Mazda RX-8: l'ultima con motore Wankel compie 20 anni (nel 2023)

Frutto del disegno di Ikuo Maeda, la Mazda RX-8 era una berlina a 4 posti con prestazioni da vettura sportiva pura. E' stata l'ultima auto del produttore nipponico con motore rotativo.

Mazda RX-8: l'ultima con motore Wankel compie 20 anni (nel 2023)

Nei primi anni 2000, a distanza di più di 40 anni dalla presentazione della Cosmo Sports, Mazda ripropose una vettura dallo stesso stile non convenzionale e con un motore rivoluzionario che negli intenti della casa giapponese avrebbe dovuto segnare l'inizio di una nuova tappa tecnologica.
La vettura era la Mazda RX-8, una coupè tre volumi quattro posti a trazione posteriore e con motore rotativo in posizione anteriore centrale.

L'RX-8 fu presentata nel 2001 al North American International Auto Show come sostituta della RX-7 e commercializzata in tutto il mondo a partire dal 2003, lo stesso anno in cui ottenne i premi di "International Engine of the Year" e "Best New Engine".
Come il nome del modello lasciava intendere, si trattava di un nuovo modello della gamma RX di Mazda, appartenente alla famiglia di vetture equipaggiate con motore Wankel.

Frutto del design di Ikuo Maeda, lo stesso che caratterizzerà il family feeling dei successivi modelli del marchio, la RX-8 era un'auto decisamente peculiare e non classificabile in un preciso segmento di mercato.
Le prestazioni e la tecnica erano da vettura sportiva pura, l'abitabilità e la capacità di carico da berlina a quattro posti, mentre il motore la rendeva difficilmente identificabile a livello fiscale, basti pensare che in Inghilterra veniva equiparata alle vetture equipaggiate con motore da 2.6 litri, mentre in Giappone beneficiava delle agevolazioni riservate ai motori di cilindrata interiore al 1.5 litri.

La Mazda RX-8 è stata prodotta nella sede storica di Hiroshima in 193.094 esemplari suddivisi in due serie: la prima serie tra 2003 e 2008 e la seconda serie (restyling) tra il 2009 e il 2012.

Le alternative: il confronto con le concorrenti della Mazda RX-8

La RX-8 giunse sul mercato nel momento in cui alcune vetture iconiche del periodo come la Toyota Supra, la Mitsubishi Eclipse e la Honda Integra Type R non erano più in produzione. In un certo senso erano questi i modelli a cui si riferiva la vettura di Hiroshima in quanto garantivano ottime prestazioni offrendo sia capacità di carico che spazio a bordo per 4 o 5 persone.

Durante la lunga commercializzazione la RX-8 si è confrontata con diverse concorrenti interessanti tra cui le tedesche BMW 125i e 135i Coupé.

Altri modelli giapponesi erano considerati alternativi alla RX-8 sebbene contenessero molte rinunce in fatto di spazio a bordo. Tra tutte l'intramontabile Honda S2000 e la Nissan 350Z con cui "ovviamente" non si confrontava per tipologia e dimensioni, bensì per prestazioni e piacere di guida.

La seguente tabella riporta le prestazioni a confronto tra alcuni dei modelli concorrenti dello stesso periodo.

Prestazioni a confronto Motore Velocità Massima 0 - 100 km/h
Mazda RX-8 1.3 231 cv 234 km/h 6.4 sec.
BMW 125i Coupé 3.0 L6 218 cv 245 km/h 6.4 sec.
BMW 135i Coupé 3.0 L6 306 cv 250 km/h* 5.3 sec.
Alfa Romeo Brera 3.2 V6 260 cv 244 km/h 6.8 sec.
Nissan 350Z 3.5 V6 300 cv 250 km/h* 5.8 sec.
Honda S2000 (AP1) 2.0 L4 241 cv 241 km/h 6.2 sec.
* Velocità autolimitata

 

Il restyling della seconda serie e l'addio all'Europa (nel 2009)

Un piccolo restyling a metà produzione introdusse principalmente aggiornamenti estetici e affinamenti tecnici.
La RX-8 seconda serie presentava fanali anteriori con un disegno leggermente distinto e dalla forma più inclinata rispetto all'originale. Furono ridisegnati la calandra ed entrambi i paraurti visibili nelle immagini seguenti.
Le modifiche proseguivano sulla fiancata dove si rimosse la finta presa d'aria in corrispondenza dell'arco ruota anteriore.

Mazda RX-8 restyling - brochure del 2011
Mazda RX-8 restyling - brochure del 2011

Gli interni della RX-8 furono migliorati nella qualità delle plastiche e negli accessori con un riposizionamento di alcuni elementi della plancia e del tunnel centrale. Su richiesta erano disponibili cerchi da 19 pollici e nuovi colori per la carrozzeria.

Sul piano tecnico Mazda conferì alla vettura sia una maggior rigidità torsionale aggiungendo rinforzi strutturali, che maneggevolezza grazie a una differente geometria della sospensione posteriore. Il motore subì piccoli interventi tutti rivolti a migliorarne l'affidabilità e contenere alcuni problemi comuni, fatto salvo l'adozione di un differente rapporto finale per permettere una migliore accelerazione.
L'avvento della seconda serie coincise con l'interruzione delle vendite nel vecchio continente in quanto troppo dispendioso adeguare il motore RENESIS alle nuove normative Euro 5.
La produzione terminò al 2012 decretando l'uscita di scena del motore Wankel dalla gamma Mazda.

Gli interni della Mazda RX-8

L'accesso all'abitacolo della RX-8 è garantito da quattro peculiari portiere apribili "ad armadio" che ne facilitano l'entrata ai due sedili posteriori indipendenti. Impossibile non accorgersi dell'assenza del montante B da cui traspare lo sforzo tecnico del produttore per garantire comunque la giusta rigidità torsionale alla vettura.

Il cruscotto si presenta con tre elementi in classico stile Mazda. Al centro campeggia il contagiri con fondo scala a 10.000 giri e il tachimetro digitale, mentre sui lati sono presenti l'indicatore di livello di pressione dell'olio, la temperatura dell'acqua, il livello della benzina e tutte le spie di controllo.

All'interno dell'abitacolo si trovano diversi richiami al motore rotativo sia nel foro dei poggiatesta che nel pomello del cambio entrambi a forma di rotore. Il richiamo è visibile anche nel circolo centrale della plancia.

In Italia i sedili erano disponibili in pelle nera, mentre in altri mercati le colorazioni includevano pelle bicolore rossa e nera o chiara in base all'allestimento.
Il modello base da 192 cv destinato ad alcuni paesi prevedeva interni in tessuto.

La lista degli accessori inclusi in tutte le versioni era piuttosto lunga e comprendeva principalmente airbag frontali e laterali, impianto bose con caricatore da 6 CD e 9 altoparlanti, climatizzatore automatico, navigatore satellitare (sui modelli da 231cv), specchietti elettrici e comandi al volante.

L'affidabilità della Mazda RX-8

L'affidabilità del motore rotativo è sempre stata considerata il tallone d'achille della RX-8.

Le opinioni a riguardo sono tuttavia discordanti. Secondo alcuni l'aspettativa di vita massima del motore arrivava a 100.000 km prima di dover affrontare la sua ricostruzione, per altri addirittura meno. Altri ritenevano che la durata era legata alla modalità di esecuzione della manutenzione ordinaria. Senza considerare ciò che Mazda dichiarava come target, ovvero fino a 240.000 km prima di dover intervenire sui rotori e più in generale sul motore.

Ci sono diverse teorie su cosa incida realmente sulla longevità del motore, alcuni specialisti considerano il guasto dei cuscinetti degli ingranaggi stazionari la causa principale dei problemi al motore, come conseguenza della bassa pressione dell'olio al regime minimo dovuta alla natura del motore stesso.

Un'altra teoria vede il problema nelle bobine di accensione che sull'RX-8 tendono a degradarsi prima rispetto ad un motore convenzionale per via del ciclo di utilizzo più elevato, da cui deriva il rischio di intasare di carburante incombusto il convertitore catalitico causando il surriscaldamento del motore con conseguente guasto delle molle delle guarnizioni laterali. Per ovviare a questo problema nella seconda serie le bobine furono sostituite con un modello meno soggetto ad usura.


Tra i piccoli problemi noti figura la possibile anche se rara presenza di ruggine in corrispondenza degli archi posteriori e del sottoporta, e la condensa all'interno dei fanali posteriori dovuta al materiale isolante dello stesso, peraltro facilmente risolvibile.
All'interno della vettura tendono a cedere i punti di attacco delle alette parasole e lo sportellino del vano oggentti sotto il bracciolo.

💡
Il libro Mazda Rx-8: All Models 2003 to 2012 contiene un'ottima guida che ripercorre le problematiche comuni e indica esautivamente cosa controllare prima dell'acquisto.

Scheda tecnica Mazda RX-8

La RX-8 poteva contare su un baricentro basso e distribuzione del peso di quasi 50:50.
La compattezza del motore posizionato dietro l'asse anteriore, come il serbatoio posto davanti a quello posteriore e l'utilizzo dell'alluminio per le portiere posteriori, per il bagagliaio e per il cofano, contribuivano a mantenere il peso di 1379 kg (a vuoto). Un risultato tutt'altro che modesto per una berlina a quattro posti di più di 4,4 metri di lunghezza e ricca di accessori.

L'ottimo handling della vettura passava anche per lo schema delle sospensioni indipendenti su entrambi gli assi, a doppio quadrilatero alto all'anteriore e multilink al posteriore.

L'attenzione riservata all'aereodinamica permise di ottenere un cx di 0,30 (coefficiente aerodinamico ), un valore ottimo visto che è lo stesso ottenuto dalla Nissan 350Z e praticamente sovrapponibile a quello della Toyota Prius del 2001.

L'impianto frenante correttamente dimensionato, contava con freni a disco ventilati da 323 mm all'anteriore e 302 mm al posteriore. L'ABS e l'EBD (electronic brake-force distribution) erano di serie su tutte le versioni.

Come detto in precedenza, le ottime doti dinamiche della RX-8 furono migliorate ulteriormente nella seconda serie dove alcuni interventi aumentarono la rigidità torsionale e la risposta delle sospensioni.

Il motore Wankel della Mazda RX-8

La vera caratteristica identificativa della RX-8 era senza alcun dubbio il propulsore.
Lo sviluppo del motore rotativo di Mazda iniziò nel 1960 quando l'allora presidente Tsuneji Matsuda incaricò lo sviluppo di quello che doveva essere un motore all'avanguardia in fatto di semplicità, prestazioni, dimensioni e peso. A capo del gruppo formato da 47 tecnici fu incaricato l'ingegnere Kenichi Yamamoto.
Il risultato dello sviluppo trovò applicazione sulla Mazda Cosmo Sport, la vettura che permise al produttore nipponico di arrivare dove molti altri a stento erano riusciti ad arrivare, ovvero l'inizio della produzione su larga scala di automobili con motore rotativo.

Il motore Wankel della RX-8, che sarà l'ultimo motore rotativo montato su una Madza, fu chiamato RENESIS, combinazione delle parole "restart" ("RE") e genesis ("NESIS"), scelto per comunicare un nuovo inizio per questa tecnologia.

Si trattava di un doppio rotore da 1,3 litri aspirato con luci sequenziali per riprodurre la fasatura variabile dei motori convenzionali e capace di mantenere relativamente bassi i consumi e ridotte le emissioni, pur consentendo alla RX-8 di erogare ottime prestazioni. Nella versione destinata al nostro mercato la potenza massima era di 231 cv con coppia massima di 216 Nm disponibile per oltre il 90% tra i 3500 e quasi 9000 giri.

Caratteristiche tecniche versione EU
Motore 1.3 Renesis 13B-MSP
Cilindrata 1308 cc , 2 rotori da 654 cc
Rapporto di compressione 10:1
Potenza massima 231 cv a 8500 giri/min o 250 ps - 247 hp
Coppia massima 216 Nm a 5500 giri/min
Serbatoio 61 litri

In alcuni mercati la vettura era disponibile in due varianti, una da 191 cv con cambio a 5 marce (RX-8 190) e una da 231 cv (RX-8 230) equipaggiata con il cambio a 6 marce. Quest'ultima era l'unica disponibile in Italia abbinata al differenziale a slittamento limitato LSD.

L'introduzione della RX-8 seconda serie portò piccole migliorie al motore consentendo alla vettura di migliorare leggermente i consumi e l'affidabilità. Si segnala l'aggiunta di un iniettore d'olio in più in ciascun alloggiamento del rotore e una nuova pompa dell'olio con una pressione più elevata.
Un nuovo convertitore catalitico sostituì l'originale nel tentativo di ridurre l'intasamento indicato come causa del surriscaldamento del flusso di scarico a monte del catalizzatore e da cui derivavano i problemi alla guarnizione laterale del rotore.

Con la fine della produzione della RX-8, Mazda pensionò il motore rotativo relegandolo a unità sperimentale nella ricerca delle automobili PHEV attuali e future.

Consumi

Tutti gli esemplari commercializzati in Europa e quindi in Italia erano Euro 4. Il passaggio alla normativa Euro 5 decretò la fine della commercializzazione della RX-8  in quanto sarebbe risultato troppo oneroso adattare il motore Wankel RENESIS alle nuove normative.

Consumi dichiarati
Urbano 15.6 l/100 km
Extra urbano 8.7 l/100 km
Combinato 11.2 l/ 100 km

Dimensioni e Peso

Di seguito i dati ufficiali rilasciati dal produttore. La distribuzione del peso era approssimativamente 50:50.

Descrizione
Lunghezza 4430 mm
Larghezza (con specchietti) 1846 mm
Altezza 1340 mm
Altezza da terra 140 mm
Passo 2700 mm
Peso a vuoto (massimo) 1379 kg

 

Le prestazioni della Mazda RX-8

Prestazioni
Velocità Massima 234 km/h
0-100 km/h 6.4 secondi
100-0 km/h 284 metri


Bibliografia e approfondimenti

  • Mazda Rotary-engined Cars: From Cosmo 110S to RX-8 - Un interessante libro che approfondisce la storia e lo sviluppo del motore Wankel di Mazda e dei modelli alimentati da questi motori.
  • Mazda Rx-8: All Models 2003 to 2012 - Interessante libro che indirizza l'acquirente durante il processo di valutazione dell'esemplare desiderato.
  • Interessante discussione sull'affidabilità della RX-8 e sui problemi noti.
  • Articolo ufficiale dedicato al motore Wankel.
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