Porsche 911 prima serie "Urmodell": i modelli e la scheda tecnica

I dettagli della prima Porsche 911 della storia. Le versioni, gli interni, la scheda tecnica e l'evoluzione di tutti i modelli di 911 degli anni '60 e '70

Porsche 911 prima serie "Urmodell": i modelli e la scheda tecnica

Urmodell ovvero "modello originale", così si identificava la prima serie della Porsche 911, capostipite di una famiglia di vetture che tutt'ora è sinonimo del marchio tedesco nell'immaginario di collezionisti e appassionati.

La storia della 911 in veste pressochè definitiva inizia nel gennaio del 1963 con i primi riferimenti nei documenti Porsche riconducibili ad un prototipo di quella che sarà la sostituta della Porsche 356 e che accompagnerà la produzione della 911 prima serie fino a metà 1973.

L'evoluzione del modello, i Model Year e l'anno di produzione - La prima serie è stata oggetto di continue evoluzioni con un ininterrotto susseguirsi di nuovi allestimenti e varianti proposte, per lo più, con cadenza annuale (model year o MY).

Il model year, il più delle volte, non coincideva con l'anno di produzione e la commercializzazione e in alcuni casi le consegne avvenivano in momenti diversi, in relazione al mercato di vendita.
Questi aspetti hanno creato una certa confusione per cui in questa pagina si è scelto di descrivere i "model year" tralasciando le date di inizio produzione e/o vendita.
L'articolo è suddiviso nelle seguenti sezioni in cui si classificano gli elementi distintivi, gli interni e la scheda tecnica dei singoli modelli:

  • 1964 - la prima Porsche 911
  • 1967 - la prima Porsche 911 Targa 2.0 e la 911 S 2.0
  • MY 1968 - la Porsche 911 T e la Porsche 911 L
  • MY 1969 - la 911 a passo lungo (LWB)
  • MY 1970 - Introduzione motore da 2.2 Litri
  • MY 1972 - Introduzione motore 2.4 Litri
  • MY 1973 - Gli ultimi cambiamenti estetici e la 911 Targa RHD
  • Tabella di riepilogo
  • Bibliografia e link utili

 

1964 - La prima Porsche 911

A circa un anno dalla presentazione del prototipo 901 al salone di Francoforte del 1963, la nuova sportiva di Porsche diventò realtà, aprendo un ciclo e uno stile iconico ripreso ancora oggi nei modelli attuali.

I primi esemplari lasciarono la catena di montaggio nel settembre del 1964, mentre a partire dall'anno successivo iniziò la produzione di vetture per il mercato inglese e i primi modelli furono esportati in America.
A fine 1964 si contavano già 232 esemplari prodotti, confermando il grande interesse dimostrato durante la presentazione ufficiale.

Vettura a trazione posteriore e motore posteriore a sbalzo, la 911 si affidava ad una struttura di tipo monoscocca realizzata con particolare attenzione verso il pianale, il tetto e altri elementi, tutti progettati per conferire la rigidità necessaria alla tipologia del veicolo.
L'auto presentava un grande squilibrio di peso dovuto sia alla posizione del motore che alla disposizione generale dell'auto pensata per premiare capacità di carico e spazio a bordo. Per ovviare ai derivanti problemi di sottosterzo, i tecnici Porsche dotarono l'anteriore della vettura di due zavorre da 22kg e di una barra anti rollio da 13mm. In seguito ai vari perfezionamenti che si sono susseguiti le zavorre furono eliminate a partire dalla versione a passo lungo "LWB" del MY '69.

La Porsche 911 era inizialmente equipaggiata dal 6 cilindri boxer da 1991 cc raffreddato ad aria e da 130 CV e 162 Nm di coppia capace di garantire prestazioni molto elevate in relazione al periodo storico. La vettura era in grado di raggiungere i 210 km/h e coprire lo 0-100 km/h in circa 9 secondi.
Questo motore con cilindrata da 2.0 litri fu offerto con differenti tagli di potenza fino al Model Year 1970 quando fu sostituito dal 2.2 litri.

Gli interni e i colori dei primi modelli

Gli interni dei primi esemplari erano indubbiamente curati e lussuosi, il cruscotto contava sull'impostazione a 5 elementi per il controllo del livello della benzina, livello e pressione dell'olio, tachimetro, contagiri e orologio elettronico.
La plancia era rifinita con un inserto in legno abbinato al volante con corona in legno e razze in acciaio nero. Il pavimento della vettura era totalmente rivestito da moquette di tipo "velluto nero".
La selleria era disponibile nei colori nero, beige, rosso e marrone con rivestimento in finta pelle o su richiesta in vera pelle.
Sempre su richiesta, i sedili in vinile presentavano la parte centrale in tessuto pied-de-poule con combinazione nero-rosso-bianco, bianco-nero o nero-marrone-bianco.

Nella tabella che segue sono riportati i colori standard che secondo diverse fonti erano disponibili al lancio:

Colori 1964
6401 Slate gray 6402 Ruby Red 6407 Signal Red
6406 Irish Green 6405 Champagne Yellow 6404 Light Ivory
6403 Sky Blue o Enamel Blue 6410 Dolphin Grey 6411 Togo Brown
6412 Bali Blue 6413 Black

In un documento ufficiale Porsche datato maggio 1965 e rimasto valido fino al 1967 la palette colori risulta differente e include i seguenti colori:
grigio ardesia (Slate Grey 6601), verde irlanda (Irish Green 6606), Polo Red (6602), Beige sabbia (6607), Blue gulf (6603), Agablau (6608), nero (6609), avorio (6604) e giallo Bahama (6605).
Nella sezione "Bibliografia e approfondimenti" in fondo all'articolo si trova il link con i riferimenti ufficiali che purtroppo non chiariscono del tutto il momento preciso in cui si è adottata la nuova palette cromatica.

Scheda tecnica Porsche 911 del 1964
Identificativo 901/01
Motore Boxer 6 cilindri da 1991cc
Alesaggio x corsa 80mm x 66mm
Rapporto di compressione 9,0:1
2x Solex 40P-I
Potenza massima 130 CV a 6200 giri/min.
Coppia massima 162 Nm a 4600 giri/min.
Cambio manuale 5 rapporti
Velocità massima 210 km/h
0-100 km/h 9,1 sec.
0-160 km/h 21,9 sec.
Km da fermo 29,9 sec.
Cerchi e pneumatici in acciaio 165 da 15 pollici / 4,5J
Peso 1080 kg a secco
fonte brochure 1964

 

1967 - la prima Porsche 911 Targa e la 911 S

Nel 1967 si introdussero tre importanti novità destinate a lasciare una traccia nella storia della 911 e che ancora oggi caratterizzano il modello attuale.

La principale novità fu senza dubbio l'introduzione della Porsche 911 Targa 2.0L, prima versione "scoperta" del modello il cui nome rende omaggio alla corsa Targa Florio.
Presentata al salone IAA di Francoforte del settembre 1965, la Targa entrò in produzione solo a partire da gennaio 1967 esclusivamente in versione "soft-window" con lunotto in plastica abassabile ancorato all'iconico rollbar in acciaio spazzolato. Le vetture con soft-window sono oggi piuttosto rare in quanto all'epoca fu spesso sostituito dal lunotto in vetro.
Al termine del primo anno di produzione si totalizzarono ben 718 esemplari prodotti.

I nuovi esemplari della 911 erano caratterizzati da alcuni elementi tra i quali nuovi profili di gomma sui rostri cromati dei paraurti (dove presenti) e l'adozione di nuovi badge al posteriore e sulla plancia.
Il badge "911" con un diverso stile non più in corsivo fu posizionato subito sotto la griglia del motore, mentre la scritta "Porsche" diventò ancora più generosa nelle dimensioni e composta da lettere separate. Entrambi gli elementi erano di colore oro.
All'interno della vettura si introdusse un inserto in alluminio spazzolato al posto della radica della plancia, mentre le portiere presentavano tasca porta documenti adornata da motivo a bande verticali inclinate e bracciolo di piccole dimensioni.

Tutte le 911 del periodo montavano tergicristalli a tre velocità, sbrinamento ad aria calda per i vetri posteriori, accendisigari, aletta parasole passeggero con specchietto, tasca porta documenti in entrambe le porte e sedili reclinabili.
La lista degli optional includeva il volante in legno, la radio, le cinture di sicurezza, i poggiatesta, i vetri oscurati, il tettuccio apribile elettrico, i fendinebbia, i cerchi Fuchs e il cambio a 5 marce.

La Porsche 911 S del 1967

L'allestimento 911 S (o "Super") fu la seconda importante novità introdotta nel 1967. Disponibile parallelamente alla versione standard, la Porsche 911 S era equipaggiata con lo stesso boxer 6 cilindri da 1911cc, ma potenziato fino a raggiungere la potenza di 160cv a 7200 giri.
Il motore fu sostanzialmente rivisto in diversi particolari tra cui l'ampiamento del diametro e fasatura delle valvole e l'adozione dei carburatori Weber 40 IDS 3C con venturi da 32mm.
La Porsche 911 S era disponibile sia in versione Coupé che Targa. Secondo alcune fonti nel 1967 furono assemblati 1823 esemplari "S" sui complessivi 6445, e soli 236 in versione Targa.

Scheda tecnica Porsche 911 S 1967
Motore Boxer 6 cilindri da 1991 cc, alesaggio-corsa 80x66mm, rapporto di compressione 9,8:1, carburatori Weber 40 IDS 3C, cambio a 5 marce
Peso 1030 kg (a secco)
Potenza massima 160 CV a 6600 giri/min.
Coppia massima 179 Nm a 5200 giri/min.
0-100 km/h 7,6 secs. (fonte non ufficiale)
Velocità massima 225 km/h

Gli interni della 911 S erano essenzialmente simili e contavano con il cruscotto antiriflesso con inserto centrale orizzontale in similpelle skai a motivi geometrici al posto dell'alluminio. Il quadro strumenti sempre a 5 elementi contava con ben sedici indicatori. La corona del volante era rivestita in pelle mentre il pavimento in "Velour".
L'allestimento comprendeva la trasmissione manuale a 5 rapporti, ruote radiali, freni a disco ventilati e una revisione delle sospensioni che includeva barre antirollio su entrambi gli assi e ammortizzatori Koni.
Figuravano di serie i fendinebbia, i cerchi Fuchs, gli inserti in gomma sui rostri anteriori e posteriori e altri dettagli minori.

La terza e ultima importante novità introdotta nel 1967 fu come anticipato l'introduzione degli amatissimi cerchi in lega Fuchs in misura 4.5J e raggio 15.

 

MY 1968 - La Porsche 911 T e Porsche 911 L

Con il Model Year 1968 il produttore tedesco deliberò due nuove versioni: la 911 L e la 911 T in sostituzione della Porsche 912.

La Porsche 911 T o "Touring", era la versione d'accesso al modello sia per quanto riguardava l'allestimento ereditato in toto dalla 912 che per il motore.
Quest'ultimo sviluppava inizialmente soli 110 cv ed era equipaggiato da differenti porte delle valvole e fasatura della camma, carburatori Weber 40 IDT e cambio manuale a quattro marce. Sulla vettura erano assenti le barre antirollio.
A partire dall'anno successivo si adottarono badge identificativi di colore argento anodizzato anzichè dorato dei modelli più potenti.

La Porsche 911 L o "Luxe" disponibile sia nella versione Coupé che Targa, fu essenzialmente introdotta come modello di punta per il mercato americano in quanto la 911 S non poteva essere commercializzata non essendo conforme alle normative sulle emissioni. Nel mercato europeo la L si collocava a metà strada tra la 911 T e la 911 S.
L'allestimento era essenzialmente simile a quello della S per quanto riguarda gli interni e in parte anche per la scheda tecnica.
Il motore da 130cv sempre di 2 litri "flat six" era dotato della pompa per l'iniezione d'aria secondaria (comunemente nota come iniezione d'aria), mentre l'impianto frenante contava su freni a disco ventilati.
La 911 L è facilmente riconoscibile per le piccole luci di posizione laterali o side markers non integrate nei fanali posteriori e nei gruppi ottici di posizione.

Tutti i modelli 1968 presentavano nuovi specchietti laterali di maggiore dimensione, tergicristalli neri e maniglie di apertura con sblocco apertura dal profilo più incassato.

Interni e colori carrozzeria MY 1968

All'interno il quadro strumenti presentava lettere bianche su fondo nero e ghiere non più cromate.
I sedili in pelle erano disponibili, su richiesta, con la parte centrale con impressione intrecciata nei colori rosso, marrone nero o beige, come pure il rivestimento in vinile con parte centrale in tinta.
Il pavimento era in tinta con la tappezzeria interna in "perlon spezial" per le 911 e in velluto per la 911 L.

Nella tabella seguente sono riportati i colori della carrozzeria come riportato nei documenti Porsche datati maggio 1967 e rimasti in vigore fino al 1969.

Colori carrozzeria
6805 Yellow Bahama
(giallo)
6806 Irish Green
(verde Irlanda)
6807 Sand
(beige sabbia)
6808 Burgundy red
(rosso Borgogna)
6809 Tangerine
(Arancio sangue)
6802 Polo red
(rosso polo)
6801 Slate grey
(grigio ardesia)
6803 Ossi blue
(blu ossi)
6804 light ivory
(avorio)

Scheda tecnica, motore e prestazioni del periodo 1968 - 1969

Sul piano tecnico si adottò un nuovo sistema frenante a doppio circuito maggiorato e sulla 911 S cerchi Fuchs con canale 5,5. Per il resto solo piccoli cambiamenti classificabili come minori o di sola componentistica.

911T MY68 911L MY68
Motore 6 cilindri boxer di 1991 cc 6 cilindri boxer di 1991 cc
Alesaggio x corsa 80 mm x 66 mm 80 mm x 66 mm
Compressione 8,6:1 9,0:1
Alimentazione 2 x triple throat carbs 2 x triple throat carbs
Potenza massima 110 CV a 5800 rpm 130 CV a 6100 rpm
Coppia massima 157 Nm a 4200 rpm 175 Nm a 4200 rpm
Velocità massima 200 km/h 210 km/h
Cambio 4 o 5 marce 5 marce
Cerchi e pneumatici come 911L
con cerchi in acciaio
5,5J x 15 in lega Fuchs
165 HR 15
Peso (coupé) 1080 kg circa 1080 kg circa



 

MY 1969 - La Porsche 911 a passo lungo (LWB)

Con il MY '69 si sostituì il modello a "passo corto" o "SWB" (Short Wheelbase), con quello definito a "passo lungo" o "LWB" (Long Wheelbase).

Le nuove 911 identificate internamente come "B-Program", erano caratterizzate dalla revisione delle geometrie delle sospensioni e degli ancoraggi, con il conseguente allungamento dell'interasse di circa 5,6 cm. Con queste modifiche i tecnici Porsche cercarono di migliorare la manovrabilità della vettura in parte criticata sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori.

911 T 911 E 911 S
Rapporto di compressione 8,6:1 9,1:1 9,9:1
Potenza massima 110 CV a 5800 giri 140 CV a 6500 giri 170 CV a 6800 giri
Coppia massima 157 Nm a 4200 giri 175 Nm a 4500 giri 182 Nm a 5500 giri
Velocita massima 200 km/h 215 km/h 225 km/h
Peso a secco 1020 kg 1020 kg 995 kg
fonte brochure MY69

I modelli Targa abbandonarono definitivamente il lunotto in plastica a favore del lunotto in vetro fisso.
Per ottemperare alle nuove normative americane in tema di sicurezza stradale, le 911 destinate al mercato statunitense montarono nuovi  fari anteriori racchiusi in una cornice cromata di maggiori dimensioni e side-markers integrati negli indicatori. Nello stesso periodo oltreoceano tornò a listino la 911 S.

Gli interni conservarono la stessa impostazione vista in precedenza con sedili in pelle o finta pelle nei colori nero, rosso, marrone o beige e con parte centrale in opzione ad impressione intrecciata.
In alternativa erano disponibili in velluto oppure con la parte centrale del cuscino e dello schienale in "pied de poule" nelle combinazioni nero-rosso-bianco, nero-bianco o nero-marrone-bianco.
Il rivestimento del pavimento era previsto in tinta con la tappezzeria in velluto sulle 911 E e 911 S, sulla 911 T in "perlon spezial" o su richiesta in velluto.

L'introduzione della Porsche 911 E

Sempre nel 1969 arrivò un nuovo allestimento da 140 cv denominato 911 E.
La lettera E (einspritzung, iniezione in tedesco) identificava il nuovo sistema di iniezione "Bosch/Porsche mechanical fuel injection system". Questa nuova versione sostituiva la 911 L e rappresentava l'ultimo allestimento introdotto con motore a 2.0 litri.
La 911 E come anche la 911 S disponevano di archi passaruota anteriori e posteriori leggermente più pronunciati per fare spazio ai nuovi cerchi Fuchs 6J da 15 pollici.


MY 1970 - Il nuovo motore da 2.2 Litri

La 911 model year 1970 fu la prima versione ad essere equipaggiata con il 6 cilindri boxer DOHC da 2195 cc frutto dell'evoluzione del motore utilizzato fin dai primi modelli.
Gli interventi sul motore non si fermarono ad un semplice aumento di cilindrata e di potenza. I tecnici Porsche, infatti, si concentrarono anche sulla riduzione del peso fondendo le parti in magnesio e utilizzando alberi a gomiti in acciaio forgiato, pistoni in alluminio forgiato e cilindri in Biral (alluminio incamiciato). Con questi interventi la 911 poteva contare su un alleggerimento complessivo di circa 60 kg.

Sul piano tecnico, gli esemplari MY '70 montavano impianto frenante a doppio circuito, mentre la 911 S disponeva di barre stabilizzatrici su entrambi gli assi. La 911 T anni '70 era dotata di trasmissione a 5 marce di serie o su richiesta il cambio automatico sportomatic.

Scheda tecnica Porsche 911 T - 911 E - 911 S MY 1970

911T 911E 911S
Cilindrata 2195cc 2195cc 2195cc
Alesaggio x Corsa 84mm x 66mm 84mm x 66mm 84mm x 66mm
Rapporto di Compressione 8,6:1 9,1:1 9,8:1
Alimentazione carburatore fuel injection fuel injection
Potenza massima 125 CV a 5800 155 CV a 6200 180 CV a 6500
Coppia massima 176 Nm a 4200 190 Nm a 4500 199 Nm a 5200
Velocità massima 205 km/h 220 km/h 230 km/h
0-100 km/h 10 sec. 8 sec. 7,2 sec.
Freni anteriori 282 mm, posteriori 290 mm anteriori 282 mm, posteriori 290 mm anteriori 282 mm, posteriori 290 mm
Cerchi e pneumatici 5,5 J da 15 in acciaio
165 HR 15
6J da 15 in lega Fuchs
185/70 VR15
come sulla 911E
Serbatoio (litri) 62 62 62
Consumi (l/100km) 9,0 9,5 10,2

A differenza di quanto previsto in precedenza, la 911 S condivideva gli stessi interni della 911 E ad esclusione dei sedili sportivi (fonte brochure).
I sedili standard erano disponibili in finta pelle oppure su richiesta in pelle nei colori nero, marrone o beige. Senza sovrapprezzo si potevano ordinare con la parte centrale in velluto o tessuto "pied de poule".
La tappezzeria era in Velour sulla 911 E e 911 S, in Perlon spezial sulla 911 T.

Nella seguente tabella sono elencati i colori della carrozzeria e di relativi codici identificativi secondo quanto riportato in un documento ufficiale datato ottobre 1969.

Colori 1970
Nero (1010 - 1010) Signal Yellow (7210 - 7272) Crystal Blue (7310 - 7373)
Sepia Brown (7410 - 7474) Oliva ( 3910 - 3939) Beige-Grey (7510 - 7575)
Avorio (4610 - 4646) White Grey (7610 - 7676) Leaf Green (7710 - 7777)
Signal Green (7810 - 7878) Light Red (7910 - 7979) Light Yellow (6210 - 6262)
Turchese (6410 - 6464) Verde Turchese (6510 - 6565) Glacier Blue (6610 - 6666)
Metallic Red (8110 - 8181) Metallic Blue (8410 - 8484) Metallic Green (8310 - 8383)
Silver Metallic (8010 - 8080)

 

 

MY 1972 - La 911 2.4 Litri

Un ulteriore evoluzione del motore fu introdotto con il model year 1972 dove diversi interventi tra cui un nuovo albero a gomiti e la relativa corsa aumentata fino a 70,4 mm portarono la cilindrata a 2341 cc.

Il nuovo propulsore garantiva sia un aumento di potenza che di coppia.
Nella tabella è riportata la scheda tecnica delle tre versioni equipaggiate con il 2,4 litri:

911T 911E 911S
Cilindrata 2341 cc 2341 cc 2341 cc
Alesaggio x Corsa 84mm x 70.4mm 84mm x 70.4mm 84mm x 70.4mm
Rapporto di Compressione 7.5:1 8.0:1 8.5:1
Alimentazione carburatore mecchanical fuel injection mecchanical fuel injection
Potenza massima (DIN) 130 CV a 5600 165 CV a 6200 190 CV a 6500
Coppia massima 225 Nm a 4000 236 Nm a 4500 245 Nm a 5200
Velocità massima 205 km/h 220 km/h 230 km/h
0-100 km/h 9,5 sec. 7,9 sec. 7,0 sec.
Cerchi e pneumatici 5,5 J x 15 in acciaio
165 HR 15
6J x 15 in lega Fuchs
185/70 VR15
come sulla 911E
Peso 1050 kg 1075 kg 1065 kg

I modelli 911 2,4L sono riconoscibili per la griglia del motore di colore nero e la presenza del badge "2.4" posto sulla destra della stessa.
La scritta Porsche e il logo del modello in oro presente su tutte le versioni fu sostituita da una finitura di colore scuro anodizzato.
Dal paraurti anteriore spariscono i rostri, mentre sulla S appare un piccolo "lip spoiler" frontale.

Colori carrozzeria Porsche 911 del 1972

Nella tabella sono riportati i colori standard presenti nel materiale ufficiale Porsche datato 1972. L'asterisco indica le tinte metallizzate.

Colori Carrozzeria
Silver metallic * Oliva Royal Purple (viola ametista)
Gemini metallic * Oxford blue (blu lago) Gulf blue (azzurro)
Metallic Blue * Glacier blue (azzurro cristallo) Albert blue (blu scuro)
Metallic green * Jade green (verde mare) Lime green (verde tiglio)
Gold metallic * Leaf green (verde oliva) Irish green
Grigio Oxford (beige grey) Marrone sepia Emerald green (verde chiaro)
Avorio Avorio chiaro Light yellow (giallo chiaro)
Signal orange (arancio sangue) Signal yellow (giallo) Rose red (rosso fragda)
Gulf orange (arancio) Tangerine (arancio sangue) Melanzana (aubergine)
Nero

Curiosità - Gli esemplari di questa serie erano provvisti di un piccolo sportellino posto sul lato destro, per un approfondimento si rimanda all'articolo specifico.

1971-72: la Porsche 911 e lo sportellino sul lato destro
Esiste un numero esiguo di esemplari di Porsche 911 “Urmodell” o “prima serie” con un peculiare sportellino sul lato destro. Di cosa si tratta?

 

 

1973 - Gli ultimi cambimenti estetici e la 911 Targa RHD

L'ultimo aggiornamento della 911 prima serie si distingue per alcuni dettagli come le due piccole griglie sotto i fanali anteriori di colore nero, l'assenza dello sportellino dell'olio sul lato destro e un diverso specchietto retrovisore di forma rettangolare.

Le versioni disponibili erano sempre 911 T, 911 E e 911 S con gli stessi tagli di potenza del precedente MY 1972.
La versione entry level della 911 T presentava paraurti con finitura in gomma, mentre sull'allestimento 911 E i paraurti e il sottoporta presentavano profili cromati con bordino in gomma, cerchi in lega di serie "cookie-cutter" e il front lip (spoiler).
Gli stessi elementi sui paraurti erano presenti anche sulla 911 S ma con con profilo gommato più evidente e con listelli sottoporta larghi.
Secondo alcune fonti attendibili la produzione iniziò già dagli ultimi mesi del 1972 mentre nei primi mesi del 1973 iniziò la commercializzazione della Targa con guida a destra.
Il Model Year 1973 fu l'ultimo offerto per la Porsche 911 prima serie "urmodell", già lo stesso anno il costruttore tedesco introdusse la "seconda serie" G-Modell.

 
 

Tabella di riepilogo eventi significativi

Nella tabella che segue sono elencate le tappe principali che hanno accompagnato l'evoluzione della Porsche 911 prima serie "urmodell".

Anno / MY Eventi significativi
1964 - Prima Porsche 911.
1967 - Introduzione Porsche 911 S.
- Introduzione Porsche 911 Targa soft-window.
- Cerchi in lega Fuchs.
- Nuovi badge al posteriore.
MY 1968 - Porsche 911 L per un solo anno.
- Porsche 911 T.
- Unico anno per le versioni americane con side-markers sulla carrozzeria.
- A Program: inizio classificazione model year con una lettera progressiva.
MY 1969 - Porsche 911 a passo lungo (LWB).
- Porsche 911 E.
- Listelli sotto porta larghi.
- Fari anteriori con cornice maggiorata nei modelli americani.
- Porsche 911 Targa con lunotto in vetro.
- Archi passaruota leggermente maggiorati su E e S.
MY 1970 - Introduzione motore 2,2L.
MY 1972 - Introduzione motore 2,4L.
- Loghi posteriore in colore nero anodizzato.
MY 1973 - Porsche 911 Carrera RS
- Specchietto retrovisore rettangolare sui modelli standard.
- Mascherina clacson sul frontale colore nero.
- Cerchi "cookie-cutter".
- Termine della produzione dei modelli prima serie (urmodell).

  • Porsche 911: Identification Guide di Philip Raby: Un buon libro che aiuta a districarsi tra i nomi e i modelli di tutta la produzione della 911. Documenta in modo chiaro e semplice i diversi modelli di Porsche 911 con descrizioni dettagliate, note sulle modifiche alle specifiche e indicazioni su come riconoscere ogni variante.
  • The Complete Book of Porsche 911: Every Model Since 1964 di Randy Leffingwell: un bel libro che ripercorre la storia e la tecnica della 911 contestualizzando i vari modelli prodotti al contesto storico, all'impegno sportivo e alle motivazioni alla base dello sviluppo del modello.
  • Link cartelle colori ufficiali Porsche.
  • Elenco numeri identificativi "Typ" o type number.
  • Ad eccezione del materiale ufficiale, le fotografie contenute in questo articolo sono di proprietà dalla casa d'aste RM Sotheby's.

TAGS:   Schede   Automobili Porsche d'epoca   Auto d'epoca anni '60   Auto classiche anni '70