Citroën 2CV - Tutti i modelli dal 1948 al 1990

La storia e l'evoluzione della Citroën 2CV per immagini. Dalla prima serie del 1948 fino alla 2 Cavalli Special e le serie limitate Spot, Dolly, Beachcomber e 007.

Citroën 2CV - Tutti i modelli dal 1948 al 1990

Nel vasto panorama dell'industria automobilistica, poche vetture hanno lasciato un'impronta così indelebile e affascinante come la Citroën 2CV.
Conosciuta affettuosamente come "Deux Chevaux" o semplicemente "Citroën 2 Cavalli", questa vettura francese ha rappresentato un simbolo di libertà, versatilità e accessibilità su quattro ruote.
Da Parigi alle campagne francesi e oltre, la 2CV ha attraversato un periodo storico di più di 40 anni, diventando una leggenda nell'universo automobilistico.

In questa pagina ripercorreremo la storia, l'evoluzione e le differenze di tutti i modelli prodotti tra il 1949 e il 1990. Partiremo dai primi esemplari con capote lunga fino alle ultime serie limitate 2CV Dolly, Cocorico, Marcatello e al termine della produzione.
Sarà possibile trovare numerose immagini per agevolare la comprensione dei vari modelli, e in fondo all'articolo troverete un riassunto dei principali cambiamenti.

La prima serie della Citroën 2CV: La type A

La vettura fece il suo debutto al Salone dell'Auto di Parigi di ottobre 1948 in veste pressoché definitiva.

Pensata principalmente come vettura ideale per la mobilità nelle campagne, la prima serie della 2CV, appariva quasi come un veicolo agricolo a causa dellle scelte tecnico-estetiche estremamente semplici ma allo stesso tempo innovative.
L'offerta su cui i clienti potevano fare affidamento era anch'essa estremamente limitata, con un'unica scelta di motore, una sola finitura e un solo colore disponibile, il grigio.

La produzione iniziò a metà del 1949, fu subito un grande successo tanto che secondo diverse fonti, si doveva attendere fino a tre anni per la consegna.
I numeri del successo segnarono 917 auto prodotte il primo anno e circa 3000 nel biennio 1950 - 1951.

Gli interni della Citroën 2CV prima serie erano estremamente spartani, un semplice volante nero a due razze in bachilite nera con strumentazione ridotta al minimo e nessun comfort come riscaldamento o luci interne.
Il tachimetro era posizionato in alto a sinistra, mentre al centro del cruscotto era presente unicamente l'amperometro.
I sedili disponibili in un'unica tinta, erano composti da due semplici panche con un sottile cuscino agganciato alla struttura della stesse.

Caratteristiche tecniche 2CV del 1949
Motore 2 cilindri da 375 cm3, rapporto di compressione 6.2:1
Carburatore SOLEX 22 ZACI
Potenza massima 9 CV a 3500 giri/min.
Cambio 3 marce + overdrive
Serbatoio 20 litri
Peso a vuoto 498 kg

Le prime 2CV montavano la capote lunga e lunotto piccolo come tutti i modelli fino al 1954 - 1957.
Al posteriore era presente un solo riflettore sul lato sinistro della vettura. Non erano previsti segnalatori di direzione di nessun tipo.
La carenatura dei fanali anteriori era originariamente verniciata di nero fino al 1950, quando, secondo diverse fonti, si stima che sia avvenuto il cambio di colore per farla coincidere con la tonalità della carrozzeria.

Nella prima metà del 1953 il rivestimento degli interni originariamente in tessuto grigio, fu sostituito dal rivestimento in tessuto scozzese a quadretti nelle tonaltà blu navy, verde, grigio o rosso.

vista dall'alto di un esemplare del 1953
una Citroën 2CV Type A apparentemente datata marzo - giugno 1953, caratterizzata dai nuovi rivestimenti interni e il vecchio logo della griglia.

Le portiere presentavano un nuovo rivestimento pied de poule nei colori bianco, nero o verde a seconda del colore dei sedili.
Verso l'ultima parte dell'anno il volante e il piantone dello sterzo si presentavano verniciati in colore grigio simile a quello della carrozzeria.

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Nel mese di giugno del 1953, il grande logo che ornava la calandra perse il caratteristico ovale e fu sostituito unicamente dal doppio chevron. Questa nuova griglia, con il nuovo badge, rimase in uso fino al 1960.

Nello stesso periodo cambiò il sistema di apertura del cofano che da quel momento prevedeva la rotazione del chiavistello.

La Citroën 2 Cavalli prima serie (Type A) era disponibile esclusivamente in grigio metallizzato, grigio scuro o grigio chiaro a seconda del periodo di produzione. Fu rimossa dal listino nel 1959.

Nuovo motore nel 1954: la Citroën 2CV AZ e AZL

Tra settembre e ottobre del 1954, fu introdotta una nuova variante del bicilindrico. Questo motore vantava una cilindrata aumentata a 425 cc e una potenza di 12 cavalli. Le vetture equipaggiate con il nuovo motore vennero rinominate AZ.

Caratteristiche tecniche
Motore 2 cilindri boxer da 425 cm3
Carburatore SOLEX 26 BCI
Potenza massima 12 CV a 3500 giri/min.
Serbatoio 20 litri
Peso a vuoto 498 kg
Velocità massima 70 km/h

Il 1954 segnò per il produttore francese il suo miglior anno di produzione della Citroën 2 Cavalli dal 1949, con un totale di 43.250 esemplari prodotti.

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Nel gennaio del 1955 si adottarono gli indicatori di direzione laterali ovali (sul montante C) e due fanali posteriori, di cui uno svolgeva la funzione di luce di stop.

La Citroen 2CV "Lusso" AZL

Introdotta sul mercato a partire dalla fine del 1954 in sostituzione della AL, la versione AZL si distingueva per le finiture di pregio e per il nuovo motore da 425 cc, con una potenza di 12 cavalli e frizione centrifuga.

Dalle informazioni reperibili, risultano esistere due varianti della 2CV Lusso: una concepita per il mercato di esportazione, in particolare per il Belgio e Paesi Bassi, e l'altra destinata al mercato francese.
Nel corso della produzione, queste due versioni si sono differenziate dal punto di vista estetico, soprattutto per quel che riguarda la parte posteriore della vettura.

Tutte le AZL erano abbellite da elementi in alluminio sui pannelli esterni come sulla linea di cintura, sul cofano motore e nei sottoporta. Il lunotto posteriore era di dimensioni maggiorate.

Gli interni della versione "Lusso" ospitavano un nuovo cruscotto identico a quello mostrato nella foto successiva, il quale fu esteso a quasi tutti gli esemplari, fatta eccezione per i primi.

A partire dal 1955 i segnalatori posti sul parabrezza, caratteristica identificativa dell'AZL destinata al mercato estero, furono rimpiazzati dai segnalatori sul parafango posteriore.

A metà dello stesso anno, furono installate tasche portaoggetti sulle portiere e fu ricavato nel baule un vano destinato alla ruota di scorta, ottenuto tramite una tavola in truciolato. Questa modifica comportò un cambiamento nella posizione della maniglia sulla portiera del bagagliaio.

1957: La 2CV con il portellone del bagagliaio in metallo

Nel settembre del 1957, la "petite voiture" francese fu equipaggiata con un portellone posteriore in sostituzione della capote che doveva essere arrotolata.

Il portellone era dotato di una maniglia e poteva essere chiuso utilizzando la stessa chiave utilizzata per aprire le portiere e avviare l'auto.

Una foto d'epoca ambientata in francia che ritrae la Citroën 2CV con il bagagliaio in metallo e capote corta
Una foto d'epoca che ritrae l'AZLP con il vano del bagagliaio in metallo

Per facilitare il carico dei bagagli, era presente un cavalletto laterale e, se necessario, l'intero portellone poteva essere facilmente rimosso per il trasporto di oggetti ingombranti.
Questa nuovo modello di Citroën 2 cavalli prese il nome di AZLP dove la P indicata 'Porte de Trunk', letteralmente "porta del bagagliaio".

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Le modifiche del 1959: La versione 2CV AZL fu prodotta con o senza portellone e nei colori di carrozzeria grigio abbinato a rivestimenti dei sedili blu, rossi o verdi, oppure con carrozzeria azzurra e rivestimenti interni blu.
Sempre a settembre, la "2 cavalli" presentava ruote da 380 anzichè 400, risultando più bassa.
A causa di cambi normativi, nel luglio dello stesso anno, lo specchietto retrovisore interno fu racchiuso da una cornice in plastica.

1960: Il Cofano a 5 nervature e la nuova calandra

A dicembre 1960 la Citroën 2 Cavalli fu oggetto un primo restyling "profondo" che interessò principalmente l'esterno della vettura e in particolar modo il frontale.

Il cofano motore, dotato di gancio per la chiusura automatica, presentava solo 5 nervature. Venne così abbandonato il caratteristico disegno della prima serie.
Nuova anche la calandra in lega leggera a 5 listelli di dimensioni ridotte e con il logo della casa integrato.

Sulla fiancata, sotto il cofano motore comparvero nuove prese d'aria scavate in sostituzione delle precedenti griglie piatte.
Lo stesso anno si introdussero due nuovi colori per la carrozzeria, il giallo Panama (AC 307) e il verde mare (AC 511) che si aggiunsero al blu già previsto nel passato.
Dal punto di vista tecnico, nel 1961, venne rimosso dal listino la 2 cavalli con motore da 375 cc.

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Si poteva ascoltare la musica: con il model Year '60 su richiesta era disponibile l'autoradio estraibile a transistor della Continental Edison, un accessorio raro da reperire.


1961 - 1962: Tanti colori per la capotte della Citroën 2 Cavalli

Tra il 1961 e 1962 Citroën ampliò la gamma colori della carrozzeria che arrivò a contare sul giallo Panama, blu Glacier, verde Embrun e rosso Pavot.
In quel periodo erano disponibili anche 4 colori per gli interni (rosso, marrone, verde, blu) e 5 colori per la capotte: marrone, rosso, blue, verde e grigio rosato.

Nel settembre 1962 apparve un nuovo cruscotto con contachilometri centrale di forma trapezoidale, indicatore del carburante elettrico, comando di sbrinamento e tergicristalli elettrici. La forma del nuovo cruscotto è visibile nella foto centrale della seguente brochure in italiano della Citroën 2 cavalli di fine 1963.

1963: La Citroën 2CV AZAM

Presentata al salone dell'auto di Ginevra di marzo 1963, la AZAM dove "AM" indicava Améliorée, era la versione "lusso" della AZA (precedentemente conosciuta come AZ).

La vettura si differenziava principalmente per i paraurti a "banana" all'anteriore e per le barre sagomate al posteriore, per le cornici in acciaio inox attorno ai finestrini, e per i copriruota di dimensioni ridotte. Differenti anche le maniglie di apertura realizzate in zama e dalla forma massiccia a mezzaluna.

Gli interni della Citroën 2CV AZAM prevedevano il nuovo cruscotto con tachimetro trapezoidale, con comandi indicatori di direzione ubicati sul piantone dello sterzo e un nuovo moderno volante "Quillery" in bachelite di colore grigio. Completavano l'allestimento l'aletta parasole con specchio sul lato passeggero e sedili migliorati dal punto di vista del comfort.

La AZAM del 1963 fu offerta con i nuovi colori grigio rosato, blu Montecarlo e per un breve periodo in beige delle Indie occidentali AC 309, successivamente sostituito dal grigio tifone.

Scheda tecnica 2CV AZAM
Motore bicilindrico boxer da 425 cc
Carburatore SOLEX 28 CBI
Potenza massima 18 CV a 5000 giri
Velocità massima 95 km/h

Dai primi del 1964 furono modificati i sedili anteriori per consentire il montaggio delle cinture di sicurezza di tipo addominale, mentre da marzo i fanali posteriori includevano luce di posizione, luce di stop e luce targa.

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A dicembre 1964 l'addio alle portiere controvento su tutte le 2 cavalli benché alcuni esemplari destinati ad altri mercati erano già stati modificati per soddisfare le nuove normative.

1965: il 3° finestrino laterale e la nuova griglia senza double chevron

A fine 1965 l'aspetto della Citroën "2 cavalli" cambiò ancora una volta.
La grande novità fu l'introduzione del terzo finestrino laterale su tutti i modelli.
All'anteriore la piccola berlina francese montava una nuova calandra a tre listelli priva del logo, che con l'occasione fu applicato sul cofano motore.

I paraurti presentavano un profilo in plastica nera, mentre la vettura poteva contare sul riscaldamento (opzionale) e ammortizzatori idraulici.
Con l'occasione si introdussero due nuovi colori, il grigio Etna e il blu Nebbia.

Nel 1967 la versione di lusso AZAM uscì dal listino e nell'aprile dello stesso anno apparve la AZAM Export che rimase in vendita solo fino a settembre.
Esternamente comparvero gli indicatori di direzione rettangolari incassati nei parafanghi anteriori e l'inserto dei paraurti in plastica grigio rosato con profilo arrotondato.

Gli interni della Export presentavano un nuovo cruscotto nero con il tachimetro della AMI 6.

1970: la 2CV4 e 2CV6 con i fanalini ausiliari anteriori rotondi

Nel maggio del 1970 la 2 Cavalli era disponibile con due motorizzazioni: la 2CV4 con motore da 435 cc e la 2CV6 con l'inedito bicilindrico da 602 cc.

Scheda tecnica Citroën 2CV4 Citroën 2CV6
Cilindrata 435 cm3 602 cm3
Potenza massima 24 CV DIN a 5750 rpm
(26CV SAE)
26 CV DIN a 5750 rpm *
(33CV SAE)
Carburatore Solex 34 (varie versioni) Solex 34 (varie versioni)
Peso a vuoto 560 kg 575 kg

* Dal 1978 con il carburatore doppio corpo la potenza arrivò a 29 CV.

Esteticamente la vettura del 1970 si distingueva per l'adozione degli indicatori di direzione anteriori rotondi posti sui parafanghi e dei fanali posteriori trapezoidali rossi con frecce di direzione incorporate.

Gli interni includevano le modifiche già viste in precedenza ossia nuovo cruscotto nero con tachimetro grande, volante in bachelite e blocchetto della chiave di accensione sul piantone dello sterzo.

Nel mese di aprile del 1970, furono montate di serie le cinture di sicurezza a due punti di tipo addominale per la panca anteriore, mentre dal 1972 la Citroën 2 cavalli montò cinture di sicurezza a 3 punti. Verso la fine dello stesso anno, furono aggiunti punti di ancoraggio per fissare le cinture di sicurezza ai sedili posteriori.

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Con la 2CV4 e 2CV6 arrivarono i nuovi fanalini ausiliari anteriori rotondi e sparirono quelli posteriori in alto sul montante C.

Nel settembre del 1971 lo specchietto retrovisore lato conducente fu incluso di serie e rimase fedele nella forma fino alla conclusione della produzione della vettura.

Le modifiche del 1973 e il tessuto Jersey Mosaïque Vert

Verso la fine del 1973 apparve un nuovo volante mono razza in gomma in sostituzione del due razze in bachilite. Il nuovo volante, ritratto nella successiva foto, era disponibile esclusivamente sulla 2CV6.

Lo stesso anno fu introdotto uno dei rivestimenti più belli della lunga carriera della Citroën 2 cavalli, il bellissimo tessuto arlecchino chiamato Jersey Mosaïque Vert abbinato al colore di carrozzeria verde Palmeraie.

Gli interni comprendevano un posacenere montato sul cruscotto, mentre all'esterno, sul portellone posteriore del baule, si aggiunsero due nuovi loghi in metallo con la scritta "2CV4" o "2CV6", a seconda del modello.

1974 (MY 75) I fanali rettangolari e la nuova griglia

Nel settembre del 1974, la Citroën 2 Cavalli subì una piccola rivoluzione estetica.
Per la prima volta i fari rotondi furono sostituiti da fanali rettangolari.
Inoltre, una nuova moderna griglia anteriore, composta da quattro listelli in plastica decorati con un bordo cromato, riportò nuovamente l'emblema Citroën al centro.

Gli interni si arricchirono di elementi in plastica sulle portiere che fungevano da maniglia interna, oltre al pulsante per tergicristalli e luci di emergenza. L'avviamento della vettura avveniva tramite la chiave di accensione, mentre la capote si apriva tramite due ganci.

Nonostante la stampa automobilistica e l'opinione pubblica avanzassero non poche critiche al nuovo frontale con fanali rettangolari, la 2 cavalli continuava a ottenere ottimi risultati di vendita.

Citroën 2CV Special, il modello economico dal 1975 al 1979

Introdotta verso la fine del 1975, la 2CV Special era l'allestimento base realizzato su 2CV4.

Gli interni presentavano un cruscotto semplificato di colore nero, una sola aletta parasole lato guidatore e privi di posacenere.
I sedili decisamente basici erano composti da due panche rivestite in vinile "Targa brown".
La Special presentava una griglia anteriore grigia con logo cromato, un paraurti posteriore di dimensioni ridotte ed erano assenti i listelli in alluminio sotto le porte.

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Gli esemplari di 2CV Special pre 1978 sono riconoscibili per la carrozzeria Giallo Cedro e per l'assenza del terzo finestrino.

Nella prima parte del 1979, in seguito all'abbandono della 2CV4, la Special fu equipaggiata con il motore 602 cc da 29 cavalli e frizione centrifuga.
La nuova versione identificata come 2CV6 Special, disponeva del terzo finestrino e sedili anteriori separati rivestiti in tessuto.

Nel 1976 la prima serie limitata: la Citroën 2CV "Spot"

La Spot fu la prima serie limitata nella storia della 2 cavalli.

Costruita in soli 1.800 esemplari (fonte Stellantis), la vettura si basava sul modello 2CV4 ed era il risultato del lavoro di Micheline e Serge Gevin.
La "Spot" si caratterizzava per la livrea bianca e arancione "Orange Ténéré" e sulle strisce verniciate con il logo Spot su ogni fiancata.
Gli interni della Citroën 2CV Spot presentavano sedili arancioni e le portiere e la capote a strisce bianche e arancioni.

Secondo quanto riportato da Stellantis, il nome della vettura fu scelto a seguito dell'impossibilità di utilizzare la prima scelta "Transat" a causa di una registrazione già esistente in Francia. Si scelse 'Spot', che involontariamente richiamava anche l'abbreviazione 'Special Orange Ténéré'.

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A partire da luglio 1977 le cinture di sicurezza anteriori divennero retrattili.

La Citroën 2CV6 Spécial del 1979

In vendita dal 1979 fino all'ultimo giorno, la 2CV6 Special rappresentava la versione di base. Montava il motore da 602 cc con potenza di 29 cavalli (DIN), accompagnato da un serbatoio da 25 litri anziché 20.

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La 2CV6 Special disponeva del terzo finestrino e conservava la stessa impostazione orientata alla economicità.

Gli interni erano estremamente spartani.
La plancia pressoché identica alla precedente "Special" era riconoscibile per il tachimetro di piccole dimensioni, privo di amperometro e a forma di trapezio.
Il volante, sempre a due razze, presentava un coprimozzo differente, mentre non erano previste le plastiche che abbellivano le portiere, così come erano assenti il posacenere e l'aletta parasole lato passeggero.

Durante la sua produzione, la 2CV6 Special come per altro tutti gli altri modelli, ha subito diversi piccoli aggiornamenti.
Ad esempio, nel 1981 sono stati introdotti i freni a disco anteriori e sul tirante dell'aria fu incorporata una spia rossa.
Nel 1985 furono apportate ulteriori modifiche, tra cui l'aggiunta della plastica nera sugli indicatori di direzione e sulla base del fanale posteriore in plastica nera. Nel 1987, la Special adottò paraurti posteriori di dimensioni maggiorate, gli stessi utilizzati sulla 2CV6 Club.

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Nel luglio del 1981, fu introdotta la 2CV6 Special E con frizione centrifuga di serie. Uscì di produzione nel luglio del 1983.

1979:  La 2CV6 diventa la 2CV6 Club

A Luglio del 1979 i ritocchi alla gamma della "petite voiture" portano all'introduzione della 2CV6 Club, in sostituzione dell'allestimento 2CV6 e con finiture superiori rispetto alla 2CV6 Special.

La Club montava la capote e la carenatura dei fanali in tinta con la carrozzeria. L'apertura della capote dall'interno.

Inizialmente questa versione presentava un logo adesivo sulla portiera del bagagliaio posteriore con identificativo del modello su due righe. Successivamente a partire dal 1982, il badge della Club fu allineato ai nuovi formati presenti su tutte le vetture Citroën e divenne in plastica nera con scritta 2CV6 Club su un'unica riga.

Scheda tecnica 2 Cavalli Club
Motore Bicilindrico boxer 602cc
Potenza massima (DIN) 29 CV a 5750 giri/min.
Velocità massima 115 km/h
Peso a vuoto 570 kg

La Club montò due calandre distinte, inizialmente nera con badge cromato al centro, successivamente grigia come sulla 2CV6 Special.

Gli interni mostravano finiture più curate, evidenziate nei profili in plastica sulle portiere e sulla plancia.
Il cruscotto in plastica nera presentava il quadrante in versione grande e simile a quella dell'Ami 6. Il volante era nero a razza singola, realizzato in schiuma e privo del doppio logo a chevron.

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La 2CV Club montava fanali rettangolari, negli ultimi anni di produzione rimase l'unica a montarli.

Nel 1980 arriva la Charleston

Nel 1980, Citroën introdusse la Charleston, un allestimento particolarmente riuscito che accompagnarà la berlina francese fino al termine della produzione. Per ulteriori dettagli, si consiglia il seguente approfondimento:

Citroën 2CV “Charleston”: scheda, caratteristiche e immagini
La storia, gli interni, la scheda tecnica e una galleria d’immagini della “2 Cavalli Charleston”, una delle versioni più amate e iconiche della rivoluzionaria berlina francese (1980 - 1990).
Articolo di approfondimento

La Citroën 2CV Dolly solo nel 1985 e 1986

Introdotta il 21 marzo 1985 e prodotta in tre serie limitate, questo bellissimo allestimento fu realizzato su base Citroën 2CV6 Special con alcune migliorie nell'equipaggiamento.

La prima serie limitata della 2CV Dolly fu prodotta in soli 3.000 esemplari di cui 1.500 per la Francia e 1.500 per l'export, Italia compresa.
La seconda serie, con nuovi colori, fu commercializzata tra settembre e ottobre dello stesso anno in un totale di 6000 esemplari.

tre immagini delle tre serie limitate: tutti i colori della Citroën 2CV Dolly
Tutti i colori della Citroën 2CV Dolly

La terza e ultima serie di marzo 1986, probabilmente la più bella, contava su tre splendide combinazioni di colori, tra cui spiccava il "blu notte / crema".

Nell'immagine precedente sono visibili le nove combinazioni di colori che si sono susseguite nel due anni di commercializzazione.

Tabella Colori Carrozzeria 2CV Dolly
1a serie limitata Grigio Cormoran / Rosso Vallelunga , Bianco Meije / Grigio Cormoran, Giallo Rialto / Grigio Cormoran.
2a serie limitata Verde Bambou / Bianco Meije, Rosso Delage / Giallo Rialto, Bianco Meije / Rosso Vallelunga.
2a serie limitata Night Blue / Giallo Rialto, Giallo Rialto / Rosso Delage, Bianco Meije / Rosso Vallelunga

N.B. il Giallo Rialto codice EAA più che un giallo è un crema beige.

Le 2CV Dolly disponevano di cerchi verniciati in bianco Meije con coprimozzi in acciaio inox di origine Dyane 6.
Gli indicatori di direzione anteriori e i supporti luci posteriori erano in plastica nera, mentre la cornice in plastica dello specchietto esterno era grigia.
Sotto il parabrezza e sul portellone posteriore erano presenti gli adesivi identificativi del modello.

Gli interni della 2CV Dolly contavano su sedili in tessuto grigio a rombi come quelli della Charleston, con la capote apribile dall'interno e due alette parasole.

Attualmente, la Dolly è uno degli allestimenti più ricercati, grazie alle sue combinazioni di colori e agli interni che, sebbene all'epoca fossero considerati spartani, oggi conservano un desiderabile fascino retrò.

Le altre serie limitate della Citroën 2 Cavalli anni '80

Negli anni ottanta, per sostenere le vendite e capitalizzare sulla sua ormai iconica reputazione, il produttore francese lanciò numerose edizioni speciali destinate a singoli mercati europei.

Citroën 2CV France 3, Transat e Beachcomber

Tra le più belle figurava la 2CV France 3 del 1983 che rendeva omaggio ai risultati ottenuti alla Coppa America da un equipaggio francese di cui Citroën era sponsor. Fu costruita in 2000 esemplari e presentava mascherina nera e livrea bianca con strisce blu su carrozzeria e capote.

Gli interni della 2CV France 3 si basavano sulla 2CV6 Special e comprendevano il volante in plastica a 2 razze, tachimetro piccolo, una sola aletta parasole lato guida e il posacenere.
I sedili anteriori erano separati in tela bianca con strisce orizzontali blu mentre i pannelli porta in blu, erano privi di qualsiasi genere di ornamento.

La Transat e la Beachcomber - Nel 1984 Citroën ripropose lo stesso allestimento ma questa volta privo del logo sul portellone che ritraeva la barca della regata.
La nuova serie limitata, anch'essa disponibile in soli 2000 esemplari, fu commercializzata anche in Europa con il nome Transat e in Inghilterra come Beachcomber. Entrambe le versioni differivano dalla serie limitata del 1983 per pochi dettagli.

La Citroën 2CV 007 e la 2CV Cocorico

Molto conosciuta anche la Cocorico del 1987, ultima serie limitata dedicata al mercato francese.
Presentava sulla fiancata i colori della bandiera francese sfumati, e fu pensata pensata per celebrare il mondiale di calcio del 1986 che vide la Francia fermarsi in semifinale. L'allestimento non riscosse un successo immediato.

La 007 in serie limitata venne lanciata nel 1981 per rendere omaggio alla "petite voiture" gialla utilizzata da Roger Moore e Carole Bouquet durante un inseguimento nel film "Solo per i tuoi occhi".
Fu prodotta in 500 unità con guida a destra e 500 con guida a sinistra per il mercato francese, con una consegna di un veicolo per ogni concessionario, ed era pensata esclusivamente a scopi promozionali.

La serie limitata 2CV Márcatelo del 1982

Nel 1982, la Spagna ospitò il Campionato del Mondo di calcio, e in questa circostanza, Citroën scelse di allestire la 2 Cavalli con una livrea a forma di scarpa.
Questa iniziativa riprendeva quanto già fatto nel 1976 con un'edizione a forma di scarpa da pallacanestro prodotta in soli due esemplari.

La serie limitata 2CV Márcatelo presentava una carrozzeria con i colori della Spagna.
Sul cofano erano disegnati i lacci delle scarpe, mentre al posteriore era presente un adeviso con il logo 2CV82 dedicato al modello e sulla sinistra del portellone il numero univoco dell'esemplare. In totale, ne sono state realizzate solamente 300.

Il termine della produzione nel 1990

La produzione della Citroën 2 cavalli cessò definitivamente in Francia il 29 febbraio 1988 e continuò unicamente nello stabilimento portoghese di Mangualde fino alla conclusione che avvenne il 27 luglio del 1990.

L'ultima vettura ad uscire dalla catena di montaggio fu una 2 Cavalli Charleston di colore grigio, chiudendo un'era durata 41 anni e 3,8 milioni di berline prodotte.

Riassunto tappe principali dell'evoluzione della Citroën 2CV

Anno
1948 Presentazione al Salone di Parigi di
1949 Inizio della produzione.
1953 Sulla griglia il nuovo stemma privo di ovale.
1954 Nuovo motore da 425 cc.
1955 Da gennaio indicatori di direzione ovali sul montante C e uno stop al posteriore.
1957 Portellone bagagliaio in metallo (2CV AZLP).
1960 Cofano a 5 nervature e nuova calandra, nuove prese d'aria scavate.
1961 Termine della produzione della 2 cavalli AZ con motore da 375 cc.
1961 Tra '61 e '62 cinque nuovi colori per la capote: marrone, rosso, blue, verde e grigio rosato.
1962 Un nuovo cruscotto con contachilometri centrale di forma trapezoidale da settembre.
1964 A dicembre addio alle portiere controvento su tutti gli esemplari.
1965 3° finestrino laterale e nuova griglia senza double chevron. I paraurti con un profilo in plastica nera.
1967 2CV AZAM Export con fanali ausiliari rettangolari.
1970 Nuovo motore da 602 cc, introduzione 2CV4 e 2CV6.
1970 Fanalini anteriori rotondi, rimosse le luci in alto sul montante C.
1972 Aprile, specchietto retrovisore del conducente di serie.
1973 2CV6 con nuovo volante mono razza in gomma al posto del due razze bachilite.
1974 Fari rettangolari e la nuova griglia a 4 listelli con stemma (fine anno).
1979 La 2CV6 Club sostituisce la 2CV6 come allestimento "accessoriato".
1980 Citroën 2CV Charleston serie limitata in 8.000 esemplari.
1981 Freni a disco all'anteriore.
1981 L'allestimento Charleston diventa per tutti.
1990 Termine della produzione della 2CV.

Fonti e bibliografia

  • Portale belga dedicato al modello.
  • Associazione dei club francesi.
  • Le foto della 2CV Márcatelo sono di un esemplare venduto da Bringatrailer.
  • Foto di copertina e del 1950 sono dell'heritage Citroën.

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