Citroën SM: la berlina francese con motore Maserati

La storia e la scheda della Citroën SM, un'auto molto ricercata tra i collezionisti, grazie alle sua eccentricità e alla straordinaria combinazione del motore Maserati con l'eleganza delle linee isprate alla Citroën DS.

Citroën SM: la berlina francese con motore Maserati

La Citroën SM è stata un'elegante berlina a 2 porte di alta gamma frutto della collaborazione tra i marchi Citroën e Maserati.
Un'automobile incredibilmente innovativa sia dal punto di vista estetico che tecnico tanto da far sembrare le vetture dei primi anni '70 come appartenenti ad un'epoca passata.

La SM fece il suo debutto al termine della produzione della Citroën DS, ma non intendeva sostituirla. In realtà, l'obiettivo era quello di porla come la nuova ammiraglia del marchio, superando sia in termini di lusso che di prestazioni persino il modello di punta Pallas della DS.

Periodo Telaio - Motore N. esemplari
1970 - 1972 Serie SB - 2,7L 170 CV a carburatore 7808
1972 - 1975 Serie SC - 2,7L 178 CV a iniezione elettronica 3500
1973 - 1975 Serie SD - 3,0L 180 CV cambio automatico 1612

Lo sviluppo della vettura durò tre anni, dal 1967 al 1970.
Nel 1968, lo stile era già definito, ma il problema principale era disporre di un motore molto potente che in quel momento non era nelle disponibilità della produttore francese.

Fu così che la casa francese dal double chevron commissionò alla controllata Maserati, lo sviluppo di un propulsore adeguato.
La Maserati impiegò sei mesi per realizzare una unità conforme alle limitanti leggi fiscali francesi. Il progetto si orientò sul downsizing del suo V8, dando vita a un motore V6 da 2,7 litri.

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Citroën SM Maserati, le origini del nome risalgono al 1965 quando venne deliberato il concetto della vettura e si scelse la "S" per indicare "Sport o Special".
A seguito della decisione di utilizzare il motore Maserati, fu aggiunta l'iniziale del produttore italiano, dando così origine al nome "SM".

La SM fu annunciata per la prima volta al 40° Salone di Ginevra nel marzo 1970 e presentata in anteprima al Salone di Parigi dello stesso anno.

Prezzi elevati - L'ammiraglia di Citroën era molto cara, costava come una Mercedes Benz 280, più di una Jaguar E-type e praticamente come una Aston Martin V8.
In Italia il listino partiva inizialmente da 5.200.000 Lire, lievitando fino a 13.347.100 Lire durante l'ultimo anno di commercializzazione.

I numeri di produzione

La produzione iniziò negli ultimi mesi del 1970 per terminare a metà 1975 sotto la proprietà di Peugeot e la conseguente messa in liquidazione della Maserati. Nello stesso periodo debuttò la Citroën CX come sostituta della DS, lasciando un vuoto nella gamma del produttore transalpino.

Si contarono 12920 esemplari quasi tutti prodotti negli stabilimenti francesi del marchio, un numero di rilievo soprattutto in relazione alla tipologia di vettura e al costo d'acquisto elevato.
Il maggior numero di vetture furono prodotte nei primi 2 anni, mentre a partire dal 1974, circa 150 scocche si assemblarono nella fabbrica della Ligier.

Secondo alcune fonti nel maggio del 1975, a seguito della decisione di interrompere la produzione, alcuni esemplari ancora da completare furono rottamati.

Tra i mercati di esportazione più rilevanti, si distinsero quello americano e quello italiano, con circa 2.000 e 2.300 esemplari venduti rispettivamente.

Non è mai stata prevista una versione con guida a destra, alcune vetture furono convertite da società private inglesi.


Contenuto della pagina:

- La linea della vettura.
- Gli interni della Citroën SM.
- La scheda tecnica della Citroën SM.
- I colori della carrozzeria.
- La versione americana.
- Riassunto delle tappe principali nell'evoluzione del modello.
- Galleria immagini.

Una linea che non lascia indifferenti

Curata in galleria del vento, la linea della SM è priva di spigoli vivi o forme frastagliate, frutto di idee audaci e accorgimenti aerodinamici visibili su tutta la vettura come nella calandra o nei finestrini laterali curvi.

Il frontale presenta un insolito profilo vetrato che racchiude i sei fari allo iodio e la targa anteriore. I fanali sono orientabili ad azionamento idraulico autolivellanti, tre per lato, con anabbagliante all'estrema sinistra, abbagliante al centro, e per ultimo uno direzionale che segue i movimenti dati alla direzione del veicolo.

Anche la parte posteriore della vettura fu il frutto di scelte aerodinamiche che cercavano di facilitare il flusso d'aria e limitare le turbolenze.
Il risultato si concretizzò in un disegno che si discostava completamente dalle scelte stilistiche della parte anteriore, ma che incredibilmente si armonizzava grazie alla linea laterale estremamente fluida e pulita, nonchè dal disegno del montante C.

Secondo quanto dichiarato da Robert Opron, figura chiave nello sviluppo della vettura, il design della parte posteriore è stato tra i lavori più impegnativi del progetto.

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la firma sulla fiancata - il badge tra il finestrino posteriore e il lunotto recava inizialmente le sole lettere "SM".
Da settembre del 1971 fu sostituito da una nuova scritta Citroën SM.

Per i paraurti e per tutti gli elementri metallici esterni fu scelto l'acciaio inossidabile, mentre l'antenna elettrica era totalamente "annegata" nella carrozzeria sia per ridurre gli attriti che per scelta stilistica. Si alzava automaticamente non appena si accendeva la radio.

Nella limitata lista degli accessori disponibili su richiesta, figuravano i cerchi in resina RR prodotti dalla Michelin secondo un brevetto acquistato dalla NASA. Furono offerti come optional a partire dagli ultimi mesi del 1971 e garantivano un peso ridotto a 4,2 kg invece dei 9,4 kg del cerchio di serie in acciaio.

Gli interni della Citroën SM

Frutto del lavoro di un team molto veriegato di cui facevano parte Robert Opron, Jean Giret, Henry Dargent, Michel Harmand, Henri Lauve de Segur e Régis Gromik, l'abitacolo della SM è un concentrato di idee creative dove l'attenzione rivolta all'ergonomia e alla dotazione, era tale da renderla una vettura di vertice.

Gli interni della Citroën SM sono omologati per quattro persone e caratterizzati da rifiniture di altissima qualità, che traspirano anche dalla scelta dei materiali utilizzati per i rivestimenti in plastica della plancia, e per l'elegante finitura effetto metallo spazzolato bronzo dorato del cruscotto e della console centrale.

Il volante è ovale con una sola razza, di piccolo diametro e rivestito in gommapiuma. Il suo aspetto riprende la forma ovale dei quadranti degli strumenti, ed è regolabile in altezza e profondità, una funzionalità tutt'altro che comune per l'epoca.

Nel generoso tunnel centrale, tra i due sedili, trovano spazio i comandi degli alzacristalli elettrici, un posacenere con chiusura scorrevole dalla forma ancora oggi attuale, il freno a mano e l'autoradio. Quest'ultima è installata in una insolita posizione verticale.
Durante la produzione si utilizzarono diversi modelli e marche di autoradio, tra cui la più rara e affascinante Continental Edison, visibile nelle fotografie precedenti.

Un ulteriore elemento distintivo negli interni della SM è rappresentato dalla lunga e precisa leva del cambio completamente cromata, priva della comune cuffia e caratterizzata da un design che sembra consentire un unico movimento possibile: quello orizzontale.

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La SM non ha un pedale del freno, ma una valvola a forma di fungo che regola l'intensità della frenata in base alla pressione esercitata.


Il cruscotto si compone di tre quadranti di forma ovale: il contagiri, il tachimetro con incluso la scala che indicava lo spazio di frenata, e un curioso quadrante denominato Master Alert System.
Quest'ultimo contiene tutte le spie e gli avvisi di malfunzionamento degli equipaggiamenti essenziali dell'auto, come la pressione dell'olio, la temperatura dell'acqua, la pressione e l'usura delle pastiglie dei freni, la spia del freno a mano.
Il Master Alert System è visibile nella seguente foto centrale, dove si può apprezzare la spia di allarme posta al centro che se accesa di sicuro si fa notare.

I sedili anteriori dispongono di regolazione in altezza, lunghezza e inclinazione dello schienale. I poggiatesta sono anch'essi regolabili in inclinazione e altezza.
La panca posteriore è composta da 2 sedili a guscio con bracciolo centrale e braccioli laterali.

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Una particolarità: I sedili anteriori si reclinano tramite un'insolita cerniera nella regione lombare, anziché alla base dello schienale. Questa caratteristica ha dato la possibilità ai designer di curare con grande attenzione la forma della seduta.

I rivestimenti interni erano disponibili in velluto pregiato o pelle.
Per quanto riguarda i rivestimenti in tessuto "rhovyline", i colori disponibili erano beige, grigio e verde.

Nel 1970, in Italia, gli interni in pelle erano disponibili al costo di 350.000 Lire, nei colori marrone, nero o nel raro verde, tutti con tinta della moquette abbinata. Cinque anni dopo, nel 1975, il prezzo era salito a 809.000 Lire.

La curata moquette che rivestiva l'intero abitacolo, la si ritrova anche nel bagagliaio illuminato e dotato di cappelliera divisa in due parti, una fissa e una che accompagna il movimento di apertura del baule.

La SM è stata una delle prime automobili ad offrire le cinture di sicurezza a 3 punti di serie. Tra l'equipaggiamento figurava lo specchietto retrovisore interno oscurabile e un sistema di riscaldamento, sbrinamento e ventilazione controllato da un reostato e da un termostato.

Tra gli optional disponibili, che comprendevano cerchi in resina RR, fendinebbia e vetri oscurati, c'era anche l'aria condizionata, la quale aumentava il peso totale della vettura di 25 kg.

La scheda tecnica della Citroën SM

La SM è una berlina a trazione anteriore con corpo autoportante e motore anteriore centrale installato in configurazione longitudinale.

L'intera scheda tecnica rappresenta un concentrato di soluzioni all'avanguardia per quel periodo, tra cui un potente sei cilindri, il servosterzo e le sospensioni idropneumatiche.
Le masse non sospese erano limitate grazie alla posizione dei freni montati all'uscita del cambio, e il parabrezza era incollato.

Il motore Maserati V6 interamente in alluminio con due alberi a camme per bancata, fu sviluppato interamente dall'ingegner Giulio Alfieri della Maserati.

Identificato con le iniziali C114, era derivato dal V8 Maserati che nella nuova configurazione a sei cilindri misurava 2670 cc e pesasa solo 140 kg.

I modelli presentati dal lancio al Salone di Ginevra e fino al 1972 montavano un motore da 2,7 litri con potenza di 170 CV ed equipaggiato con tre carburatori doppio corpo WEBER 42 DCNF, e cambio a 5 marce di derivazione Citroën DS.
Le prestazioni erano notevoli, con una velocità massima di 220 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,5 secondi.

Da luglio 1972 e fino al termine della produzione, lo stesso motore fu dotato di iniezione elettronica Bosch D-Jetronic e cob potenza aumentata a 178 CV.
La nuova variante del V6 "Citroën Maserati" era disponibile sia con il precedente cambio manuale che con un cambio automatico.

A partire dal 1973 entrò in gamma il 3,0 litri a carburatori da 180 CV, lo stesso che equipaggiava la Maserati Merak.
Pensato per il mercato americano, il nuovo motore era dotato di sistemi anti inquinamento conformi con le regole d'oltreoceano e di cambio automatico a 3 velocità BorgWarner, anche se era possibile associarlo al cambio manuale.

Le caratteristiche tecniche del motore della Citroën SM

Serie / Motore Serie SB
C114/1
Serie SC
C114/03
Serie SD
C114/11
Anno 1970 - 1972 1972 - 1975 1973 - 1975
Tipo V6 90º V6 90º V6 90º
Cilindrata 2670 cc 2670 cc 2965 cc
Alesaggio x corsa 87 x 75 mm 87 x 75 mm 91,6 x 75 mm
Rapporto di compressione 9:1 9:1 9:1
Alimentaxione 3 carburatori WEBER 42 Iniezione elettronica Bosch D-Jetronic 3 carburatori WEBER 42
Potenza massima (DIN) 170 CV / 5500 rpm 178 CV / 5500 rpm 180 CV / 5750 rpm
Coppia massima (DIN) 230 Nm / 4000 rpm 232 Nm / 4000 rpm 245 Nm / 4000 rpm
Velocita' massima 220 km/h 228 km/h 205 km/h
0-100 km/h 9,5 sec. 8,9 sec. 10,7 sec.
Km da fermo 29,9 sec. - 31,3 sec.

Scheda tecnica Citroën SM
Corpo vettura coupé a due porte con carrozzeria autoportante in acciaio su piattaforma rigida con longheroni laterali.
Sospensioni a 4 ruote indipendenti, sospensione idropneumatica con correzione automatica dell'altezza.
Impianto frenante a doppio circuito, a disco su tutte le ruote, servoassistito.
Impianto elettrico 12V, alternatore 780W, batteria 300/70 Ah.
Pneumatici 195/70 VR 15 o 205/50 VR15 (in base alla versione), su cerchi in resina RR o in acciaio.
Serbatoio 90 litri
Dimensioni e peso
Lunghezza 4913 mm
Larghezza 1836 mm
Altezza da terra 60 mm - 255 mm
Interasse 2950 mm
Peso a vuoto 1450 - 1490 kg

Le sospensioni idropneumatiche

La Citroën SM non dispone di molle e ammortizzatori convenzionali, bensì di un sistema idropneumatico derivato direttamente dalla DS e composto da "sfere a molla" interconnesse tra loro.

Il sistema idraulico conta con 5 sfere, due all'anteriore da 40 bar, due al posteriore da 26 bar e 1 sfera "accomulatore". Ogni sfera è composta da due parti, la metà superiore contiene azoto a una specifica pressione, mentre in quella inferiore è presente olio idraulico pressurizzato.
Al centro è presente una membrana impermeabile mentre sotto ogni sfera è installato un pistone idraulico.
Il gas intrappolato nella membrana forma un cuscino d'aria elastico che si fa carico della sospensione.
La pressione dell'olio proviene dal circuito idraulico centrale che distribuisce l'afflusso alle varie sfere in base alle sconnessioni del fondo stradale, riuscendo ad assorbire le asperità e a mantenere la vettura in posizione piana.

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L'altezza da terra della Citroën SM è regolabile mediante una leva situata a sinistra del conducente, che consente di selezionare liberamente l'altezza desiderata.
In condizioni di guida normale, la vettura si configura in posizione intermedia.

Il servosterzo DIRAVI

La SM è equipaggiata di serie con uno sterzo a pignone e cremagliera inedito per l'epoca, con piantone a doppio cardano e assistenza variabile, collegato allo stesso circuito idraulico che gestisce sia le sospensioni che l'impianto frenante.
Ne risulta un servosterzo ad assistenza variabile con richiamo automatico, che permette di esercitare uno sforzo minimo in fase di parcheggio o nella guida cittadina, mentre garantisce un ottimo feedback alle velocità più alte.

Lo sterzo è diretto, con soli 2 giri da parte a parte e un raggio di sterzata ridotto a soli 10,5 metri.

I colori della carrozzeria della Citroën SM

Nella seguente tabella sono riportati i colori della carrozzeria basati sul materiale reso pubblico dal EuroSMClub.
Gli anni indicati nella colonna di destra si riferiscono al "model year" e quindi non coincidono esattamente con l'anno di fabbricazione del veicolo. La lettera "M" si riferisce ai colori metallizzati.

Codice Tabella dei colori Model Year
AC200 Nero 1971 - 1975
AC095 Grigio M. (Gris nacré) 1971 - 1973
AC318 Sabbia M. (Sable métallisè) 1971 - 1972
AC525 Verde-blu M. (Vert des Tropiques met) 1971 - 1972
AC632 Blu platino M. (Bleu Platine) 1971
AC088 Bianco 1971 - 1974
AC424 Rosso acceso (Rouge de Rio) 1971
AC319 Oro (Feuille dorée) 1971
AC426 Rosso scuro (Rouge de Grenade) 1972 - 1975
AC616 Blu/viola (Bleu d'Orient) 1972 - 1973
AC427 Marrone M. (Scarabée) 1972 - 1975
AC527 Verde M. (Vert argenté) 1972 - 1975
AC637 Blu (Bleu de Bregançon) 1973
AC326 Oro (Or de Simiane) 1973 - 1975
AC085 Beige M. (Tholonet beige) 1973 - 1975
AC082 Grigio (Largentière) 1974 - 1975
AC640 Blu M. (Bleu delta) 1974 - 1975
AC430 Marrone M. (Roquebrune) 1974 - 1975

Tra i colori più rari figurano il Rouge de Grenade, il Rouge de Rio e il Bleu d'Orient. Poco comune anche il nero nonostante sia rimasto disponibile durante l'intera produzione.

I primissimi esemplari nei colori grigio nacré e Rouge de Rio erano disponibili in opzione con il tetto verniciato a contrasto rispettivamente in nero o grigio nacré.

La Citroën SM americana

La filiale americana iniziò la commercializzazione del modello alla fine del 1971, con le prime consegne iniziate al principio del 1972.

A causa delle stringenti leggi statunitensi, gli esemplari venivano equipaggiati con quattro fari tondi posizionati in alloggiamenti scavati ai lati della sezione centrale vetrata. Come tutte le altre auto vendute in quel periodo, montava indicatori di direzione laterali, sidemarkers e lenti dei fanali dai colori specifici come indicato dalle normative.

Per conformarsi alle direttive in materia ambientale, la casa del double chevron dovette rincorrere per due volte le richieste di ridurre le emissioni, sia nel 1972 introducendo la versione ad iniezione elettronica dotata di accorgimenti per ridurre i gas nocivi, sia nel 1973 con l'entrata in gamma del motore Maserati 3,0L da 180 CV (sigla C114/11).

Negli Stati Uniti la commercializzazione della Citroën SM cessò nel 1974 a seguito del rifiuto da parte delle autorità regolatorie americane di concedere una deroga alle normative che richiedevano un'altezza specifica dei paraurti, requisito impossibile da soddisfare per l'ammiraglia di Citroën che era dotata di sospensioni idropneumatiche.

Riassunto delle tappe principali dell'evoluzione del modello

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1970: annuncio ufficiale.
1970 (fine): inizio produzione.
1971 (settembre): disponibili su richiesta i cerchi in resina RR (fino al 1974), nuova scritta sul montante posteriore.
1972 (luglio): introduzione versione a iniezione elettronica, badge "Injection électronique" al posteriore della vettura e pneumatici 205/70VR15.
1972 (fine): nuove maniglie di apertura riconoscibili per la serratura della chiave separata dalle leva.
1973: motore da 3,0L a carburatori destinato al mercato americano, optional su richiesta la trasmissione automatica BorgWarner a tre velocità abbinata al motore tre litri.
1974: termine delle vendite negli Stati Uniti.
1975 (maggio): termine della produzione.

Galleria immagini Citroën SM

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