La scheda della Innocenti Mini Cooper 1300 pre-export e 1300 export
L'ultimo capitolo della storia delle Mini di Innocenti iniziò nel 1972, quando la produzione della Cooper MK3 giunse al termine e lasciò spazio ad una nuova versione equipaggiata per la prima volta con il motore 1275cc.
La nuova gamma Mini Cooper con motore "milletrè" ha visto due modelli susseguirsi nell'arco di soli 3 anni. Il primo identificato dal produttore semplicemente con "1300" e comunemente soprannominato "pre-export", il secondo con il nome "1300 export".
Nella seguente tabella sono riportati il periodo di produzione, il codice identificativo del telaio e il numero di esemplari di entrambi i modelli.
Periodo | Identificativo telaio | Totale | |
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Innocenti Mini Cooper 1300 | 1972-1973 | B39/6 | 9992 |
Innocenti Mini Cooper 1300 export | 1973-1975 | B39/7 | 28153 |
Le caratteristiche della Innocenti MINI Cooper 1300 pre-export
La "pre-export" è stata prodotta a partire dal febbraio 1972 e fino indicativamente a marzo del 1973.
In quel periodo, l'unica Cooper disponibile era quella di Innocenti poiché in Inghilterra la versione con motore performante era stata sostituita dalla 1275 GT. Riconoscibile per il muso squadrato, la 1275 GT era meno rifinita e leggermente meno potente rispetto alla "pre-export".
Fedele nella forma, ma diversa nei dettagli, la Mini Cooper 1300 di Innocenti si distingueva dalla precedente MK3 principalmente per l'adozione della nuova calandra in plastica antiurto di colore nero, con listello e logo "Mini Cooper 1300".
Con l'introduzione della nuova mascherina in ABS, si eliminò l'apertura esterna del vano motore, proteggendolo mediante un azionatore interno.
Al posteriore il badge Innocenti adottava un nuovo disegno di forma rettangolare che incorporava a sinistra il logo della British Leyland.
Invariato il fregio sul cofano anteriore che rimase per l'ultima volta quello di Innocenti.
La "1300" montava nuovi cerchi in acciaio stampato bicolore argento leggermente metallizzato / nero opaco con dadi di fissaggio cromati ciechi a testa piatta e logo "J" al centro, fu impiegato un nuovo bocchettone della benzina e un terminale di scarico cromato di tipo sportivo.
Il quadro strumenti era composto da 6 elementi che comprendevano l'amperometro, il termometro dell'acqua, il manometro della pressione dell'olio, il contagiri, il contachilometri e l'indicatore del livello carburante. Tra le novità si segnalava l'aggiunta della spia del freno a mano.
I sedili erano avvolgenti con fianchetti in vinile e seduta e schienale rivestiti in panno. I colori disponibili erano di due tonalità in base al colore del tetto: beige oppure scuri come visibile nella precedente foto. La moquette era grigia abbinata ai sedili neri, colore beige nel caso degli interni beige.
Il pedale dell'acceleratore con ancoraggio a pavimento e i copripedali in gomma con marchio Innocenti, erano caratteristiche distintive della 1300. Il pedale invertito fu montato anche su alcuni modelli 1300 export, probabilmente per smaltire le scorte residue.
L'equipaggiamento di serie includeva il lunotto termico, i tergicristalli a 2 velocità con spazzole e braccetti neri antiriflesso, i fari allo iodio, il retrovisore centrale a due posizioni, l'accendisigari (integrato nel pannello strumenti), due posaceneri posteriori, le tasche laterali in plastica con bordo cromato e il volante in pelle con corona di 38 cm.
Per quanto riguarda i colori della carrozzeria della Cooper 1300, la gamma riportata nelle riviste di settore dell'epoca comprendeva: bianco avorio - grigio 72 - verde pastello - giallo senape - rosso 72 - sabbia 72 - castoro 72 - blu scuro.
Tutti i colori erano abbinati a tetto e interni neri, eccetto che per il castoro 72 e il blu scuro che erano disponibili con il tetto di colore bianco e interni beige.
Il fondo della vettura era interamente in tinta con la carrozzeria, esclusi i due telaietti ausiliari verniciati in nero. Non erano presenti strisce adesive.
Invariati i passaruota e il bordino che corre nel sottoporta che, contrariamente a come appare in alcuni modelli arrivati fino ad oggi, non erano maggiorati e in plastica nera.
La produzione della Cooper 1300 di Innocenti terminò a marzo 1973 con all'attivo circa 10.000 esemplari assemblati.
Le caratteristiche della Innocenti MINI Cooper 1300 Export
I giornali dell'epoca titolavano "costruite in Italia le Mini per l'Europa".
Il messaggio era tutt'altro che fuorviante poiché si riferiva alla decisione presa da British Leyland di utilizzare lo stabilimento milanese per costruire la quasi totalità della nuova gamma Mini destinata ai paesi dell'Europa occidentale, Regno Unito escluso. Secondo alcune fonti, fu utilizzata anche la fabbrica di Seneffe in Belgio per l'assemblaggio delle vetture.
Prodotta in circa 28.000 esemplari tra Febbraio 1973 e Gennaio 1975, la Mini Cooper 1300 Export era l'evoluzione della "1300". Al lancio fu offerta 1.546.720 lire.
La "Export" introdusse diverse migliorie che coinvolsero soprattutto l'abitacolo.
Gli iconici interruttori a leva della plancia destinati a comandare le luci, i tergicristalli, il lava parabrezza e l'illuminazione del quadro strumenti, furono sostituiti dai più moderni a bilanciere.
Lateralmente ai comandi del riscaldamento e sotto l'inedito accendisigari, era posizionata la spia del malfunzionamento dell'impianto frenante.
Il blocco chiave di accensione fu spostato sul piantone dello sterzo per consentire l'installazione del bloccasterzo.
Nella zona posteriore si aggiunsero le maniglie per i passeggeri.
La vettura presentava nuovi fregi identificativi del modello. Sul retro era presente la scritta "Export" in plastica adesiva, mentre sulla fiancata tra la portiera e il passaruota era presente il nuovo distintivo "Export" con 18 frecce su sfondo arancione. Scompare definitivamente qualsiasi riferimento al marchio Innocenti sia dal cofano motore che sui cerchi bicolore.
Il fondo della vettura era interamente in tinta con la carrozzeria, ad esclusione dei due telaietti ausiliari verniciati in nero. Non erano presenti strisce adesive sul cofano.
Le immagini seguenti mostrano i colori della carrozzeria previsti per i modelli del 1973 e 1974.
La borsa degli attrezzi includeva gli stessi elementi della "pre-export": una chiave a tubo per candele, due chiavi inglesi doppie, un cacciavite, una chiave dadi ruote e il martinetto.
Il 1974 e l'evoluzione della Innocenti Mini Cooper 1300 export
Fino all'inizio del 1974, la scocca della 1300 export era sostanzialmente identica a quella del modello pre-export. Tuttavia, già dai primi mesi dell'anno si adottarono i sedili reclinabili, e conseguentemente le tasche portaoggetti posteriori "basse" per facilitare l'ingresso degli occupanti.
Nello stesso momento nel baule si adottò una paratia unica priva della piastra che chiudeva un foro di grosse dimensioni.
All'interno della vettura le bocchette di areazioni divennero in plastica nera (al netto dell'esaurimento delle scorte delle precedenti cromate).
Verso la seconda parte del 1974 si adottò un diverso cofano baule caratterizzato dal vano targa di dimensioni maggiori per ospitare le targhe rettangolari (come conseguenza della successiva adozione della normativa CEE).
Contemporaneamente comparve lo scarico centrale singolo e si modificò la grondina che corre lungo tutto il tetto della vettura. Su di essa fu rimosso il secondo profilo basso che nei precedenti modelli era ben visibile osservando il laterale posteriore della fiancata in corrispondenza del listello di unione dei lamierati posteriori e anteriori.
In sostanza la nuova grondina presentava lo stesso aspetto delle future Austin e Rover.
La serie limitata "300"
Verso settembre del 1974, British Leyland produsse un allestimento in serie limitata di 300 unità, caratterizzato dai paraurti di colore nero e tetto apribile in vinile, parafanghi pronunciati in plastica nera in stile Rover raccordati con bordino in gomma che corre su tutta la fiancata, tappo benzina nero, vetri con tonalità verdastra e sedili rivestiti in stoffa anche sui fianchetti. La serie limitata "300" aveva a libretto la possibilità di montare pneumatici 165/70 R10.
A riguardo dei parafanghi neri maggiorati, è possibile servirsi del documento con cui Innocenti omologava la 1300 Export con pneumatici larghi e codini neri in plastica, per omologare qualsiasi esemplare Export con entrambe le caratteristiche.
I codici identificativi e dove trovarli
I codici identificativi della vettura sono ubicati all'interno del vano motore.
Il numero di telaio è impresso direttamente sulla lamiera sul lato sinistro del vano, mentre la placchetta con il codice motore BLMC era rivettata sul blocco a destra sotto le candele.
identificativo Telaio | identificativo Motore |
|
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Innocenti Mini Cooper 1300 | B39/6 | 12H610 - 12H635 |
Innocenti Mini Cooper 1300 Export | B39/7 | 12H635 - 12H719 - 12H832 |
La colonna "identificativo motore" fa riferimento a dati provenienti da diverse fonti e basate su documenti tecnici. Non è stato possibile datare con esattezza l'introduzione dei singoli codici identificativi.
Sul serbatoio della benzina, all'interno del baule, è presente una targhetta recante il codice del colore originale della carrozzeria e del tetto.
La tabella che segue fa riferimento ai dati di archivio di "inno mini world" e si riferisce ai numeri di telaio della Innocenti Mini Cooper 1300 export. Non è stato possibile incrociare le informazioni con una seconda fonte.
Periodo | Numero di telaio (primo - ultimo) |
---|---|
Febbraio 1973 | 540001 - 541227 |
Marzo - Aprile 1973 | 541228 - 543679 |
Maggio - Giugno 1973 | 543680 - 546131 |
Luglio - Agosto 1973 | 546132 - 548583 |
Settembre - Ottobre 1973 | 548584 - 551035 |
Novembre - Dicembre 1973 | 551036 - 553487 |
Gennaio - Febbraio 1974 | 553488 - 555939 |
Marzo - Aprile 1974 | 555940 - 558391 |
Maggio - Giugno 1974 | 558392 - 560843 |
Luglio - Agosto 1974 | 560844 - 563295 |
Settembre - Ottobre 1974 | 563296 - 565747 |
Novembre - 2 Gennaio 1975 | 565748 - 568200 |
La scheda tecnica
L'arrivo della Innocenti Mini Cooper 1300 portò due importanti novità tecniche di rilievo e inedite nella gamma del produttore italiano:
- il motore 1275 cc
- le sospensioni con tamponi in gomma.
Il motore appartenente alla famiglia A-Series, modificato da Innocenti, era un 4 cilindri con distribuzione ad albero a camme nel basamento e valvole in testa comandate tramite bilancieri, aste e punterie. L'alimentazione contava su due carburatori SU HS2, pompa elettrica e un filtro aria a secco con doppio elemento filtrante. Nella nuova configurazione, il motore era capace di erogare la potenza massima di 71 CV SAE a 6000 giri/min. (55,6 CV/litro) e la coppia massima di 108 Nm a 3200 giri/min. Il fuori giri a 6700 giri era ben oltre il regime massimo di potenza.
Rispetto ai precedenti modelli con motore da 1 litro, le Mini "1300" di Innocenti erano equipaggiate da radiatore dell'olio in alluminio, un radiatore maggiorato e vaso di espansione sul circuito di raffreddamento. Il colore del blocco motore e del coperchio delle punterie era nero.
Il raffreddamento era ad acqua con pompa centrifuga, regolazione termostatica del circuito e serbatoio di espansione separato per il recupero dei vapori di scarico del radiatore. L'accensione era a bobina e spinterogeno, con anticipo fisso riferito all'albero motore.
Durante la produzione della gamma 1300, sono state installate unità con i seguenti identificativi: 12H610, 12H635 per i motori con albero di trasmissione a giunto cardanico, 12H719 e 12H832 per quelli con albero di trasmissione con due giunti omocinetici "OFFSET SPHERE".
A partire da febbraio 1973, con l'inizio della produzione della export, il motore 17H719 ha sostituito gradualmente il 12H635 fino a quando le scorte di quest'ultimo sono state completamente esaurite.
Tutte le versioni avevano la testata fissata al blocco tramite 11 prigionieri.
Scheda tecnica Motore 1300 Export | |
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Motore | trasversale a 4 cilindri (12H) |
Cilindrata | 1275cc |
Alesaggio x Corsa | 70,60 x 81,33 mm |
Rapporto di compressione | 9,75:1 |
Potenza massima | 71 cv a 6000 giri/min. |
Coppia massima | 108 Nm a 3200 giri/min. |
Carburatori | 2x SU HS2 |
Consumo lubrificante (secondo Quattroruote) | 749 gr. / 1000 km |
Impianto elettrico | con batteria 12V 40 Ah |
Il cambio era simile al precedente 4 marce sincronizzate, ma migliorato con innesti più precisi e con frizione monodisco a secco rinforzata. La coppia conica elicoidale aveva rapporto al ponte 3,44:1. Il peso sul pedale rilevato era di 15kg.
Lo sterzo di tipo a pignone e cremagliera garantiva un raggio di sterzata di 8,6 metri. Tutte le vetture montavano pneumatici radiali 145 SR 10 su cerchi 4.5J da 10 pollici. La serie limitata "300" aveva a libretto anche la misura 165/70 R10.
Le sospensioni e l'addio all'hydroelastic!
La seconda grande novità riguardò l'abbandono dell'hydroelastic per i tamponi in gomma fin dall'introduzione della Innocenti Mini Cooper 1300 "pre-export", una novità che accompagnerà tutti i futuri modello della Mini, compresi gli ultimi modelli di Rover. Secondo i tecnici della casa i tamponi in gomma si adattavano meglio alle velocità più alte che si raggiungono con il nuovo motore.
Lo schema delle sospensioni rimase sostanzialmente lo stesso a ruote indipendenti su entrambi gli assi, all'anteriore a parallelogrammi trasversali e puntoni obliqui di spinta, al posteriore con bracci singoli ancorati alle loro estremità anteriori ed oscillanti longititudinalmente.
Il corpo vettura ricalcava lo stesso utilizzato fin dai primi modelli del 1966, a carrozzeria portante con telaietto anteriore per motore e sospensioni, e posteriore per sospensioni.
Con l'introduzione della Innocenti Mini Cooper 1300 Export l'impianto frenate adottò il doppio circuito.
L'impianto frenante contava su freni a disco all'anteriore e tamburo al posteriore. Di serie come consuetudine il servofreno a depressione e circuito idraulico con valvola limitatrice di pressione sui freni posteriori.
Tutte le 1300 montavano l'alternatore al posto della dinamo e disponevano di un serbatoio carburante da 36 litri al posto del precedente da 26 litri.
La vettura pesava solo 670 kg in ordine di marcia che, unitamente ai rapporti corti, facevano si che la Mini "milletré" risultasse molto scattante.
Le prestazioni della Innocenti Mini Cooper 1300
Nella tabella che segue sono riportate le prestazioni Cooper 1300 di Innocenti. La tabella si basa sui dati riportati nel manuale utente della Mini Cooper pre-export. Dove contrassegnato da asterisco, il dato proviene dalla prova su strada della rivista Quattroruote del 1972, come anche il dato sulla rumorosità della vettura.
Tabella delle prestazioni | |
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Velocità massima | 160 km/h |
Ripresa 30-80 km/h in IV marcia * | 13,3 sec. |
Velocità massima in I marcia | 40 km/h |
Velocità massima in II marcia | 70 km/h |
Velocità massima in III marcia | 110 km/h |
Km da fermo | 33,6 sec. |
0-60 km/h | 4,6 sec. |
0-100 km/h * | 11,3 sec. |
Autonomia serbatorio | 428 km |
Spazio di frenata | |
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100 - 0 km/h * | 53,2 metri |
80 - 0 km/h * | 35,5 metri |
60 - 0 km/h * | 20,6 metri |
Le prove strumentali dell'epoca indicavano una rumorosità in IV marcia di 91/95 decibel a 60 km/h e circa 104 decibel alla velocità massima.
Dimensioni e peso
La seguente tabella riporta i dati presenti nell manuale utente del produttore.
Dimensioni e peso | |
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Lunghezza | 3,06 m |
Larghezza | 1,41 m |
Altezza | 1,34 m |
Passo | 2,03 m |
Altezza da terra | 12 - 13 cm |
Peso in ordine di marcia | 670 kg |
Peso a vuoto | 640 kg |
Bibliografia
- Storia delle Mini Italiane - Franco Bonadonna - Un libro che ripercorre la storia di tutti i modelli di Innocenti, dalle caratteristiche all'impegno sportivo.
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