La Ford Mustang del 1969 - I modelli e le quotazioni

Quinto aggiornamento della prima serie, costruita in 300 mila esemplari e disponibile a partire dall'agosto del 1968, la Ford Mustang del 1969 è tra le versioni più amate dell'iconica "muscle car" della casa dell'ovale blu.

Frutto di un accurato restyling classificato come Model Year '69, la vettura presentava una linea più filante e dinamica grazie a maggiori dimensioni e altezza minore, mentre la vasta gamma di motori insieme alla nuova carrozzeria SportsRoof e due inediti allestimenti Mach1 e Grandé, arricchivano le combinazioni disponibili.

Tra le caratteristiche identificative del Model Year '69, si segnalano i fari quadrupli adottati per la prima e unica volta su tutte le Mustang. Nelle versioni Convertible e Hardtop la presa d'aria finta sulla fiancata fu ridotta a semplice ornamento, mentre nella versione SportsRoof fu spostata all'altezza della maniglia di apertura delle portiere. Su quest'ultima versione era presente un accenno di spoiler a coda d'anatra e finestrini posteriori apribili oscurati.

L'inedita Grandé, prima vera e propria versione di lusso, si basava sulla carrozzeria Hardtop con tetto rivestito in vinile ed arricchita negli interni con finiture in legno e sedili avvolgenti in tessuto. L'allestimento includeva la console centrale rivestita e con portaoggetti, il volante Rim-Blow, l'orologio elettrico, una maggior cura nell'isolamento acustico e le sospensioni tarate per accrescere il comfort.

I modelli

La Mustang del 1969 era disponibile in 3 differenti carrozzerie e 4 allestimenti oltre a quello standard. L'Hardtop era la versione a tetto chiuso conosciuta in precedenza come coupé e che nel Model Year '69 faceva da base al nuovo allestimento "Grandé". La carrozzeria SportsRoof, equivalente della precedente Fastback, faceva da base ai modelli prestazionali quali Mach 1 e Boss.

Grandé Mach 1 Boss 302 Boss 429
Hardtop X - - -
Cabriolet - - - -
SportsRoof - X X X

L'auto di John Wick

La Boss 429 del 1969 è stata la protagonista del film d'azione "John Wick" del 2014 diretto da Chad Stahelski e David Leitch, con protagonista Keanu Reeves nel ruolo di John Wick. Il film segue la storia di Wick, un ex assassino professionista in pensione, che viene trascinato in un vortice di violenza e vendetta dopo la morte del suo cane, un regalo da parte della moglie defunta.
L'auto di John Wick guidata da Keanu Reeves era una ricreazione della 429 in colore grigio metallizzato con strisce nere, spoiler posteriore e body kit all'anteriore.

Gli interni: una plancia tutta nuova

Anche gli interni furono oggetto di una radicale revisione. Per accrescere la sensazione di trovarsi all'interno di una cabina di pilotaggio, la plancia fu totalmente ridisegnata enfatizzando la divisione a due zone separate tra conducente e passeggero.
I sedili avvolgenti con panca opzionale, erano dotati di poggiatesta come richiesto dai nuovi requisiti federali in materia di sicurezza.

Ford offriva in opzione due livelli di allestimenti per gli interni.
Il primo livello denominato Interior Decor Group prevedeva un rivestimento dei sedili di tipo "deluxe" con inserti in vinile e tessuto "traspirante", luci di cortesia sulle portiere, pannelli di rivestimento delle portiere più rifiniti e con braccioli integrati, volante "Rim-Blow" a 3 razze in legno e retrovisore esterno sul lato del conducente a controllo remoto.

Disponibile esclusivamente su SportsRoof e Cabriolet, il secondo livello "Deluxe interior Decor Group" aggiungeva al precedente gli inserti in teak sulla plancia e l'orologio elettronico (visibile nelle fotografie precedenti).

Tutte le versioni offrivano di serie diversi sistemi di sicurezza quali il piantone dello sterzo, i braccioli ad assorbimento di energia, le maniglie delle portiere conformi alle nuove normative americane, gli indicatori di direzione con segnale di cambio corsia, lo specchietto retrovisore interno con funzione anti abbagliante ed esterno lato guida di serie, le alette parasole imbottite ed il parabrezza in vetro stratificato a doppio spessore.

La Ford Mustang Mach 1 del 1969

Il libro The Complete Book of Ford Mustang descrive la Mach 1 come un'auto che piaceva sia ai piloti che amavano andare veloci sia a color che semplicemente volevano apparire come se stessero andando veloci. L'obiettivo di Ford era proprio questo.

Disponibile esclusivamente in carrozzeria SportsRoof, la Mach 1 si caratterizzava per il cofano parzialmente nero opaco con perni di bloccaggio e presa d'aria finta che, su richiesta, poteva essere sostituita dalla funzionale "Shaker". Sulle fiancate era presente una striscia adesiva riflettente che incorporava la scritta Mach 1.

L'allestimento comprendeva pneumatici larghi su cerchi in acciaio cromato, specchietti su entrambi i lati e doppio scarico cromato su praticamente tutti i modelli. Il "Deck Spoiler" posteriore e le alette sul lunotto "SportSlats" erano optional installati direttamente in concessionaria.

Gli interni erano completi di dettagli in legno teak su plancia e portiere, pannelli delle portiere sagomati, materiale fonoassorbente, illuminazione del pavimento, sedili avvolgenti sportivi in vinile con schienale alto, nuovo volante Rim-Blow a tre razze ed impianto audio speciale.

A livello tecnico la Mach 1 era pensata come una via intermedia tra gli allestimenti standard e le estreme Boss. Era equipaggiata con le sospensioni GT con molle e ammortizzatori irrigidite e barra stabilizzatrice anteriore più spessa e rinforzi strutturali per le vetture con motori di alta gamma.

La versione d'ingresso era equipaggiata con il motore 351 da 250 bhp e cambio a tre marce. Tra le cinque opzioni di motore che comprendevano anche il 390, la Mach 1 trovava la sua massima espressione abbinata al 7 litri V8 428 Cobra Jet e cambio a 4 velocità con presa d'aria Shaker di serie.

La Mustang Mach 1 fu un successo tanto che con 72458 esemplari prodotti nel solo 1969 rappresentava circa il 25% del totale delle vendite del modello.
Essendo una versione molto amata, è facile imbattersi in riproduzioni, quelle autentiche sono identificabili per la presenza del codice 63C sulla targhetta posta sulla portiera.

 

Mustang Boss 302 e Boss 429

Boss era l'identificativo utilizzato da Ford per le versioni ad alte prestazioni della Mustang.
La Boss 302 era la risposta diretta alla Chevrolet Camaro Z/28, mentre la 429 era il risultato della necessità di omologare un motore potente per la Nascar.
Sia la 302 che la 429 furono sviluppate nel Michigan dal partner esclusivo "Kar Kraft Engineering" ed arrivarono sul mercato i primi mesi del 1969 quando il Model Year 69 era già in vendita da circa metà anno.

Mustang Boss 302 del '69

Il primo esemplare di Boss 302 lasciò la fabbrica il 17 aprile 1969 con l'obiettivo di raggiungere almeno 1.000 esemplari per poter omologare la vettura alle competizioni Trans-Am.
L'unico motore disponibile era il Boss 302 small-block V-8, vero e proprio mix di componenti già esistenti. Otto cilindri a V di 90 gradi con cilindrata di 5 litri, il motore montava il carburatore Holley a quadruplo corpo da 780 cfm e sviluppava 290 bhp a 5800 giri con una coppia massima di 393 Nm a 4300 giri.

Tra le modifiche tecniche presenti sulla Boss 302 si annoverano molti interventi finalizzati a migliorare la dinamica del veicolo come ad esempio l'adozione di sospensioni irrigidite ed ammortizzatori posteriori sfalsati (uno montato davanti all'asse, l'altro dietro). All'anteriore era presente una barra stabilizzatrice da 0,72 pollici mentre lo sterzo aveva un rapporto più diretto da 16:1.
L'impianto frenante contava su freni a disco maggiorati da 11,3 pollici all'anteriore e tamburi da 10 sul retrotreno con ripartizione di frenata 65% - 35%. La servoassistenza sia per i freni che per lo sterzo era opzionale.
I cerchi erano i "Magnum 500" in acciaio stampato da 15 pollici x 7 JJ offerti su richiesta anche in versione cromata.

La Boss 302 era disponibile in 4 colori: Bright Yellow, Calypso Coral, Wimbledon White e Acapulco Blue in abbinamento con interni in 5 colori: nero, rosso scuro, blu chiaro, nocciola e verde scuro.

Tra gli optional più blasonati figuravano lo spoiler posteriore di colore nero a due supporti "Rear Deck Spoiler", come il flap anteriore sempre di colore nero ed il "Sport Slats", un elemento a lamelle che copriva il lunotto posteriore.

Mustang Boss 429 del '69

Il V8 Boss 429 fu realizzato per permettere alla Torino Talledega di disporre di un nuovo e competivivo motore da utilizzare nelle gare NASCAR.
Ford sfruttò le pieghe del regolamento che non precisavano l'obbligo di commercializzare vettura e motore insieme per realizzare un nuovo modello di Mustang e quindi ottenere con facilità i 500 esemplari necessari per l'omologazione.

Si trattava di un 8 cilindri a V di 90 gradi da 7 Litri abbinato al carburatore Holley quadricorpo da 735 cfm. Ford dichiarava la potenza di 375 bhp e la coppia di 556 Nm a 3400 giri, anche se per molti era una stima conservativa.

Essendo il motore decisamente più ingombrante, l'avantreno fu oggetto di una grande rivisitazione con interventi di rafforzamento sui punti di attacco delle sospensioni abbassati e spostati verso l'esterno e rinforzati sulle torri. Furono modificati anche altri elementi come ad esempio il servofreno ed i parafanghi, mentre la batteria fu spostata nel baule.

Per migliorare l'handling della vettura si adottarono barre antirollio più spesse da 0,94 pollici davanti e 0,62 pollici dietro. A differenza della Boss 302, sulla 429 i freni servoassistiti ed il servosterzo erano standard, così come il cambio a quattro marce con rapporti ravvicinati ed il differenziale Traction-Lok. La vettura montava pneumatici F60 Wide Oval su cerchi 15 x 7 Magnum 500.

Essendo la Boss 429 basata sulla carrozzeria SportsRoof, si presentava pressoché identica alla Boss 302. Sul cofano motore era presente di serie un'enorme presa d'aria, così come uno spoiler anteriore di diverso disegno e le decalcomanie "Boss 429" sui parafanghi anteriori. L'allestimento presentava specchietti dallo stile corsaiolo e su richiesta spoiler posteriore e lunotto a lamelle, proprio come sull'auto di john wick.
I primi esemplari arrivarono nelle concessionarie già nel gennaio 1969, quasi tre mesi prima della Boss 302.

Ford Mustang 1a serie (1964-1973): Storia e caratteristiche tecniche
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La scheda tecnica

Di seguito è riportata la vasta gamma di motorizzazioni disponbili durante la commercializzazione del model year '69.

Motori disponibili nel 1969 Potenza (bhp / rpm)
200 Thriftpower Six L6 115 / 4400
250 Thriftpower Six L6 155 / 4000
302 Windsor Small Block V8 220 / 4600
351 Windsor V8 5.8L 250 / 5600
351 Cleveland V8 5.8L 290 / 4800
390 Thunderbird Special V8 6.4L big block 320 / 4800
428 V8 Cobra Jet 7.0L
428 V8 Cobra Jet Ram-Air 7.0L
335 / 5200
302 Boss V8 5.0L 290 / 5800
429 Boss V8 7.0L 375 / 5200

Il cambio manuale a 3 marce era l'equipaggiamento standard per i motori fino al 351 compreso, mentre il 4 marce, disponibile per tutte tranne che per la 200 e 250, era in due versioni Close-Ratio o Wide-Ratio in base all'allestimento della vettura. Entrambi erano sincronizzati.
In alternativa ed in abbinamento a tutti i motori "standard", si poteva ordinare il cambio automatico a tre velocità Select Shift "Cruise-O-Matic" utilizzabile anche in manuale.
L'impianto frenante era a doppio circuito idraulico con freni a disco all'anteriore e tamburo al posteriore. Nel 1969 si introdussero pneumatici e cerchi nuovi nelle misure di 7.35 x 14 o E78-14 o F70-14 in base alla versione.

Dimensioni e Peso
Lunghezza 4750 mm
Larghezza 1810 mm
Altezza 1300 mm
wheelbase 2473 mm
Peso a vuoto 1286 - 1685 kg

Il peso della vettura variava in rapporto alla tipologia di carrozzeria, all'allestimento ed al motore scelto. Ford dichiarava per Coupé, Grandé, SportsRoof un peso compreso tra i 1286 ed 1310 kg, mentre per la Convertible circa 1335 kg. La Mach 1 pesava almeno 1445 kg e la Boss 429 ben 1685 kg.  

 

Le quotazioni aggiornate al 2022

Le valutazioni della Ford Mustang del 1969 sono tutte in ascesa e in molti casi in doppia cifra. Le stime che seguono sono fornite da Hagerty e si basano esclusivamente su esemplari in condizioni buone e da concorso.

Le versioni più care come facile pensare sono quelle con le motorizzazioni più potenti mentre non ci sono grandi differenze di valutazione tra i motori standard.

La Boss 302 si valuta tra 70.000 e 127.000 dollari, mentre la Boss 429, è la Mustang più cara del 1969 e si colloca tra 210.000 e 390.000 dollari.
Non è da meno l'allestimento GT 428 Convertible Super Cobra Jet il cui range è stimato tra 132.000 e 208.000 dollari.

Per quanto riguarda la Mach 1 abbinata al 428 Super Cobra Jet il prezzo medio d'acquisto oscilla tra i 117.000 dollari per un esemplare in buone condizioni, fino a 175.000 per un esemplare da concorso.
La differenza con gli altri esemplari Mach 1 è evidente, basti pensare che con motore 351 da 250 bhp bastano "solo" 50.000 - 80.000 dollari.

Le Grandè con motore 302 hanno un prezzo stimato tra 17.000 e 32.000 dollari, stime in generale allineate alle SportsRoof a parità di motore.
Gli esemplari più accessibili rimangono le Hardtop con stime di poche migliaia di dollari inferiori a quelle della Grandè.

Se si desidera acquistare una Mustang Convertible del 1969 si deve disporre almeno di 21.600 dollari per un esemplare in buone condizioni e fino a 51.000 per uno da concorso.

 

Bibliografia

  • The Complete Book of Ford Mustang: Every Model Since 1964-1/2 - Un libro dettagliatissimo e ricco di informazioni estremamente fruibili. Per gli amanti della muscle car dell'ovale blu è un volume imprescindibile.
  • Ford Mustang: The First Generation - Un buon libro che si concentra sulla prima generazione e sull'evoluzione della Ford Mustang.
  • Ford Mustang: America's Original Pony Car - Libro del celebre scrittore Donald Farr creato in collaborazione con Ford Motor Company. Il volume presenta circa 400 foto provenienti dagli archivi storici e multimediali e ripercorre la storia della Mustang. Assolutamente da non perdere.
  • Haynes Repair Manual - V8 - L'immancabile manuale di riparazione di Haynes che comprende tutti i modelli V8 prima serie. Un manuale scritto per i professionisti, ma adattissimo per il fai-da-te.

 

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