Jaguar Mark 1 e Jaguar Mark 2: le differenze e la scheda tecnica

Le caratteristiche, la scheda tecnica, i motori e tutte le differenze che contraddistinguono le due iconiche berline di Jaguar.

Jaguar Mark 1 e Jaguar Mark 2: le differenze e la scheda tecnica

La Jaguar Mark 1 e la Jaguar Mark 2, note anche come Jaguark Mk1 e Jaguar Mk2, sono due modelli di automobili di tipo "Saloon" prodotti tra gli anni '50 e gli anni '60.

La Jaguar Mark 1, introdotta nel 1955 come berlina sportiva di lusso ebbe un discreto successo commerciale grazie alla linea elegante e alle prestazioni sportive offerte dalla motorizzazione 3.4 litri.
Immessa sul mercato partire dal 1959, la Jaguar Mark II era una versione migliorata della Mark 1, con una linea più moderna e un insieme di miglioramenti tecnici, tra cui la disponibilità di un potente motore da 3.8 litri.

Entrambe le vetture sono diventate parte dell'eredità dell'automobilismo britannico degli anni '60, ed entrambe sono ancora molto apprezzate dagli appassionati di auto d'epoca.

Modelli e periodo di produzione

Anno Modello No. esemplari
1955 - 1959 Jaguar 2.4 Litre 19.992
1957 - 1959 Jaguar 3.4 Litre 17.405
1959 - 1967 Jaguar Mk 2 2.4
Jaguar Mk 2 3.4
Jaguar Mk 2 3.8
83.976

1955: la Jaguar Mark 1

Conosciuta in via non ufficiale come Mark 1 o Mk 1, la Jaguar 2.4 Litre fu presentata il 19 Ottobre 1955 al salone Earls Court Motor Show a Londra, ed offerta sul mercato interno al prezzo di 895 Sterline tasse escluse.

Sia la 2.4 Litre che la successiva Jaguar 3.4 Litre sono state le prime auto di produzione Jaguar con struttura monoscocca definita di tipo aeronautico; una struttura in acciaio molto rigida e estremamente resistente che prendeva ispirazione dall'esperienza maturata nelle corse con la D-Type.

La vettura risultava molto elegante e curata grazie agli interni in puro stile Jaguar con rivestimenti disponibili in pelle, rifiniture in legno di noce e pavimento in moquette.

La Jaguar Mark 1 disponeva di una plancia con il gruppo strumenti posizionati al centro, con un design simmetrico che consentiva il montaggio sia sulle vetture con guida a destra che su quelle con guida a sinistra. L'unica differenza sostanziale era rappresentata dall'assenza di uno sportellino nel vano porta oggetti del lato del conducente. I comandi e gli strumenti erano posizionati nello stesso modo sia nelle Mark 1 con guida a sinistra che in quelle con guida a destra. Questa impostazione della plancia con strumenti al centro era una pratica britannica comune dell'epoca, che consentiva di ridurre i costi di produzione delle vetture.

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I primi modelli
Gli esemplari prodotti prima del 1957 sono riconoscibili per la griglia anteriore a 8 listelli.

Jaguar Mark 1 special equipment

Sin dal lancio la Jaguar 2.4 Litre era disponibile in allestimento opzionale "Special Equipment" che comprendeva alcune migliorie tecniche e un'ulteriore step nella cura degli interni.

Il pacchetto includeva il badge sulla griglia anteriore realizzato a mano, il riscaldatore interno e sbrinatore del parabrezza, il bracciolo centrale nel vano posteriore, il lavavetri, i doppi fari fendinebbia, le luci interne azionate con l'apertura delle portiere, il contagiri con orologio elettrico e l'accendisigari.
La già elevata finitura del motore era ulteriormente migliorata grazie ai collettori di scarico gemelli smaltati in vetro nero lucido.

In Inghilterra il prezzo era fissato a 916 sterline tasse escluse come riportato nel materiale commerciale del produttore inglese. Rispetto al modello standard costava solo 21 sterline in più.

1957: La Jaguar 3.4 Litre

Introdotta a febbraio 1957 come risposta alle richieste del pubblico in gran parte americano che desiderava maggiori prestazioni dalla vettura, la 3.4 Litre era in sostanza una Jaguar Mark 1 con motore 6 cilindri in linea XK "blue-top" da 3442 cc e potenza di 210 CV a 5500 giri / minuto.
Si trattava della versione "B Type" che portava su un modello di produzione in serie la maggior parte delle caratteristiche speciali precedentemente adottate solo sui 6 cilindri XK modificati.

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Le prestazioni e la maneggevolezza della Jaguar 3.4 Litre erano talmente buone che la rendevano una vettura utilizzata sia dai malviventi per commettere rapine che dalla polizia per inseguirli.

La Jaguar 3.4 Litre disponeva quindi di un motore a doppio albero a camme in testa con un'alzata delle camme elevata, una testata rivista, l'impianto di scarico doppio e nuovi carburatori SU HD6.
Alcune modifiche furono apportate all'asse posteriore della vettura al fine di conferirne maggiore rigidità, mentre sotto il cofano, il motore si presentava con i coperchi degli alberi a camme lucidato e collettori di scarico rivestiti in vetro nero.

Le prestazioni della Jaguar 3.4 Litre erano rilevanti con una velocità massima di 120 mph (193 km/h) e lo 0-60 mph (96 km/h) coperto in 9.1 secondi.

Come il primo modello 2.4 Litre, anche la 3.4 montava di serie i freni a tamburo. Solo nel gennaio del 1959, a seguito delle molte critiche espresse a riguardo, il produttore inglese montò i freni a disco come equipaggiamento standard.

La maggior parte degli esemplari furono esportati oltreoceano. La produzione terminò nel giugno 1959 quando fu introdotta la Jaguar Mark II.

1959: la Jaguar Mark 2

La Jaguar Mk2 fu prodotta per 8 anni, dalla fine del 1959 al 1967. Era la diretta evoluzione della prima serie Mark 1, ed era disponibile con motorizzazioni da 2,4 litri, 3,4 litri e 3,8 litri.

Dal punto di vista estetico e funzionale, le maggiori novità riguardarono gli interni della Jaguar Mark 2 grazie all'inedita disposizione degli elementi sulla plancia, con il riposizionamento degli strumenti principali, davanti al guidatore.

Il cruscotto centrale presentava un pannello più razionale di colore nero con quattro strumenti ausiliari e una fila di interruttori. Subito sotto era presente un tunnel decisamente più strutturato dove alloggiavano la radio e l'altoparlante.

Questa disposizione del cruscotto rimase in uso per ben 15 anni fino al termine della produzione della Jaguar XJ12 prima serie.

Tra le novità introdotte negli interni della Jaguar Mark II si annoverano la tappezzeria in pelle di serie, i sedili anteriori rialzati per offrire più spazio ai piedi dei passeggeri, i tavolini sul retro dei sedili, una bocchetta per il riscaldamento tra i sedili posteriori, l'illuminazione interna nel portaoggetti, gli accendisigari illuminati e il brake-fluid level indicator.

La vettura disponeva di freni a disco di serie su entrambi gli assi, mentre la versione con motore da 3.8L contava con il differenziale a slittamento limitato LSD.
Su richiesta era disponibile il servosterzo, l'overdrive elettrico di Laycock de Normanville abbinato al cambio manuale o in alternativa il cambio automatico.

La produzione della Jaguar Mk2 3.8 terminò nell'autunno del 1967. Le altre motorizzazioni furono commercializzate sotto il nome commerciale di Jaguar 340 fino al settembre del 1968, e Jaguar 240 fino ad aprile 1969.

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Le vetture derivate - Dalla Jaguar Mk2 nacquero due distinte varianti migliorate e raffinate: la S-Type con motore 3,8 litri e la "420". Entrambe rimasero sul mercato fino alla fine del 1968 quando furono sostituite dalla XJ6 e che si posizionava tra la S-Type e la più grande e costosa Jaguar Mark X.

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Le differenze: Jaguar Mark 1 vs Jaguar Mark 2

Nonostante i due modelli sembrino molto simili, entrambe le vetture presentano alcune marcate differenze che le contraddistinguono.

Analizzando la parte anteriore, i due modelli si distinguono per la posizione delle luci ausiliarie e per l'adozione di una differente griglia che, nella Mark 2, presenta una nervatura centrale. Tutte le Mark 1 montano i rostri del paraurti anteriore allineati internamente rispetto ai fanali.

Le superfici vetrate nella Jaguar Mk2 risultano decisamente ampie, sia per quanto riguarda il parabrezza e il lunotto, che per i finestrini posteriori. Nella Mark 2 sono presenti elementi cromati sia sul montante B, che su tutti i bordi dei finestrini e gocciolatoi.

I modelli pre 1957 sono riconoscibili per la griglia anteriore a 8 listelli che, con l'introduzione della versione 3.4 Litre, fu sostituita con una a 16 listelli di dimensioni maggiori.

La Mark 2 è possibile riconoscerla grazie ad un badge applicato nell'angolo inferiore destro del coperchio del bagagliaio e per l'emblema circolare "disc brakes" nel centro del paraurti posteriore. Di solito, veniva equipaggiata con cerchi in lega cromati e pneumatici bianchi.

I copriruota posteriori (spats) sono presenti solo nei primi modelli. Nei modelli con le ruote a raggi e coprimozzi a sgancio rapido furono "tagliati", così come su tutte le "3.4 Litre" per favorire il raffreddamento dei freni.

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Principali differenze tra Jaguar Mark 1 e Jaguar Mark 2:
- Posizione luci ausiliarie anteriori.
- Mk1: fanali posteriori di piccole dimensioni.
- Mk1: interni con il quadro strumenti posizionato al centro della plancia.
- Mk2: interni con strumenti davanti al conducente.
- Mk2: finestrature ampie.
- Mk2: fanali posteriori e fendinebbia più grandi riposizionati.
- Terminale di scarico doppio sulla Jaguar 3.4.

Le differenze negli interni - sono molto evidenti grazie alla profonda riprogettazione della plancia della Mark 2 che caratterizzerà per molti anni il nuovo corso stilistico del produttore inglese e che verrà riproposta su molti modelli come E-Type o Mark X.
La Mark 1 monta gli strumenti al centro della plancia, il volante a 4 razze a croce ed è priva del raccordo tra cruscotto e tunnel centrale.
La Jaguar Mk II presenta un nuovo sistema di riscaldamento con condotto dell'aria per la parte posteriore dell'abitacolo (come da foto riquadro 2) e il selettore del cambio automatico fsulla colonna dello sterzo.

La scheda tecnica della Jaguar Mark 1

Le sospensioni della vettura da 2,4 litri e della 3,4 litri erano diverse dalle altre Jaguar. All'avantreno, venivano utilizzate sospensioni a molle elicoidali e doppi bracci oscillanti. Le molle posteriori erano "cantilevered".
L'asse posteriore era collegato alla fine posteriore delle molle anziché al centro. Due bracci di torsione controllavano il movimento longitudinale, mentre un'asta Panhard limitava il movimento laterale dell'asse. Inoltre, venivano utilizzati ammortizzatori telescopici.

Il disegno del motore Jaguar XK 2.4 Litre della Jaguar Mark 1 - fonte brochure
Rappresentazione grafica del motore XK 2.4 Litre della Jaguar Mark 1

Verso la fine del 1957, una trasmissione automatica a tre velocità della Borg-Warner divenne disponibile su tutti i mercatie su entrambe le motorizzazioni.

Su tutte le vetture era presente il servofreno mentre i freni Dunlop a disco su tutte le ruote furono annunciati come un'opzione, diventando poi un accessorio di serie a partire dall'inizio del 1959.

Jaguar 2.4 Litre Jaguar 3.4 Litre
Motore 6 cilindri in linea XK 6 cilindri in linea "blue-top" XK
Cilindrata 2483 cc 3442 cc
Alesaggio x Corsa 83 x 76,5 mm 83 x 106 mm
Rapporto di Compressione 8:1 8:1
Potenza massima (lorda) 112 CV a 5750 giri 210 CV a 5500 giri
Carburatori Twin Solex downdraught Twin S.U. HD6
Velocità massima 160 km/h (100 mph) 190 km/h (120 mph)
0-60 mph (~ 0-97 km/h) 14,4 sec. 9,1 sec. (cambio manuale)
Jaguar 2.4 Litre e Jaguar 3.4 Litre
Sospensioni anteriori Sospensioni indipendenti con bracci oscillanti semi-indipendenti e molle elicoidali, con ammortizzatori telescopici.
Sospensioni posteriori Di tipo a braccio oscillante con molle semielittiche a sbalzo, bracci di controllo e ammortizzatori telescopici.
Freni A disco all'anteriore di serie solo da Gennaio 1969. Servofreno assistito dal vuoto.
Trasmissione 4 marce con overdrive opzionale o in alternativa cambio automatico
Capacità serbatoio 55 litri
Dimensioni e Peso
Lunghezza 4,59 m
Larghezza 1,69 m
altezza 1,45 m
Passo 2,73 m
Peso a vuoto ~ 1270 kg (2.4 Litre)
~ 1370 kg (3.4 Litre)

La scheda tecnica della Jaguar Mark 2

Tra i modelli di Mark 2, la Jaguar Mk2 3.8 era quella più popolare in Nord America grazie alle prestazioni offerte e alla potenza superata dalle sole auto sportive Jaguar. Diversi miglioramenti tecnici, come l'introduzione del cambio completamente sincronizzato nel 1965, la tennero al passo con i tempi. Tra gli accessori spiccavano la trasmissione automatica, il servosterzo e l'impianto di aria condizionata.

La Jaguar Mk 2 3.8 era estremamente competitiva tanto da essere utilizzata con successo nelle gare automobilistiche europee per vetture di serie. Ancora oggi è protagonista nelle gare di rievocazione storica.

Jaguar Mk 2 2.4 Litre Jaguar Mk 2 3.4 Litre Jaguar Mk 2 3.8 Litre
Motore 6 cilindri in linea XK 6 cilindri in linea XK 6 cilindri in linea XK
Cilindrata 2483 cc 3442 cc 3781 cc
Alesaggio x Corsa 83 x 76,5 mm 83 x 106 mm 87 x 106 mm
Rapporto di Compressione 8:1 8:1 8:1
Potenza massima (lorda) 120 CV a 5750 rpm 210 CV a 5500 rpm 220 CV a 5500 rpm
Carburatori Twin Solex downdraught Twin S.U. HD6 Twin S.U. HD6
Velocità massima -- 193 km/h (120 mph) 201 km/h (125 mph)
0-60 mph (~ 0-97 km/h) -- 9,1 sec. 8,6 sec.
Jaguar Mk 2 (tutte)
Sospensioni anteriori Indipendente che incorpora bracci oscillanti semi-indipendenti e molle elicoidali con ammortizzatori telescopici.
Sospensioni posteriori Trailing link con molle semi-ellittiche a sbalzo, bracci di controllo e ammortizzatori telescopici.
Trasmissione 4 marce manuale con overdrive opzionale o cambio automatico. Sul motore 3.8 Litre differenziale LSD.
Freni A disco all'anteriore con servofreno assistito dal vuoto
Ruote Cerchi a disco in lamiera pressata equipaggiati con pneumatici Dunlop 6.40x15. Cerchi a raggi in acciaio disponibili come optional
Capacità serbatoio 55 litri
Dimensioni e Peso
Lunghezza 4,59 m
Larghezza 1,69 m
altezza 1,45 m
Passo 2,73 m
Peso a vuoto ~ 1270 kg / ~ 1390 kg

Sebbene identica nelle dimensioni, la Mark 2 appare più grande della "Mark 1" a causa dell'estesa area vetrata che ne slancia la linea.

Bibliografia Jaguar Mk I e Jaguar Mk II

  • Jaguar Mark 1 & 2: A Celebration of Jaguar's Classic Sporting Saloons - In questo libro, ampiamente illustrato, Nigel Thorley descrive la storia e lo sviluppo anno per anno dei modelli Jaguar Mark 1 e Mark 2, dal concetto di design originale dei primi anni '50 fino alle varianti finali prodotte alla fine degli anni '60. Lungo il percorso, l'autore scopre molte aneddoti e curiosità, coprendo anche l'evoluzione principale che li ha resi i modelli più popolari e redditizi della gamma Jaguar per molti anni.
  • Le immagini presenti nell'articolo sono tratte da Bonhams.
    Le illustrazioni provengono dal materiale commerciale del produttore.
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