Mazda MX-5 NA - Storia e caratteristiche della prima serie

La scheda della prima serie dell'iconica spider giapponese prodotta tra il 1989 e il 1997 e commercializzata in tre motorizzazioni.

Mazda MX-5 NA - Storia e caratteristiche della prima serie

La MX-5 NA o più comunemente Mazda Miata NA, è la prima serie della fortunata spider prodotta da Mazda negli stabilimenti giapponesi di Hiroshima e Hofu.

Presentata al pubblico in occasione del salone di Chicago nel febbraio 1989, ebbe un ampio successo di vendite superando negli otto anni di produzione la quota di oltre 400.000 esemplari prodotti (431.506).
Un risultato molto significativo se si pensa che la spider di Mazda nasce negli anni '90, in un periodo storico già poco florido per il genere.
La produzione terminò nel 1997 con l'introduzione del nuovo modello (NB).

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Se si contano le quattro serie prodotte dal 1989 ad oggi, la MX-5 è la spider più venduta al mondo grazie alla quota raggiunta nel 2016 di 1 milione di esemplari.

Eunos, MX-5 o Miata?
La vettura è conosciuta con tre differenti nomi in base alla zona di commercializzazione: MX-5 Miata in America, Eunos Roadster in Giappone (vero e proprio marchio dedicato) e MX-5 in Italia e nel resto del mondo.

L'origine del nome va ricercato nella consuetudine Mazda di adottare la sigla MX per i modelli sperimentali, seguito dal numero progressivo cronologico che in questo caso è 5. In Italia è consuetudine chiamarla indistintamente MX-5 o Miata.

Questa pagina rappresenta una scheda introduttiva al modello ed include diverse informazioni a riguardo delle seguenti tematiche:

  • Le origini e la storia.
  • Gli esterni e l'evoluzione del modello.
  • Gli interni e come sono stati aggiornati nel corso della produzione.
  • La scheda tecnica e le caratteristiche dei motori.
  • Bibliografia.

   

Le origini della MX-5 e l'approdo in Italia nel 1990

Il progetto affonda le radici nel 1979, come esaurientemente illustrato nel mini libro della casa giapponese "La storia dei 100 Anni di Mazda", di cui segue un estratto:

“Hall-san, quale sarebbe il prossimo tipo di auto che dovremmo realizzare?”
Fu questa domanda di Kenichi Yamamoto, allora capo della ricerca e sviluppo di Mazda, che nel 1979 ne segnò l’inizio, insieme ovviamente alla risposta: “Un’auto sportiva economica, una semplice roadster tipicamente all’inglese, moscerini in bocca e vento tra i capelli”.
Questa fondamentale risposta fu data da Bob Hall, un giornalista automobilistico americano che era cresciuto all’epoca dei classici roadster di Austin-Healey, Jaguar, Lotus, MG e Triumph. Negli anni ‘60, leggendari roadster come la Lotus Elan o la Triumph Spitfire avevano portato le emozioni della guida alle masse in quanto auto sportive a cielo aperto e dai prezzi accessibili.
All’inizio l’accoglienza da parte del dirigente fu tiepida. Bob Hall non si arrese così facilmente e consigliò al suo amico di guidare una roadster inglese, sperando che la cosa lo convincesse. Così Yamamoto prese una Triumph Spitfire e fece un giro sulle pittoresche strade attorno a Hakone. E ne fu rapito. Mazda aveva bisogno di una piccola e leggera auto sportiva: ne era certo.

Così nacque la MX-5 a cavallo tra la divisione americana che ne realizzerà le linee esterne e la sede centrale in Giappone che si occuperà della parte tecnica e dello stile degli interni.

La Mazda MX-5 approdò in Europa e in Italia solo nel 1990, con un anno di ritardo rispetto agli altri due mercati principali giapponese e statunitense.
Il prezzo di lancio superava di poco i 30 milioni di lire mentre nel 1994 con l'introduzione della 1.8 il listino partiva da cifre superiori a 37 milioni di lire.

Mazda MX-5 NA cruscotto piatto del 1990 - foto ufficiale
Mazda MX-5 del 1990 (prima serie) Esemplari Giapponesi - foto ufficiale

Oggi la MX-5 prima serie è molto ricercata e con quotazioni in crescita, soprattutto se ben conservata ed equipaggiata dal motore 1.8. Molto ricercati sono soprattutto gli esemplari nelle varie serie limitate.

Gli esterni e l'hardtop

In 3,95 metri per poco più di 1,2mt di altezza, la piccola giapponese è una spider alla vista compatta, bassa e dal disegno molto curato.
I suoi segni distintivi sono gli inconfondibili fari a scomparsa e le sue forme particolarmente morbide e sinuose per il periodo storico di appartenenza.

All'anteriore i paraurti sono totalmente in tinta, completamente integrati alla forma della carrozzeria ed includono luci anabbagliante ed indicatori di direzione di forma allungata.

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Una curiosità - Il gruppo ottico posteriore della MX-5 NA fu esposto al New York Museum of Modern Art (MoMA) come oggetto di design.

Anche il fascione posteriore è completamente in tinta e si integra perfettamente con le linee dell'auto inglobando due paraspruzzi laterali sagomati posti dietro le ruote posteriori ed un fendinebbia di forma rettangolare posto leggermente disallineato sul lato sinistro dell'auto.

La capote è nera in vinile con lunotto in plastica apribile, l'opzione lunotto in vetro verrà introdotta con la successiva MX-5 NB (seconda serie). In alcune serie speciali il colore poteva variare ad esempio beige o tan.

Particolare posteriore - Brochure ufficiale Mazda
Particolare posteriore - Brochure Mazda

Tra gli optional originali disponibili nella prima serie, figurava l'hardtop in tinta con la carrozzeria, un accessorio diventato di culto tra gli appassionati di questa iconica roadster. Oggi è altamente richiesto sul mercato, tanto da arrivare a costare anche più di 1000 euro.

Gli unici cambiamenti nel 1993 e nel 1997

Durante i nove anni di produzione gli esterni della Mazda MX 5 NA non subirono sconvolgimenti estetici rilevanti.

Con l'introduzione del model year 1993 si sostituì la decalcomania "Mazda" di colore argento (posta sulla sinistra del paraurti anteriore) con il badge cromato denominato eternal flame che riporta il logo della casa.
Cambiò leggermente anche il paraspruzzi situato dietro le ruote posteriori che diventò in un pezzo unico.

Un altro piccolo cambiamento avvenne nel 1997. In quell'anno si introdusse in alcuni mercati l'obbligo del terzo stop per le auto immatricolate a partire dal primo di gennaio. Compare quindi anche in Italia il terzo indicatore di frenata, già presente sulle versioni americane.

Per conoscere i colori originali della Miata, ti consiglio di consultare la seguente pagina:

Quali sono i colori della Mazda MX-5 NA prima serie? | infoClassiche
Nel 1990 la Mazda MX-5 NA era disponibile in quattro colorazioni: il “Classic Red” che diventerà il colore più diffuso ed iconico ...

 

Gli interni della Mazda MX-5 prima serie

Gli interni della Mazda MX-5 rispecchiano la vocazione sportiva dell'auto, essenziali ma ben rifiniti.
Gli accoppiamenti e la qualità generale dei materiali è considerata molto buona rapportata al suo periodo storico, mentre lo spazio a bordo non è particolarmente limitato come ad esempio nella sua ultima evoluzione ND.
La posizione di guida è piuttosto allungata e bassa esattamente come nelle auto sportive spider a cui si ispira.

I sedili sono sportivi, avvolgenti e possono essere rivestiti in pelle, in tessuto o tessuto alcantara in conformità all'allestimento, all'anno e all'appartenenza o meno ad una serie speciale.

Nelle prime versioni della Miata dotate del 1.6 da 115CV i poggiatesta sono fissi e integrati ai sedili. Successivamente con l'adozione del motore 1.8 prima (MY94) e poi con il 1.6 da 90CV, cambiarono nella forma divenendo ad essere separati, regolabili e privi dell'alloggio per le casse acustiche previste in altri mercati (dove non subiranno variazioni).

La MX-5 NA 1.8 presentava piccole migliorie negli interni, principalmente nelle portiere alle quali vennero aggiunte nuove tasche portaoggetti e differenti maniglie. In tutte le versioni si aggiunse l'apertura del vano bagagli dall'intero dell'abitacolo mediante una leva posta lateralmente a quella del tappo carburante. La leva fu posizionata all'interno del vano porta oggetti posto nel bracciolo centrale e protetta da serratura.

Immagine 3 - Interni Mazda MX 5 del 1990 e 1993 - 1997
Immagine 3 - Interni Mazda MX-5 nelle diverse varianti - Brochure ufficiale

Nel 1994 con il nuovo model year, ci fu un leggero cambiamento nella forma del cruscotto, che divenne più tondeggiante e moderno, come si può notare nell'area 3 dell'immagine precedente.
Gli esemplari pre restyling vengono comunemente chiamati "cruscotto piatto" e sono i più ricercati da estimatori e collezionisti (riquadro 1 immagine 3).

Gli allestimenti italiani prevedevano di serie i vetri elettrici azionabili dal tunnel centrale e la predisposizione dell'impianto audio. L'autoradio non era disponibile neanche su richiesta. All'appello mancavano altri due accessori: la chiusura centralizzata e la regolazione in altezza del volante.

Quali sono le differenze tra Mazda MX-5 NA Americana ed Italiana?
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Sempre in tema allestimenti, la versione con motore 1.8 prevedeva gli specchietti retrovisori regolabili elettricamente tramite un manettino posto sul tunnel centrale vicino al vano dell'autoradio. Sulla 1.6 la regolazione era manuale ma secondo diverse fonti dovrebbe comunque esserci la predisposizione elettrica anche se solo parziale in quanto gli specchietti variavano leggermente.

L'aria condizionata era un accessorio aftermarket installato direttamente dal concessionario. Nei modelli italiani è quasi sempre assente.

La Miata fu inizialmente commercializzata con volante a tre razze in plastica identificabile dal tappo bombato (immagine 3 - riquadro 1). Alcune serie speciali e gli esemplari 1.8 introdotti a partire dal 1994 furono equipaggiati di volante in pelle tre razze Momo in stile Montecarlo privo di airbag, piatto e personalizzato Mazda (immagine 3 - riquadro 2).
A prima vista non sembra particolarmente bello ma una volta rimosso il tappo centrale, acquista un carattere sportivo grazie al logo Momo e alle razze in materiale metallico.
Nel nostro mercato gli esemplari dotati di airbag venivano consegnati con il volante Momo a quattro razze in pelle come illustrato nel riquadro 3 dell’immagine 3.

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Una curiosità - la maniglia di apertura interna è identica a quella installata su alcune versione di Aston Martin DB7.

La MX-5 NA 1.8 cruscotto piatto

Decisamente rara è la Miata con motore 1.8 da 131CV e dotata di "cruscotto piatto". Il numero esiguo di esemplari venduti dovuto principalmente sia al periodo limitato di produzione sia alla struttura del nostro mercato che prediligeva le versioni da 1600cc, rendono la 1.8 cruscotto piatto molto difficile da reperire.

La Scheda Tecnica della Mazda MX-5 NA prima serie

Le opioni espresse dagli addetti ai lavori dopo le prime prove su strada si sintetizzavano così: "la MX-5 riassume il meglio delle aperte inglese del passato con la raffinatezza tecnica delle italiane degli anni settanta e la qualità delle automobili giapponesi".

Le scelte tecniche proposte da Mazda per la Miata non potrebbero dare sensazioni differenti. Lo schema progettuale è da classica auto sportiva con la trazione posteriore e il motore longitudinale centrale. Il baricentro è basso e il peso è contenuto dovuto tra le altre cose all'adozione del cofano in alluminio.
La distribuzione del peso è 50 - 50 grazie al collocamento del motore praticamente in posizione centrale e al serbatoio posto davanti all'asse posteriore. Il rapporto passo / carreggiata è perfetto: circa 1,6.

Le sospensioni su entrambi gli assali sono a quadrilateri deformabili con due barre stabilizzatrici e la carrozzeria è monoscocca in acciaio con trave longitudinale di irrigidimento.

Il cambio è un 5 marce con leva cortissima ad innesti precisi come da tradizione Mazda. Nelle versioni per il mercato giapponese e americano era previsto anche un 4 marce automatico.

La Mazda MX-5 fu inizialmente commercializzata con il motore aspirato di 1,6 litri identificato con la sigla B6ZE. Si tratta di un quattro cilindri bialbero con 4 valvole per cilindro derivato dal propulsore della 323 GTX capace di erogare la potenza massima di 115CV a 6500 giri/min e la coppia massima di 135 Nm a 5500giri/min. Non è un fulmine, ma con la massa limitata della vettura sa sicuramente far divertire.

Mazda Mx-5 NA: Grafico Coppia e Potenza - fonte: automobile-catalog.com
Mazda Mx-5 NA 1.8 1994: Grafico Coppia e Potenza - fonte: automobile-catalog.com

1994 - Mazda MX-5 NA 1.8 131 CV, la prima serie più potente

A partire dal 1994 si differenziò la gamma con l'introduzione del motore 1.8 da 131 CV, un 4 cilindri bialbero da 4 valvole per cilindro identificato con il codice motore BP-ZE è di derivazione Mazda 323 F GT capace di produrre la potenza di 131 CV a 6500 giri/min e la coppia di 152 Nm a 5.000 giri/min.

L'introduzione della versione con motore 1.8 portò cambiamenti anche alla dinamica di guida. L'auto fu oggetto di interventi atti ad aumentare la rigidità torsionale grazie all'adozione di una barra di irrigidimento posta dietro ai sedili sui montanti delle cinture di sicurezza e l'aggiunta di barre di rinforzo sia davanti che dietro.
Mazda perfezionò la taratura delle sospensioni che con questo nuovo motore erano capaci di mantenere le ottime caratteristiche dinamiche dell'auto migliorando il comfort di marcia. Il serbatoio passò da 45 a 48 litri.
Le MX-5 1.8 sono le uniche equipaggiate dal differenziale autobloccante Torsen.
L'impianto frenante della 1.8 contava su nuovi dischi rispettivamente di 255 mm all'anteriore e 251 mm al posteriore (20mm in più di prima), le barre laterali anti intrusione (inizialmente per le versioni giapponesi) e l'ABS introdotto come optional per la prima volta nel nostro mercato.

1995 - Introduzione della Mazda MX-5 NA 1.6 da 90CV

L'anno successivo l'ABS diventò di serie in concomitanza del lancio del nuovo motore 1,6 da 90 CV a 6000 rpm e coppia massima di 129 Nm a 4000 rpm.
Si trattava di una versione depotenziata del 1,6 da 115 CV che accompagnò il lancio della Miata.
Gli esemplari spinti da questo nuovo propulsore identificato con la sigla B6ZE non riceveranno gli aggiornamenti tecnici introdotti con il più potente 1,8.
Le Miata 90 CV sono sprovviste sia del Torsen che del differenziale autobloccante di tipo LSD disponibile sulla precedente 1,6.

Telaio e motore Mazda MX-5 NA e dimensioni (Fonte Ufficiale)
Telaio e motore Mazda MX-5 NA e dimensioni (Fonte Ufficiale)

Le prestazioni e i motori della Mazda MX-5 NA

Fonte Brochure Ufficiale

1.6 115cv 1.8 131cv 1.6 90cv
ID motore - modello B6ZE - NA6CE BP-ZE - NA8C B6ZE - NA6CE
Cilindrata 1597 cc 1840 cc 1598 cc
Rapporto di Compressione 9,4:1 9:0 9:0
Potenza Massima 115 CV a 6500 giri/min 131 CV a 6500 giri/min 90 CV 6000 giri/min
Coppia Massima 135 Nm a 5500 giri/min 152 Nm a 5000 giri/min 129 Nm 4000 giri/min
Velocità massima 185 km/h 197 km/h 175 km/h
0-100 km/h 8.7 sec 8.2 sec 10.6 sec
Consumo (misto) 9.6 l/100km 10 l/100km 9.4 l/100km

 

Riassunto Caratteristiche Tecniche

Descrizione
Motore Anteriore longitudinale, 4 cilindri, 16 Valvole
Sospensioni Anteriori e Posteriori Sospensioni a quadrilateri deformabili con barra stabilizzatrice, molla elicoidale e ammortizzatori pneumatici
Cambio Manuale a 5 marce
Freni Anteriori a disco autoventilati, posteriori a disco, servofreno a depressione, ABS su richiesta o su specifici allestimenti
Serbatoio 45 litri / 48 Litri >1994
Diametro di Sterzata 9,7 metri
Pneumatici 185/60 R14 - 195/50 R15
Dimensioni Lunghezza 3950, larghezza 1675, altezza 1230
Peso 950 kg - 1020 kg in ordine di marcia

Bibliografia e approfondimenti

  • Mazda MX-5: The Complete Story - Un ottimo libro di facile lettura che ripercorre la storia della Miata dai primi prototipi fino alla terza serie NC.
  • Mazda MX-5 Miata: Hayens Repair Manual - Il miglior manuale. In questa edizione dedicata alla MX-5 Haynes fornisce istruzioni dettagliate e complete per eseguire qualsiasi intervento, dalla manutenzione di base e risoluzione dei problemi a una revisione completa del motore.
  • Mazda Miata MX-5 Performance Portfolio - Questo è un libro di prove su strada e di confronto, con dati tecnici, impressioni di guida, test a lungo termine, corse e acquisto dell'usato.
  • A riguardo delle autoradio al seguente link c'è un interessante approfondimento sui dispositivi Mazda vendute in altri mercati.
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