Lotus Elan (1962 - 1973): i modelli e la scheda tecnica

Lotus Elan (1962 - 1973): i modelli e la scheda tecnica

Presentata ufficialmente al Salone londinese Earls Court Motor Show nell'ottobre del 1962, la Lotus Elan è una sportiva inglese prodotta nelle varianti spider e coupé e sostituta dell'elegante ma costosa Elite.

Grazie alle ottime doti sportive offerte e al prezzo d'acquisto molto concorrenziale, la Elan fu un successo commerciale e finanziario, basti pensare che nel primissimo periodo veniva offerta a 1095 sterline, 200 sterline in meno della Lotus Elite e poco meno di una Lotus Cortina.

La vettura superò anche il giudizio delle riviste di settore che l'accolsero con molto entusiasmo definendola capace di offrire una guida assolutamente neutra grazie ad un telaio ben bilanciato e prevedibile e una risposta dello sterzo rapida con la precisione di una macchina da corsa. Alcuni interessanti articoli sono riportati nel libro Lotus Elan 1962-1974 Ultimate Portfolio presente in bibliografia alla fine dell'articolo.

💡
La produzione della Elan terminò nell'agosto del 1973. Si stimano poco più di 12.000 esemplari complessivi in tutte le varianti e nelle diverse versioni per il mercato interno, export e Federal (USA).

Dalla prima serie fino alla Sprint - La Elan è stata prodotta in diverse serie identificate come abitudine Lotus con un numero ("type"). La roadster è identificata con l'abbreviazione DHC "drophead coupé", mentre la coupé con FHC "fixed head coupé". La sigla SE indica le versioni "Special Equipment".

Nella seguente tabella è presente uno schema rapido che aiuta ad orientarsi tra versioni e periodo di produzione.

Tipologia Anno di Produzione
Lotus Type 26
Prima serie 1500 e 1600 (S1) Roadster 1962 - 1964
Seconda serie S2 Roadster 1964 - 1966
Lotus Type 36
Terza serie S3, S3 SE Coupé 1965 - 1968 (1966 SE)
Quarta serie S4, S4 SE Coupé 1968 - 1971
Sprint Coupé 1971 - 1973
Lotus Type 45
Terza serie S3, S3 SE Roadster 1966 - 1968
Quarta serie S4, S4 SE Roadster 1968 - 1971
Sprint Roadster 1971 - 1973
Lotus Type 50
Plus 2 Coupé 2+2 1967 - 1969
Plus 2S Coupé 2+2 1969 - 1971
Plus 2S 130 Coupé 2+2 1971 - 1975

Il "type" era presente nel chassis number fino a gennaio 1970, data dalla quale si introdusse una nuova numerazione con una lettera che identificava il modello.
Gli esemplari prodotti indicativamente sono stati 7895 s1, s2, e s3, 2976 s4 e 1353 sprint. Purtroppo non si hanno dati precisi in quanto alcune fonti reperibili sono discordanti oltre al fatto che Lotus era un produttore semi artigianale.

La versione Roaster e la versione Coupé

La Elan nacque come roadster due posti a cui si affiancò la versione coupé solo con l'avvento della terza serie (Lotus Elan S3).
Inizialmente infatti, coloro che desideravano avere la Elan con tetto rigido potevano solo avvalersi di prodotti aftermarket fino al 1963 quando Lotus offrì l'hardtop come optional.

La Coupé fu quindi commercializzata per la prima volta nel 1965 anticipando le future novità riservate alla S3 roadster.
La prima edizione della versione Coupé si suddivide in due sotto produzioni preairflow e airflow, identificabili per la presenza o meno di una piccola griglia laterale sul montante posteriore. Tale griglia subì alcune variazioni nel tempo, la principale con l'introduzione della S4 dove fu incassata e contornata da un labbro sagomato.  

Lotus Elan S1 ed Elan S2: la prima e la seconda serie

Gli esemplari di prima serie (S1) sono identificabili per via dei fanali posteriori sdoppiati in due elementi circolari, che nella seconda serie S2 diventarono un unico elemento di forma ovale, come illustrato nelle sottostanti immagini. Gli stessi furono poi sostituiti nella quarta serie S4 con fanali più grandi e di forma rettangolare, gli stessi già in uso sulla Jaguar E-Type.
La versione Coupé seguiva le caratteristiche e i cambiamenti della roadster e perciò, vista la sua introduzione tardiva, montava in un primo momento fanali posteriori di tipo ovali.

Un'altra peculiarità della prima e seconda serie è riscontrabile nella forma a botola del bagagliaio posteriore che con la terza serie su sostituito da un cofano con un nuovo profilo che terminava in fondo al posteriore della vettura.

L'avvento della terza serie: la Lotus Elan S3

Con l'avvento della terza serie (S3) la versione Spider presentava un frame in metallo fisso attorno ai nuovi finestrini azionabili elettricamente, mentre tutti gli esemplari di Elan S4 presentano gli archi ruota al posteriore di forma squadrata anzichè arrotondati. La modifica si rese necessaria per fare spazio alle ruote "a basso profilo" maggiorate (155 x 13).
In alcuni esemplari di S4 era anche presente una bombatura sul cofano necessaria per fare spazio a carburatori Stromberg.

💡
In appendice è riportata la tabella con i principali cambiamenti che si sono susseguiti durante la produzione della vettura.

La versione bicolore: la Lotus Elan Sprint

La Sprint è considerata come la quinta serie della Elan. La vettura riprende in toto le caratteristiche estetiche della S4 ma si differenzia oltre che per la potenza erogata, anche per alcuni dettagli estetici.
Il principale è dato dalla verniciatura a due colori. Una banda d'orata con scritta "Elan Sprint" scorre sulla fiancata all'altezza dei parafanghi, anch'essi verniciati in oro.
Non tutte le Elan Sprint furono prodotte in tinta bicolore in quanto su richiesta era possibile ordinarla mono tinta.
Tra i colori più diffusi figuravano il rosso Carnival, il giallo Lotus e il Blu Lagoon.

Un ulteriore segno distintivo della Sprint è visibile sul parafango anteriore all'altezza delle portiere dove è presente un badge che attesta le vittorie nel campionato di formula 1 del 1970, poi successivamente del campionato 1972 e 1973. Secondo alcune fonti, un badge specifico con scritta Sprint/5 fu applicato sulle rarissime vetture prodotte o retrofitted "adattate" con il cambio a 5 marce.

I cerchi della Sprint su quasi tutti gli esemplari sono verniciati in nero. Fanno eccezione i primi esemplari, come quello del materiale commerciale riportato nelle precedenti foto. Gli esemplari non interserie presentano nuovamente il cofano motore piatto.

L'ambito allestimento "Special Equipment"

Presentata nel gennaio del 1966 la S3 Special Equipment era la versione potenziata e migliorata nelle dotazioni. La scheda tecnica reperibile sul materiale commerciale dell'epoca elenca le modifiche, tra cui figurano il motore con potenza di 115 bhp, cambio ravvicinato, freni servo assistiti, passaruota svasati, pneumatici dal profilo ribassato (in seguito di serie sulla S4 standard), ruote di tipo center-lock (opzionali nella standard), listello in acciaio inossidabile lungo le fiancate e badge "SE" posizionati sul parafango anteriore in prossimità della portiera e sulla coda della vettura.
All'interno era presente un vano portaoggetti con serratura e il volante in pelle.

La versione americana soprannominata "Federal"

La Federal non è propriamente una versione bensì l'appellativo che identificava la variante destinata al mercato nordaemericano dove, a partire dal 1968, le leggi in materia di sicurezza ed emissioni divennero maggiormente stringenti.
Le vetture Federal presentavano alcune differenze a seconda dell'anno e delle normative in vigore. Confrontando diverse fonti si evidenziano i seguenti elementi caratterizzanti:

  • Indicatori laterali (side markers).
  • Freni a doppio circuito e doppio servofreno.
  • Sedili con poggiatesta integrato.
  • Sfiato e bocchettone modificato nel serbatoio.
  • Dadi ruota esagonali.
  • Testata modificata per carburatori Stromgberg; differenti tubi del gas di scarico dal collettore ai carburatori (da qui deriva il cofano rigonfiato). Per mantenere le emissioni basse, le vetture avevano rapporto di compressione diverso e tempi e alberi a camme con profilo diverso.
  • Leva del cofano situata su una staffa sotto il cruscotto.
  • Cornici degli strumenti incassate a filo con il cruscotto.
  • Interruttore di avviso di emergenza così come sul cruscotto le luci di emergenza, freno a mano e avaria freni (sul lato del cruscotto).
  • Fari "Failsafe" con un unico cilindro a depressione.
  • Presenza di targa identificativa del veicolo montata alla base del parabrezza, nonché una targa situata all'interno dell'apertura della portiera del conducente, che riportava il mese e l'anno di fabbricazione, il numero dell'unità e una targa federale delle emissioni sul lato di aspirazione del vano motore.

Qui di seguito, nelle immagini di un esemplare di Sprint del 1971, si possono osservare alcuni degli elementi sopracitati.

La Plus 2

Spesso descritta come "the familiy man's Elan", ovvero l'auto sportiva del padre di famiglia, la Plus 2 era la lussuosa versione coupé 4 posti della Elan.
Denominata Lotus Type 50 e prodotta dal 1967 al 1974, era la variante allungata e rimodellata della due posti, pensata sostanzialmente per offrire più lusso e più spazio a bordo pur garantendo le stesse doti sportive.
La Plus 2 sarà oggetto di una pagina dedicata nel prossimo futuro.

Gli interni della Lotus Elan

L'aspetto estetico e l'impostazione degli interni della Elan rimase pressoché identico in tutte le differenti evoluzioni del modello coupé e roadster.

La parte in legno che nella prima serie rivestiva il lato guidatore e la parte del tunnel centrale, con la seconda serie fu esteso in un unico elemento su tutto il cruscotto coprendo quindi anche la zona passeggero.
La leva del cambio, piuttosto corta per l'epoca, è alloggiata in un principio di scompartimento che forma parte del tunnel centrale e che nella prima serie presenta una piccola sezione tipo portamonete che successivamente sparirà.
Il quadro strumenti marca Smith si componeva di 4 elementi; tachimetro, contagiri, livello del carburante, e uno strumento diviso in due con pressione olio e temperatura acqua. Nel corso della produzione, per far fronte ai requisiti omologativi americani, nelle versioni Federal furono installate tre spie supplementari nella parte bassa del quadro strumenti.

Il rivestimento delle portiere era piuttosto semplice, soprattutto nelle prime due serie Elan S1 e S2. Totalmente rivestito in vinile presentava una sezione orrizzontale nella parte bassa che si raccordava diagonalmente con la plancia e presentava una semplice maniglia in metallo sul gradino della sezione stessa.

A partire dall'introduzione della Elan Coupé S3, le portiere furono riprogettate e arricchite come visibile nell'immagine a destra del riquadro seguente. Furono installati i vetri elettrici azionati da interruttori posti al centro della plancia. Nello stesso periodo comparvero due piccoli condotti d'aria posti alle due estremità della plancia.
Per unificare le versioni e quindi soddisfare le normative americane in tema di sicurezza, gli interni della Lotus Elan S4 presentavano interruttori a bilanciere e la maniglia di apertura da disegno incassato (non più a leva).

Per quanto riguarda il rivestimento dei sedili e della plancia, l'unica opzione offerta era il PVC, ossia un materiale tipo vinile o finta pelle.
Tutta la documentazione accessibile indica che solo con l'introduzione della S4 si adottò un nuovo rivestimento traforato per seduta, schienale dei sedili, e parte incassata delle portiere. Tuttavia alcuni esemplari "barn find" di S3 presentavano il nuovo rivestimento già nel '67.

Il volante della Elan S1 e S2 e delle prime S3 presentava corona in legno, tre razze con feritorie e simbolo sul clacson su sfondo giallo.
Durante la produzione della S3 la corona del volante fu rivestita in plastica, le tre razze presentavano fori e firma Colin Chapman, mentre il clacson, decisamente più sporgente, comprendeva per la prima volta il logo su fondo nero.
Il diametro del volante rimase da 15 pollici nelle prime tre serie per poi passare successivamente al diametro di 14.
Secondo alcune fonti i modelli Elan Sprint adottarono una versione del volante con sporgenza centrale più grande, più piatta e con emblema Lotus più piccolo.
I primi modelli in allestimento SE (special equipment) adottavano un volante identico ma rivestito in pelle, successivamente con 4 fori e logo nero.

Le caratteristiche tecniche della Lotus Elan

La Elan non era una semplice evoluzione della Elite, ma un'auto totalmente nuova. Si trattava infatti della prima Lotus con corpo vettura in un unico elemento di fibra di vetro con rinforzi in metallo sulle portiere e struttura telaio a tunnel centrale.
Questa scelta progettuale, figlia della filosofia voluta da Colin Chapman per le sue vetture, fece si che la Elan risultasse estremamente leggera tanto da fermarsi ai circa 640 kg della prima serie per arrivare a circa 700 kg con la coupé quarta serie.

Chapman si affidò a Ford sia per la trasmissione che per il motore installato in posizione anteriore centrale.
La vettura entrò in produzione con il 1500 cc solo per i primi 22 esemplari, poi riconvertiti gratuitamente dalla casa. I successivi modelli montavano lo stesso motore ma con la cilindrata portata a 1600, probabilmente per le nuove norme omologative in ambito competizioni.

Al netto delle versioni Federal o Stromberg, il 1600 fu offerto in tre differenti livelli di potenza. Alla versione standard da 105 bhp, si affiancò nel 1966 la versione da 115 bhp dell'allestimento SE e successivamente il big-valve riservato alla Elan Sprin con potenza di 126 bhp.

La stragrande maggiornaza di esemplari montava due carburatori Weber 40 DCOE 18 o 31 o Dellorto DHLA 40. I carburatori Zenith-Stromberg furono installati per alcuni mercati e per un breve periodo di produzione; secondo alcune fonti tra fine '68 e indicativamente metà '69 / '70.
Successivamente il produttore tornò a Weber e Dellorto in quanto la nuova configurazione non riscontrò approvazione da parte della clientela. La bombatura sul cofano, realizzata per fare spazio agli Zenith-Stromberg, rimase su alcuni esemplari nonostante privi di essi.

Il cambio era di origine Ford con 4 marce tutte sincronizzate. Verso la parte finale della produzione della terza serie S3, il rapporto finale passò sulle versioni standard da 3,90:1 a 3,55:1. La S4 SE e Sprint adottavano 3,77:1.

Un numero estremamente limitato di vetture, stimato da alcune fonti tra 5 e 13, furono equipaggiate con il cambio a 5 marce della Elan Plus 2. Presente ufficialmente a catalogo questo era disponibile con un supplemento di circa 120 sterline sul costo totale di circa 2345 sterline della versione a 4 marce. Non sembrano esistere riscontri nei registri di produzione e, oltretutto, alcune vetture subirono un retrofitting eseguito direttamente dal produttore.

L'impianto frenante era molto ben dimensionato e prevedeva freni a disco su entrambi gli assi e servofreno era sulla Elan SE, "Federal" ed Elan Sprint.

Le sospensioni erano indipendenti su entrambi gli assi con l'asse anteriore che riprendeva ciò visto con la Elite, ovvero bracci trasversali di lunghezza diversa e ammortizzatori a molla elicoidale di diametro stretto. Al posteriore si adottò lo schema MacPherson.
L'introduzione della Sprint portò il differenziale, semiassi rinforzati e giunti cardanici più robusti.

La scheda tecnica e le prestazioni della Lotus Elan

S1 S2 S3 S4 SE Sprint
Motore 4 cilindri in linea da 1558cc (82.55 x 72.75) 4 cilindri in linea da 1558cc (82.55 x 72.75) 4 cilindri in linea da 1558cc (82.55 x 72.75)
rapporto di compressione 9.5:1 9.5:1 10.3:1
Potenza massima 105 bhp a 5000 giri 115 bhp a 6000 giri 126 bhp a 6500 giri
Coppia massima 146 Nm a 4000 giri 146 Nm a 4000 giri 153 Nm a 5500 giri
final drive 3.9:1 (S1,S2,S3)
3.777:1 (S3,S4)
3.555:1 (S3 SE) 3.777:1
0-60mph 8,7s - 7,3s * 6.8s (ufficiale) 6,7s **
Velocità massima
(con e senza limitatore)
174 km/h - 185 km/h 193 km/h 195 km/h - 199 km/h
Pneumatici 5.20-13 (S1)
145-13
155-13 (S4)
145-13
155-13 (opzionali)
155 HR 13

* Variabile in base al rapporto finale di trasmissione e alla serie (non ufficiale).
** Fonte ufficiale confermata dai test su strada.
Il resto dei dati provengono da materiale commerciale Lotus

Dimensioni e Peso
Peso (a vuoto) Purtroppo non ci sono dati attendibili, il produttore indicava 584 kg per S1 e S2 che sicuramente aumentarono di poco con la S3.
Ciò che dichiarava il costruttore spesso non coincideva con altri documenti o prove tecniche di giornali.
Distribuzione del peso per le versioni standard 48% - 52% (riportato nel workshop manual)
Dimensioni (cm) 368 x 142 x 115, passo 213
Serbatoio (litri) 45

I primi 22 esemplari (indicativamente fino a maggio 63) erano equipaggiati dal 1498 cc da 100 bhp poi sostituito con un richiamo dal 1558 cc.

Timeline cambiamenti principali

Periodo
1962 (ottobre) Presentazione al Earls Court Motor Show di Londra
1963 (maggio) Richiamo esemplari prodotti per sostituzione motore 1500 per 1600
Hardtop come optional
1964 Lotus Elan S2 - seconda serie
Plancia rivestita completamente in legno e vano porta oggetti con sportellino.
Impianto frenante anteriore maggiorato su tutti i modelli.
Ruote di tipo centerlock offerte come optional.
1965 (settembre) Lotus Elan S3 - terza serie coupé
Introduzione modello con tetto rigido (coupé).
Cambio ravvicinato offerto come optional.
Radiatore maggiorato (come quello della Spitfire).
Nuovo volante con razze forate.
Nuovo disegno del rivestimento delle portiere.
Vano batteria nel baule, in precedenza nella zona sedile passeggero.
1966 (gennaio) Presentazione Lotus Elan Special Equipment con motore da 115bhp.
1966 (metà) Lotus Elan S3 - terza serie roadster
Introduzione modello roadster.
Portiere con cornice e vetri elettrici.
Vano bagagli non più a botola, bensì esteso fino al pannello verticale.
Piccoli condotti aria laterali.
Radiatore maggiorato rispetto a S2 (lo stesso della Spitfire).
1968 (marzo) Lotus Elan S4 - quarta serie
Rigonfiamento sul cofano.
Passaruota svasati e più squadrati per pneumatici a basso profilo.
Interruttori squadrati a bilanciere sulla plancia.
Maniglie di apertura incassate.
Rivestimento del sedile traforato.
Luci posteriori di forma maggiorata e squadrata (come su +2).
Terra negativa.
1968 (fine) -
1969 (agosto)
Modelli con carburatori Stromberg in sostituizione dei Weber.
1971 (inizio) Introduzione della Lotus Elan Sprint (S4).
Carrozzeria disponibile in bicolore.
Ritorno a cofano motore piatto (data incerta).
Frecce di direzione dal profilo leggermente più piatto.
1973 Termine della produzione.

Bibliografia: i libri dedicati alla Elan

  • Lotus Elan 1962-1974 Ultimate Portfolio - libro raccolta di documenti storici riguardanti test su strada, confronto con altri modelli, impressioni dei piloti, corse e storia.
  • Lotus Elan Restoration Guide - 24 capitoli più le appendici forniscono informazioni su come intervenire su telaio, restauro della carrozzeria, la ricostruzione del motore Lotus/Ford Twin Cam, l'impianto elettrico e tanto altro.
  • Lotus Elan Owners Workshop Manual 1962-74 - Manuale d'officina di tutte le serie, un libro assolutamente da possedere.
  • Colin Chapman: Inside the Innovator - Colin Chapman è stata una delle più grandi forze creative di sempre nel mondo automobilistico, in questo libro si analizza l'eredità che ci ha lasciato.
  • Foto di copertina di RM Sotheby's
TAGS:   Schede   Automobili Storiche Lotus   Auto d'epoca anni '60   Auto classiche anni '70