Abarth-Simca 1300 GT: storia e tecnica della bialbero dello scorpione

Vettura realizzata e destinata alle competizioni sportive, la Simca-Abarth 1300 GT e le sue derivate 1600 GT - 2000 GT, ebbero un incredibile successo sportivo proponendo ulteriormente il nome Abarth come punto di riferimento come preparatore di auto da corsa.

Abarth-Simca 1300 GT: storia e tecnica della bialbero dello scorpione

La Simca Abarth 1300 GT è stata una coupé due posti ad alte prestazioni destinata alle competizioni automobilistiche frutto della partnership avviata nel 1961 tra il produttore francese e Carlo Abarth.

La collaborazione tra le due case fu voluta dal fondatore di Simca, Enrico Teodoro Pigozzi, con l'obiettivo di promuovere il marchio attraverso le attività sportive. Nella decisione di coinvolgere la scuderia italiana, un ruolo chiave fu giocato dal consulente tecnico Rudolf Hruska, molto vicino a Pigozzi.

In quel periodo infatti, Abarth era il partner ideale per replicare i successi sportivi che il preparatore italiano regolarmente raggiungeva con le automobili basate su meccanica Fiat.

La 1300 GT debuttò ufficialmente al Salone di Ginevra del marzo 1962 nella sua veste definitiva curata dalla carrozzeria Beccaris. La linea della vettura era infatti molto simile a quella della Fiat Abarth 1000 Bialbero, allestita anch'essa nelle officine torinesi.

Basata sulla berlina

La 1300 GT derivava direttamente dalla berlina Simca 1000, da cui ereditava il pianale, le sospensioni e lo sterzo.
Differente era invece il motore, un 1300 fornito ex-novo da Abarth che, per la prima volta, vide la scuderia italiana spingersi fino alla riprogettazione del motore anziché limitarsi esclusivamente alle attività di preparazione.

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La vettura era decisamente veloce: al Salone di Ginevra del 1962 veniva enfatizzata la velocità massima di 230 km/h.

Coupé a due posti con trazione e motore posteriori, nella versione stradale la 1300 GT, pur mantenendo l'impostazione classica di una sportiva, presentava piccoli paraurti a baffo sia all'anteriore che al posteriore e finiture discretamente curate.

La piccola auto da corsa di Abarth montava i fari carenati, ma in alternativa veniva offerta con luci più adatte a un utilizzo quotidiano. In questa versione, la carenatura veniva sostituita da un profilo verniciato della stessa tinta della carrozzeria, e le parabole erano spostate in avanti allineandosi ai fari ausiliari.

Gli interni, dal design semplice, includevano inizialmente un quadro strumenti composto da tre elementi circolari con strumenti Jaeger. Oltre a contagiri e tachimetro con fondo scala a 260 km/h, un terzo elemento forniva informazioni sulla temperatura dell'acqua, la temperatura e la pressione dell'olio.

Il modello "long nose" e il "naso corto"

La produzione del primo modello terminò nel 1963, quando alla realizzazione della carrozzeria si affiancò il carrozziere Sibona-Basano e fu introdotta una ristilizzazione alternativa della linea esterna.
In questa nuova versione, introdotta insieme alla 1600 GT, la coupé francese risultava decisamente più moderna e aggressiva grazie al frontale allungato ("long nose") e il posteriore a coda d'anatra.

Gli interni si caratterizzavano per un quadro strumenti migliorato che includevano più elementi tra cui l'indicatore del livello della benzina.

In seguito fu realizzata un'ulteriore versione della carrozzeria caratterizzata dal posteriore a coda d'anatra e dal frontale accorciato, detto a "naso corto".
La linea risultante è visibile nella seguente foto che ritrae una brochure dell'epoca.

La versione 1600 GT e 2000 GT

Oltre alla versione 1300 GT, la gamma Gran Turismo Abarth-Simca comprendeva i modelli 1600 GT e 2000 GT, entrambi realizzati sulla stessa base ma con ulteriori perfezionamenti telaistici.

Presentata nel febbraio del 1963, la 1600 GT disponeva di un motore con due candele per cilindro e con cubatura maggiorata ottenuta aumentando l'alessaggio.

estratto della brochure degli anni '60 della Abarth Simca 2000 GT
brochure dell'Abarth Simca 2000 GT con carrozzeria "naso corto"

La 2000 GT arrivò a breve distanza dalla 1600 come conseguenza dell'eliminazione, da parte della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA) nel corso del 1963, della classe Gran Turismo riservata a vetture 1600.

Questa potente versione contava su un 4 cilindri da 1946 cc ottenuto allargando il diametro dei pistoni e aumentando la corsa del "millesei".
Capace di erogare la potenza massima di 202 CV a 7200 giri/min, il motore 2 litri consentiva alla coupé francese di raggiungere la velocità massima di circa 270 km/h.

Le eccellenti prestazioni e i successi nelle corse

I successi nelle corse non tardarono ad arrivare facendo della coupé franco-italiana l'immediato punto di riferimento nella classe 1300cc.

Le fonti dell'epoca indicano che nell'anno del debutto la 1300 GT ottenne da subito nove importanti vittorie, occupando i primi tre posti nella prima gara dove è stata impegnata in terra francese. L'approvazione FIA nella categoria Gran Turismo non tardò ad arrivare e nel 1963, dei 535 successi ottenuti dal preparatore italiano, 90 furono ottenuti con la 1300. Ciò significa che praticamente una gara su cinque vinta dalle vetture Abarth la si doveva alla coupé franco-italiana.

La stessa sorte toccò alla derivata 2000 GT capace di competere con le vetture Porsche e ottenere interesse tra le corse clienti, anche grazie al costo contenuto della vettura.

L'accordo stipulato tra i vertici di Simca e Abarth fu risolto il 31 dicembre 1964, come conseguenza dell'acquisizione del marchio francese da parte dell'azienda americana Chrysler.
Abarth decise, tuttavia, di proseguire la produzione di ulteriori esemplari per i clienti e sviluppare la vettura con un motore da 2000, dotandola di un cambio proprio.
L'attività sportiva continuò fino al 1968.

Quanto vale la Simca Abarth 1300 GT oggi

Il prezzo di vendita al lancio era fisstato a 3.300.000 lire, per poi successivamente lievitare fino a 3.600.000 lire.
Oggi è una vettura rara e con quotazioni piuttosto alte.
Tra le aste più interessanti si segnala un esemplare "long nose" del 1965 custodito nel museo Maranello Rosso del collezionista Fabrizio Violati fino alla chiusura avvenuta nel 2014. L'esemplare è stato venduto nel 2015 al prezzo di 225.500 sterline per poi passare nuovamente di mano nel 2021 a 275.000 euro.

Hagerty, riferimento per le quotazioni di auto d'epoca oltreoceano, stima un esemplare di Simca Abarth 1300 GT in buono stato a 125.000 dollari, stima che sale fino a superare i 200.000 dollari per un esemplare da concorso.

Essendo un'auto da corsa d'epoca, il valore può variare sensibilmente sia per lo stato di conservazione, che per il passato sportivo e la storia documentata dell'esemplare.

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La scheda tecnica della Simca Abarth 1300 GT

La "milletrè" identificata con il codice "AB 130", montava un motore bialbero da 1288 cc montato in posizione posteriore a sbalzo.
Si trattava di un quattro cilindri in linea con carter a secco e due alberi a camme in testa comandati da doppia catena e valvole inclinate a 80 gradi. Il motore montava due doppi carburatori Weber 45 DCOE ed aveva un rapporto di compressione 10,4:1 molto elevato per l'epoca.

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Con una potenza di 127 CV, la Simca Abarth 1300 GT vantava un rapporto di quasi 100 CV/litro, e grazie al peso contenuto di soli 630 kg, presentava un rapporto peso-potenza prossimo a 5 kg/CV.

Il cambio era 4 marce derivato direttamente dalla berlina Simca 1000.
In alternativa il preparatore italiano sviluppò anche un 6 marce basato sullo stesso componente aggiungendo due rapporti in un carter esterno all'unità originaria, senza però collimare totalmente le lacune del cambio originale.
Le sospensioni e lo sterzo, anch'essi derivati dalla berlina, non rappresentavano certamente la base ottimale per l'elaborazione della vettura, limitando così le possibilità di Carlo Abarth.

il motore 1300 bialbero dell'Abarth-Simca 1300 GT del 1963
il motore 1300 bialbero di una Abarth-Simca 1300 GT del 1963 con carrozzeria Sibona-Basano

La tabella riporta le caratteristiche presenti sul materiale del produttore.

Caratteristiche tecniche Simca-Abarth 1300 GT
Motore 4 cilindri in linea
Cilindrata 1288 cc
Alesaggio x Corsa 76 x 71 mm
Rapporto di compressione 10,4:1
Coppia massima 131 Nm a 6000 giri/min
Potenza Massima (DIN) 125 CV a 7200 giri/min
Carburatori 2 Weber doppio corpo 45 DCOE
Cambio 4 marce con frizione monodisco a secco
Sospensioni anteriori a bracci triangolari, balestra trasversale e ammortizzatori telescopici.
Sospensioni posteriori a bracci oscillanti triangolari obliqui, molle elicoidali e ammortizzatori telescopici.
Freni a disco sulle 4 ruote
Sterzo a vite e rullo
Pneumatici 145 x 13 su cerchi in lega leggera

Dimensioni e peso
Lunghezza 3555 mm
Larghezza 1480 mm
Altezza 1140 mm
Altezza da terra 130 mm
Passo 2090 mm
Peso a vuoto 630 kg

TAGS:   Schede   Auto d'epoca anni '60