo.
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