1953 ISO Isetta - La storia, la scheda tecnica e la valutazione

1953 ISO Isetta - La storia, la scheda tecnica e la valutazione

La ISO Isetta è una microcar prodotta a Bresso (Milano) da ISO Automobili S.p.A. tra il 1953 e il 1956.
Prima automobile costruita dal marchio, si tratta di una bizzarra e innovativa automobile a due posti di dimensioni ultra compatte, dotata di motore e trazione posteriore.

L'auto fu fortemente voluta dal fondatore della casa Ing. Renzo Rivolta come vero e proprio ibrido tra automobile e motocicletta. L'idea infatti era quella di cercare di esaltare il concetto di mobilità delle due ruote, unita al comfort e alla sicurezza delle automobili. Per la realizzazione Rivolta si rivolse all'Ing. Ermenegildo Preti e al designer Pierluigi Raggi.

Come diretta conseguenza dello scarso interesse dimostrato dal mercato italiano e per via dei ridotti mezzi tecnici e finanziari che non permisero una produzione in grande serie, il prezzo della microcar Isetta non è mai stato adeguato al suo segmento di appartenenza.
Il prezzo di vendita al lancio fu infatti fissato a 450.000 lire, successivamente ribassato a 399.000 Lire come conseguenza delle scarse vendite ottenute. La Isetta costava l'equivalente di 10 mensilità di un salario medio di un operaio.
La produzione durò circa tre anni.

L'impegno sportivo

La Iso Isetta partecipò alle edizioni della Mille Miglia del 1954 e del 1955 conquistando risultati di rilievo in relazione alla sua piccola cilindrata come la "classifica all'indice di presentazione", premio di consolazione per le piccole cilindrate. L'affidabilità della piccola Isetta fu sottolineata, nell'edizione del 1954 della Mille Miglia, dall'arrivo al traguardo di ben cinque vetture su sette che vi parteciparono.

La quotazione della Iso Isetta

Il giusto prezzo della Iso Isetta è molto difficile da stabilire. Sono pochi gli esemplari attualmente disponibili basti pensare che negli ultimi anni le vetture offerte nelle aste di settore sono state pochissime.

La più recente vendita è avvenuta a Milano in occasione dell'asta Bolaffi del 2018 dove una Isetta è stata venduta al prezzo di 33.000 euro. Parliamo di una vettura del 1954 di colore bianco in ottime condizioni e stimata tra i 28.000 e 32.000 euro.
In America nell'ormai lontano 2013 fu venduta una Iso Isetta al prezzo di 34.000 dollari. Si trattava dell'esemplare rosso ritratto nelle precedenti fotografie.

Le riviste italiane di settore quotano un esemplare perfettamente conservato o restaurato al prezzo massimo di 40.000 euro.  Nel caso di una vettura in buono stato la valutazione si ferma a 27.000 euro. Entrambe le valutazioni si riferiscono all'anno 2021 e sono rimaste stabili da qualche anno.


La BMW Isetta e le altre derivate

La scarsa fortuna che ebbe nel nostro mercato, costrinse l'Ing. Rivolta, dopo solo due anni di produzione, a cedere il progetto alla BMW. Grazie alla piccola microcar italiana e al successo che riscosse all'estero, la BMW riuscì a superare un periodo di crisi che la stava portando al fallimento. Gli amanti del marchio bavarese dovrebbero quindi ringraziare anche Rivolta e il team di progettisti della Isetta se oggi possono guidare una BMW.

La produzione di modelli totalmente derivati della Iso Isetta non si limitò al solo marchio tedesco; tra il 1955 e il 1961 vennero prodotte in concessione anche in Francia dalla casa automobilistica VELAM, in Brasile da Indústrias Romi e in Argentina da Metalmecánica Company.

Per quanto riguarda il numero di esemplari prodotti da ISO Automobili S.p.A. purtroppo le fonti sono contrastanti. Una stima veritiera che tiene conto della capacità produttiva e del periodo di produzione, potrebbe attestarsi tra i 1000-1500 e i 2000 esemplari.

Le caratteristiche tecniche

L'abitacolo della Isetta è ridotto all'osso ed è composto da un divanetto unico capace di ospitare due passeggeri, uno sterzo con volante in bachelite solidale alla portiera, il tachimetro, e poco più. Il facile accesso al piccolo abitacolo è garantito da un'unica particolare portiera posta frontalmente.
I vetri sono tutti fissi, ad eccezione dei due voletti apribili a compasso. Il tetto è panoramico in vinile.

Il motore utilizzato è di derivazione motociclistica, si tratta di un 2 tempi già utilizzato sulla motocicletta Iso 200 opportunamente modificato e portato alla cilindrata di 236 cc. La potenza massima è di 9.5CV a 4750 giri.

Il propulsore è un'unità molto particolare in quanto a cilindro sdoppiato o doppio pistone; in sostanza è composto da due pistoni e due bielle all'interno di un unico cilindro. Questa particolarià consentì di ottenere un migliore rendimento termico, una maggiore potenza, un aumento della coppia ai regimi bassi e ovviamente consentì di mantenere più contenuti i consumi rispetto ad un motore a due tempi classico. La ISO Automobili S.p.A. dichiarava 3,75 Litri ogni 100 km.

La struttura ad ovetto della Isetta è costituita da un telaio ad elementi tubolari in acciaio. All'anteriore le sospensioni sono di tipo indipendente con tamponi di gomma, mentre al retroteno troviamo molle a balestra e ammortizzatori telescopici idraulici. Una particolarità di questa microcar è rappresentata dalla stretta carreggiata posteriore limitata a 0,55 metri.

La piccola microcar italiana è ovviamente molto leggera, la scheda tecnica dichiarava un peso di soli 330kg, praticamente ⅓ del peso di un'utilitaria moderna come la Toyota Aygo e circa 200kg in meno della Fiat Nuova 500 di qualche anno più tardi.

Scheda Tecnica ISO Isetta

Caratteristiche
Motore Monocilindrico, 236 cc, rapporto di compressione 6,5:1
Potenza Massima 9,5 CV a 4750 giri
Sospensioni anteriori indipendenti a tamponi in gomma
Sospensioni posteriori ammortizzatori telescopici e molle a balestra
Freni idraulici a tamburi
Serbatoio 13 litri
Pneumatici 4,5 / 10
Diametro di sterzata 8 metri
Dimensioni Lunghezza: 2250 mm, Larghezza: 1340 mm, Altezza: 1320 mm
Peso 330 kg in ordine di marcia
Consumo dichiarato 3,75 Litri x 100 km
Velocità Massima 85 Km/h

 

Bibliografia

  • Da Iso a Isorivolta. Il fascino di un marchio - Attraverso la testimonianza dei protagonisti e la documentazione fotografica, il testo ripercorre la complessa storia e la poliedrica produzione dell'azienda di Bresso: dagli elettrodomestici, agli inconfondibili scooter, alle microvetture Isetta sino alle granturismo.
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