Datsun 240Z - storia e scheda della prima Nissan Z
La storia, i modelli, gli interni e la scheda tecnica della Fairlady Z, capostipite dell'iconica serie di auto sportive Nissan Z. Scopri l'evoluzione della vettura e le differenze tra i modelli Datsun 240Z, 260Z e 280Z.
La Nissan S30, conosciuta in Giappone come Nissan Fairlady Z e nel resto del mondo come Datsun 240Z, è stata la prima generazione della serie "Z", categoria che identifica le vetture sportive ad alte prestazioni del marchio giapponese.
Presentata al 16° Salone di Tokyo del 1969 e disponibile sul mercato interno a novembre dello stesso anno, fu commercializzata a partire dal 1970 negli Stati Uniti e da ottobre 1971 in Europa.
Ispirata ad altre vetture come la Jaguar E-Type, Porsche 911, Ferrari 275 GTB e soprattutto Toyota 2000 GT, la Datsun 240Z era inizialmente disponibile solo in versione 2 posti, a cui nel 1973 si affiancò una versione 2+2 collocata in diretta concorrenza con l'inglese MG MGB-GT.
La 240Z si confrontava a testa alta con molte rivali come ad esempio con la Opel GT per tipologia e prezzo, con le italiane Fiat 124 Coupé e Alfa Romeo 1750 GT Veloce per stile e prestazioni, e con la versione a 4 cilindri della Porsche 914.
Lo stile, la tecnica, il prezzo relativamente basso fissato a 3526 dollari e le prestazioni impressionanti per il segmento di appartenenza, ottennero un largo consenso da parte della stampa di settore e un immediato successo di vendite con conseguenti lunghe liste di attesa.
Benchè in Giappone fu commercializzata sempre sotto il nome Nissan Fairlady Z, nel mercato globale le evoluzioni del modello si chiamarono 260Z e 280Z. Nella tabella seguente sono riportati i periodi di produzione e gli indentificativi del modello
Modelli e identificativi | Periodo |
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Datsun 240Z (HS30 / HLS30) | 1969-1973 |
Datsun 260Z Coupé (RS30 / RLS30) | 1974-1978 |
Datsun 260Z 2+2 (GRS30 / GRLS30) | 1974-1978 |
Datsun 280Z Coupe (HLS30) - USA | 1975-1978 |
Datsun 280Z 2+2 (GHLS30) - USA | 1975-1978 |
La produzione della Nissan S30 in tutte le sue varianti terminò nella seconda parte del 1978 stabilendo un record di vendite senza precedenti per un'auto sportiva, con un totale di 550.000 unità vendute in tutto il mondo (80.000 unità vendute in Giappone).
Lo stesso anno il produttore introdusse l'erede del modello, la Nissan S130 (Datsun 280ZX).
La Datsun 240Z è stata d'ispirazione per la recente Nissan Z del 2022 che ne riprende moltissimi elementi estetici.
L'evoluzione del modello, la 260Z, la 280Z e le differenze
La Datsun 240Z è stata oggetto di piccoli affinamenti non classificati del produttore sotto serie distinte. Tuttavia è convenzione suddividere i modelli tra prima serie (1969 - metà 1971) e seconda serie (dal 1971).
Pressochè introvabili nel vecchio continente, gli esemplari di "prima serie" sono riconoscibili per la presenza di due griglie di ventilazione sotto il lunotto posteriore e per la presenza del badge cromato "240Z" posto sul montante C.
Nella seconda serie le due prese d'aria furono nascoste sui montanti posteriori dietro al nuovo stemma circolare raffigurante la lettera Z. La modifica si rese necessaria per impedire ai gas di scarico di entrare nell'abitacolo procedendo a bassa velocità.
Lo stemma originario e le due prese d'aria orizzontali sono visibili nella foto centrale e in quella di destra del seguente riquadro.
Oltre a queste modifiche, tra il 1971 ed il 1972 si introdussero dei nuovi colori per la carrozzeria e si sostituì la serpentina dello sbrinamento del lunotto con una versione orizzontale. Sempre nel '72 i nuovi copriruota a goccia presero il posto di quelli originari che riportavano una "D" (foto a destra nel riquadro precedente) e gli indicatori di direzione anteriori vennero ricollocati sopra i paraurti al lato della griglia (data indicativa, riferimento mercato europeo).
Le differenze tra versione americana ed europea
Le vetture destinate al mercato statunitense, in cui le leggi in materia ambientale e di sicurezza erano molto stringenti, non seguirono la stessa evoluzione del modello europeo e Fairlady Z giapponese.
In linea di principio per distinguere il paese di origine si possono osservare alcuni piccoli dettagli esterni e interni come ad esempio:
- Versione americana: marker laterali posteriori illuminati, fanali posteriori rossi come da consuetudine del periodo, cambio manuale a 4 marce.
- Versione europea: assenza marker posteriori, fanali posteriori con porzione arancione, cambio manuale a 5 marce. Presenza di serie dello spoiler posteriore e anteriore.
Per alcuni mercati, come quello Australiano, erano assenti gli indicatori di direzione anteriori laterali. I modelli destinati al Regno Unito avevano la guida a destra, proprio come le Nissan Fairlady giapponesi.
La Datsun 260Z e la 2+2
Presentata al salone di Tokyo di fine Ottobre 1973, la Datsun 260Z era la diretta evoluzione della 240Z.
Dal punto di vista estetico non si trattò di un restyling radicale della vettura, piuttosto un'evoluzione tecnica. La 260Z era infatti equipaggiata con il nuovo motore "L26" da 2.6 litri, e la barra antirollio posteriore che insieme alla riprogettazione delle guide del telaio garantiva una maggiore rigidità strutturale.
Gli interni della sportiva giapponese presentavano piccoli interventi di restyling nella parte centrale della plancia che risultava più integrata al cruscotto e con comandi migliorati nell'ergonomia. Il disegno del rivestimento delle portiere fu riprogettato e riconoscibile dal bracciolo e della maniglia di chiusura integrati in un unico elemento.
All'esterno i fanali posteriori erano leggermente differenti, presentavano nuove cornici e luci di retromarcia esterne al fanale stesso. L'illuminazione della targa fu spostata in alto.
I primi modelli destinati al mercato americano montavano paraurti conformi alle normative federali in tema di sicurezza, ossia leggermente allontanati dalla carrozzeria e con protezioni in gomma. In seguito divennero ancora più ingombranti.
Al Salone di Tokyo di fine Ottobre del 1973, Nissan presentò la seconda novità: la Datsun 260Z 2+2
Come il nome lascia intendere, si trattava della variante a "quattro" posti della sportiva giapponese con passo allungato di 300 mm. Il modello si presentava esteticamente molto simile alla versione originale, si distingueva principalmente per i finestrini posteriori apribili a compasso più ampi e con forma squadrata nella parte bassa. La differenza è visibile nell'immagine di destra nel precedente riquadro dove la vettura ocra è una 2+2.
Gli interni erano pressochè identici a quelli della versione d'origine: oltre all'ovvia presenza dei sedili posteriori, si utilizzò il materiale di rivestimento in moquette per il tunnel di trasmissione in sostituzione del vinile trapuntato utilizzato sulla due posti.
La Datsun 280Z solo in America
A partire dal marzo 1975 e solo per il mercato americano, Nissan introdusse la 280Z con il motore L28 da 2,8 litri con potenza nominale di 168 CV e iniezione elettronica L-Jetronic di Bosch.
Negli altri mercati d'esportazione, dove le normative sulle emissioni non erano così rigide, la 260Z rimase fino al termine della produzione della Nissan S30. L'elemento di distinzione della 280Z erano i paraurti massicci che durante la produzione cambiarono due volte al fine di mantenere la vettura conforme alle normative federali americane.
Gli interni della Datsun 240Z
Gli interni si presentavano con uno stile ispirato alle vetture americane anni '70 interpretato con occhi giapponesi.
La plancia, riconoscibile per la forma sporgente della zona centrale, era dominata dal volante a tre razze in legno e dal quadro strumenti con illuminazione dimmerabile dall'aspetto sportivo e decisamente ricco.
I due elementi circolari davanti al guidatore informavano su velocità e giri motore, mentre i 3 elementi posti al cento includevano il termometro dell'acqua, il manometro dell'olio, l'amperometro, l'indicatore del livello benzina e l'orologio. Questi 3 elementi circolari decisamente caratterizzanti verranno riproposti nelle serie successive incluso nell'attuale Nissan Z del 2022.
Una curiosità: secondo i rilevamenti di una rivista dell'epoca, il contachilometri sbagliava di soli 1-2km/h, un risultato eccellente.
Il rivestimento dei sedili, delle portiere e del tunnel centrale erano disponibili in 5 differenti colori. I sedili anteriori erano totalmente regolabili e con poggiatesta integrato.
La vettura non era di certo spartana, il baule era rivestito in moquette e le torri delle sospensioni in vinile traforato così come anche la parte bassa del tunnel. L'ampia capacità di carico consentiva un viaggio in coppia senza rinunce e le due cinture longitudinali aiutavano a tenere fermi i bagagli.
Colori Interni | Abbinamento colori carrozzeria |
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Bianco | Blue Metallic, New Sight Orange, Rosso Persimmon |
Rosso | Silver Metallic, Bianco Kilimangiaro |
Blu | Blue, Bianco Kilimangiaro |
Marrone | Racing Green, Green Metallic, Brown Metallic |
Nero | con tutti i colori di carrozzeria |
La Datsun 240Z era una vettura piuttosto accessoriata con pochi optional a listino tra cui i finestrini oscurati e il cambio automatico. L'aria condizionata era disponibile su richiesta ma veniva installata direttamente dal dealer. Tutti gli esemplari disponevano di antenna elettrica e spia criticità ai freni.
I successivi modelli derivati 260Z e 280Z non cambiarono particolarmente l'impostazione degli interni della vettura. Oltre a quanto già scritto a riguardo della plancia, delle portiere e del volante, l'allestimento della 2+2 comprendeva il posacenere posteriore, la maniglia di appiglio in alto sopra il finestrino posteriore aprible, l'appendiabiti, il riscaldamento a 3 velocità e la radio AM.
La scheda tecnica della Datsun 240Z
Le caratteristiche tecniche della 240Z erano avanzate per il suo segmento e simili a quelle offerte su vetture di gamma superiore quali Jaguar E-type e Porsche 911 "urmodell".
La sportiva giapponese a marchio Datsun presentava infatti la classica impostazione da gran turismo con trazione posteriore e motore anteriore longitudinale che nel caso della Datsun 240Z era quasi interamente dietro l'asse.
La struttura era di tipo monoscocca leggera con distribuzione del peso pressochè 50-50.
Le sospensioni erano indipendenti su entrambi gli assi. All'anteriore di tipo MacPherson derivate dalla Nissan Laurel C30 e al posteriore di tipo "Chapman".
L'impianto frenante contava su un impianto idraulico a doppio circuito con freni a disco sull'asse anteriore e a tamburo al posteriore.
Queste caratteristiche tecniche che sulla carta risultavano molto interessanti, trovarono conferme nell'opinione della stampa di settore che ne esaltò fin da subito le qualità dinamiche della vettura.
Per la 240Z destinata al mercato estero, Nissan scelse il motore "L24" 6 cilindri in linea da 2,4 litri e 152 cv abbinato a due carburatori Hitachi HJG46W a tiraggio laterale in stile SU HS6.
Il motore L24 rimase l'unica opzione durante l'intera produzione della 240Z e fu sostituito solo con l'avvento della Datsun 260Z e del 2,6 litri da 162 CV.
Per questioni fiscali gli esemplari destinati al mercato interno (Fairlady Z) furono equipaggiati esclusivamente dal due litri a sei cilindri in linea da 130 CV (L20) o 160 CV (LS20 a doppia camma utilizzato nella Z432).
La trasmissione era manuale a quattro velocità per la versione americana e a cinque velocità per quella europea.
A partire dal 1971 era disponibile su richiesta il cambio automatico a tre velocità. Questi ultimi esemplari erano identificabili esternamente per il badge "Nissan full automatic".
Caratteristiche tecniche Datsun 240Z del 1971 | |
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Motore | 6 Cilindri in linea 2393cc |
Alesaggio x Corsa | 83.0 x 73.3 |
Rapporto di compressione | 9.0:1 |
Alimentazione | 2 carburatori Hitachi HJG46W |
Potenza | 152 cv a 6000 rpm |
Coppia | 201 Nm a 4400 rpm |
Freni | A doppio circuito idraulico: - anteriori a disco 10.7 in. (271mm) - posteriori a tamburo 9.0 x 16 |
Serbatoio | 60 litri |
Pneumatici | 175 SR-14 |
Dimensioni e Peso | |
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Distribuzione del peso | 51% - 49% |
Peso | 1040 kg |
Lunghezza | 4136 mm |
Larghezza | 1670 mm |
Altezza | 1283 mm |
Passo | 2305 mm |
Le prestazioni
La tabella seguente si riferisce alla Datsun 240Z per il mercato estero.
Risultati | |
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Velocità massima | 200 km/h |
400 metri | 17,1 sec. |
0 - 100 km/h | 9 sec. |
0 - 160 km/h | 27 sec. |
Approfondimenti
- Datsun 240z & 260z a Brooklands Road Test Portfolio: libro raccolta di prove su strada e di confronto, con dati tecnici, impressioni di guida, test a lungo termine, e consigli per l'acquisto di questa storica sportiva giapponese.
- The Datsun 240Z, 260Z & 280Z: libro che affronta l'intera storia del modello a marchio Datsun servendosi di foto d'epoca e materiale pubblicitario.
- Repair Manual di Haynes: l'immancabile manuale di riparazione di Haynes focalizzato su tutti i modelli di Nissan S30.
In copertina un esemplare con cerchi Rota RB Wheels, foto di RMSotheby's.
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