Rover Mini e Mini Cooper mk7 - l'ultima classica

Presentata ufficialmente ad Ottobre 1996 e prodotta nella sede storica di Longbridge fino al 2000, la Rover Mini mk7 è stata l'ultima Mini classica.
L'introduzione del settimo restyling si rese necessario per consentire alla piccola utilitaria inglese di rispettare le allora vigenti normative di sicurezza ed emissioni, ma non solo. BMW utilizzò la "vecchia" Mini come vera e propria leva del marketing per lanciare un nuovo brand totalmente indipendente e conosciuto oggi come MINI.
Con l'introduzione della nuova serie, la piccola utilitaria inglese diventò estremamente personalizzabile proprio come avviene oggi con l'attuale modello. I kit di modifica erano i più svariati e comprendevano ad esempio i parafanghi in tinta o cromati, stripes per il cofano motore, Union Jack o scacchiera per il tetto, inserti in alluminio nelle portiere, kit cromature e tanto altro. Per questa ragione, distinguerne l'originalità è particolarmente complesso per un occhio non allenato.
Il nuovo paradigma portò un ulteriore cambiamento di filosofia che di certo lasciò gli amanti della piccola vettura inglese piuttosto delusi. Per la prima volta tutte le versioni montavano lo stesso motore e quindi non c'era più nessun gap prestazionale con la Mini Cooper.

All'esterno la sostanza rimase praticamente la stessa, la Mini mk7 era pressoché identica alla mk6. Si evidenziavano piccole novità come ad esempio l'antenna dell'autoradio montata sul tetto, il nuovo stemma che farà da base all'attuale e le luci di direzione bianche.
Il motore
Tutte le Rover Mini mk7 erano spinte dal 4 cilindri da 1275cc con potenza di 63 CV, indistintamente dalla versione e dall'allestimento. Si trattava dell'ultima evoluzione del BMC "A+ Series", l'ultima dell'unica famiglia di motori montati durante l'intera produzione.
Le modifiche furono totalmente focalizzate a contenere le emissioni dei gas di scarico e a ridurre quelle acustiche. Nella nuova configurazione il motore riusciva a raggiungere gli stessi valori di coppia e di potenza del precedente, ma ad un numero di giri inferiore.
Per raggiungere lo scopo fu introdotto l'inedito sistema di alimentazione denominato MPi - multi-point injection che prese il posto del SPi single-point injection della mk6. Il sistema era inedito per la Mini classica, ma non per la Rover in quanto derivato da altre auto del gruppo.
Un'altra radicale novità introdotta con la mk7 la si osserva nel vano motore dove si nota facilmente la collocazione del radiatore che passò da essere laterale a frontale. L'accensione divenne completamente elettronica, mentre il cambio rimase il classico 4 marce ma con una coppia conica diversa.

Gli interni dell'ultima Mini classica
La plancia chiusa con vano portaoggetti era di serie su tutte le versioni ed era in pregiato legno di magnoglia o in alternativa in noce per alcuni allestimenti specifici, come la Sports Pack. In occasione dell'edizione speciale 40° anniversario e per alcuni allestimenti il legno fu sostituito per una rifinitura in stile alluminio o colore carrozzeria (solo in alcuni mercati esteri).
Nuovi anche i fondi della strumentazione di colore bianco, mentre le ultime versioni disponevano di autoradio con CD e sistema RDS.
L'aria condizionata non era disponibile neanche come optional, fatta eccezione degli esemplari riservati al mercato giapponese. Il riscaldamento dell'abitacolo era finalmente a due velocità.
Al fine di rispettare le nuove normative, per la prima volta si installò l'airbag lato conducente all'interno di un nuovo volante dal disegno simile a quello della Rover 200 e disponibile in due colorazioni; tutto nero o nero e panna/avorio in base all'allestimento.
Nuovi erano anche i sedili scorrevoli e reclinabili, sempre basati sul design della Rover 200.

Versioni e Allestimenti
Districarsi tra versioni e allestimenti è un pò come muoversi in una giungla. Le difficioltà sono dovute principalmente alle innumerevoli possibilità di personalizzazione e alla libertà dell'importatore nazionale di scegliere colori e allestimenti. Un esempio su tutti è la 40° anniversario.
La Mini 40° anniversario
In merito all'allestimento dedicato al quarantesimo anno di produzione ogni importatore locale ha curato una propria versione specifica e, fra le tante combinazioni, quella italiana è probabilmente la più bella ed elegante.
Per il nostro mercato si scelse la tinta rosso metallizzato "Mulberry red", colore che si ritrova all'interno con sedili, plancia superiore e cartelle in pelle rossa Cartier con cadenini color avorio. La rifinitura della plancia era in stile alluminio, mentre il volante era in pelle nera e avorio come il pomello del cambio e il freno a mano. La strumentazione era arricchita con tre strumenti posizionati al centro della plancia, proprio come nella Sports Pack. Esternamente si aggiunsero due fanali di profondità, un badge speciale 40° anniversario, il simbolo GB sul portellone posteriore, i parafanghi in tinta e cerchi da 12 pollici. Piccola nota: i parafanghi non erano maggiorati.
Allestimento Sports Pack
Il "pacchetto sportivo" Sports Pack completava la Mini con diversi elementi estetici e tecnici, ma non prevedeva migliorie sotto il cofano.
All'esterno erano previsti quattro ulteriori fari fendinebbia e spotlights, cerchi maggiorati 13 x 6 con disegno leggermente differente, parafanghi maggiorati in tinta con la carrozzeria e un terminale di scarico cromato.

All'interno, posizionati al centro della plancia di legno noce, trovavano spazio 3 strumenti con fondo bianco che racchiudevano un voltmetro, un termometro della temperatura dell'olio e uno per la pressione.
A livello meccanico, la Sports Pack montava ammortizzatori koni e una cremagliera dello sterzo a bloccaggio ridotto, modifica necessaria per evitare sfregamenti tra carrozzeria e pneumatici.
Nonostante il nome cerchi di comunicare altro, le Mini Sports Pack erano prestazionalmente inferiori rispetto alle versioni standard.
Per identificare un'autentica Sports Pack da una allestita "in casa" è sufficiente consultare il libretto e verificare che sia presente la dicitura XN 3.2.
Elenco Versioni
Nella tabella sono riportati i modelli principali destinati ai mercati europei. La fonte è MG Rover Group ltd.
Modello | Anno di produzione |
---|---|
1.3i | 1996 - 2000 |
Cooper | 1996 - 2000 |
Cooper con Sports pack | 1996 - 2000 |
Paul Smith | 1998 - 1998 |
Cooper Sports | 1998 - 1998 |
Forty 40° anniversario | 1999 - 1999 |
Cooper LE Edizione Limitata (John Cooper) | 1999 - 1999 |
Se7en | 2000 - 2000 |
Cooper Ultima Versione | 2000 - 2000 |
Cooper Sport Ultima Versione | 2000 - 2000 |
Scheda Tecnica
Descrizione | |
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Motore | Trasversale 4 cilindri, 1275cc MPi Multi-point injection, regime massimo 6500 giri/minuto, rapporto di compressione 10,5:1 |
Potenza Massima | 63 cv a 5500 giri/minuto |
Coppia Massima | 95 Nm a 3000 giri/minuto |
Sospensioni | a ruote indipendenti, ammortizzatori idraulici telescopici |
Cambio | 4 marce manuale |
Freni | Servo assistiti a doppio circuito, anteriori a disco, posteriori a tamburo |
Serbatoio | 34 litri |
Raggio di Sterzata | 8,6 metri |
Pneumatici | 145/70 R12 - 175/50 R13 (Sports Pack) |
Dimensioni | 3050 x 1560 x 1350 (massime) |
Peso | 715/720 kg - 730 kg (Sport Pack) |
Fonte MG Rover Group ltd |
Prestazioni | |
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Velocità massima | 148 km/h - 145 km/h |
0 - 100 km/h | 12,2 sec - 13,5 sec |
Km da fermo | 35,4 sec - 36,1 sec |
Consumo Combinato | 6,6 l/100km |
VIN - Numero di telaio
Di seguito alcune informazioni utili per identificare il modello e l'allestimento della Mini mk7:
Posizione | Indicazione |
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prime tre cifre | "SAX" indica il produttore MG Rover Group |
quarta e quinta cifra | "XN" rappresenta la famiglia Mini 1,3 |
sesta cifra | "N" versioni sport, cooper e cabrio, "V" Kensington, "W" Mayfair, "Y" City, Sprite, British Open |
ottava cifra | "Z" indica 1275 MPi |
nona cifra | "E" o "R" è il rapporto finale di trasmissione 2.76, rispettivamente con guida a destra e guida a sinistra |
decima cifra | "A" per le varie edizioni speciali, "B" per le versioni di serie |
ultimi 6 numeri | numero di serie a partire da 134455 |
Blocco Motore: 12A/2LK70 - LCF103200: 1275 A+ MPI rapporto finale 2.76.
Foto di copertina di Miteneva
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